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Enti locali e regionali: “ruolo maggiore presso ONU”

Nell’ultimo giorno della sua 46a sessione del Congresso dei Poteri Locali e Regionali del Consiglio d’Europa, il 28 marzo, il Congresso ha adottato una raccomandazione contenente il suo contributo al Vertice delle Nazioni Unite del futuro. Questo vertice si svolgerà a New York il 22 e 23 settembre 2024 e riunirà capi di Stato e di governo di tutto il mondo per discutere passi concreti su come rispondere alle sfide globali emergenti. Il risultato del vertice sarà una dichiarazione politica denominata Patto per il futuro.

In quanto assemblea politica dei poteri locali e regionali dei 46 Stati membri del Consiglio d’Europa, il Congresso è convinto che le sfide globali attuali e future possano essere affrontate solo sfruttando il potere dei governi locali e regionali al livello più vicino ai cittadini. Nella sua raccomandazione, il Congresso ha invitato gli Stati membri del Consiglio d’Europa a sostenere il ruolo degli enti locali e regionali nella realizzazione dell’agenda globale per lo sviluppo sostenibile, compreso il Patto per il futuro.

“La nostra esperienza al Congresso dimostra che istituzionalizzare la voce degli enti locali e regionali è un passo importante verso una governance multilivello significativa e porta a un processo decisionale più forte ed efficace”, ha affermato Gunn-Marit Helgesen, relatore del Congresso sul Summit delle Nazioni Unite sul futuro.

Il vicesindaco di Parigi Arnaud Ngatcha ha informato i membri sul lavoro del gruppo consultivo del Segretario generale delle Nazioni Unite sui governi locali e regionali, di cui fa parte il sindaco di Parigi Anne Hidalgo. Ha sottolineato l’importanza di adottare un approccio di governance multilivello per raggiungere l’Agenda 2030. Ngatcha ha anche sottolineato l’importante ruolo che le città svolgono nella lotta al cambiamento climatico e ha accolto con favore il fatto che ai governi locali sia stato concesso l’accesso ai colloqui statali alla COP 28.

“Il coinvolgimento degli enti locali e regionali in questo processo può creare un forte ambiente favorevole per la riuscita attuazione dell’Agenda 2030”, ha concluso Gunn-Marit Helgesen.

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