L’11 ottobre i
parlamentari europei del comitato per lo sviluppo regionale e i rappresentanti del Comitato europeo delle regioni (CdR) hanno discusso lo stato di avanzamento della programmazione e dell’attuazione della politica di coesione con il commissario per la coesione e le riforme Elisa Ferreira. Hanno chiesto alla Commissione europea di assicurarsi che, sebbene i fondi di coesione affrontino crisi impreviste come la pandemia di COVID-19 e la guerra in Ucraina, mantengano la loro attenzione sulle esigenze a lungo termine dello sviluppo sociale, economico e territoriale delle regioni dell’UE.Lo comunica il sito del Comitato europeo delle regioni.
Sebbene la politica di coesione si sia rivelata uno strumento efficace per combattere le conseguenze delle pandemie di COVID-19, i parlamentari europei e i rappresentanti del CdR insistono nel mantenere l’attenzione sullo sviluppo a lungo termine delle regioni dell’UE.
Nel corso di un incontro congiunto, i membri della Commissione Sviluppo Regionale del Parlamento Europeo (REGI) e della Commissione Politica di Coesione Territoriale e Bilancio dell’UE del Comitato Europeo delle Regioni (COTER) hanno inoltre espresso rammarico per la mancanza di meccanismi di coordinamento tra il dispositivo per la ripresa e la resilienza e la politica di coesione 2021-2027.
Hanno inoltre rilevato la tendenza verso una moltiplicazione dei fondi di investimento a livello dell’UE, con alcuni a gestione diretta mentre altri a gestione concorrente. La discussione si è concentrata anche sulla preoccupazione degli eurodeputati e dei rappresentanti locali in merito ai piani della Commissione di trasferire risorse dai fondi strutturali ad altri programmi, in particolare a REPowerEU . Hanno inoltre discusso il concetto di “non nuocere alla coesione” e hanno invitato la Commissione a farne il meccanismo chiave per valutare l’impatto delle politiche dell’UE.
Con un volume di 378 miliardi di euro disponibile per la programmazione, la politica di coesione è il principale strumento di investimento a lungo termine dell’UE. Tuttavia, a causa della tardiva approvazione del quadro legislativo 2021/2027, l’attuazione dei fondi di coesione strutturale è attualmente ritardata mentre la programmazione si è fatta più complessa con focus su Green Deal europeo, transizione giusta, biodiversità e nuove iniziative come il New European Bauhaus.
Durante il dibattito il commissario europeo per la Coesione e le riforme Elisa Ferreira ha dichiarato: “Il nostro fermo impegno per gli obiettivi fondamentali della politica di coesione non ci consente di chiudere un occhio quando una crisi, come l’attuale aumento dell’energia, rischia di esacerbare le disuguaglianze. La Commissione ha ascoltato le vostre preoccupazioni ed è pronto a collaborare con tutte le parti coinvolte su misure mirate per mitigare i costi economici e sociali dei prezzi elevati dell’energia. Questo, pur preservando i programmi 2021-2027 per gli investimenti strutturali e la trasformazione a lungo termine, compresa l’indipendenza energetica. Dobbiamo riscoprire il senso del luogo e fare in modo che la coesione non venga danneggiata”.
L’incontro si è svolto in occasione della XX Settimana Europea delle Regioni e delle Città 2022.