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Congresso: diritti umani: “importanti gli enti locali”

Il Congresso dei poteri locali e regionali rende noto sul proprio sito di aver contribuito all’Accademia e Conferenza dell’UNESCO ùtenutasi recentemente a Graz, in Austria, sul tema “Responsabilità in azione: piani d’azione dei governi locali sui diritti umani”. Questi due eventi hanno offerto l’opportunità di evidenziare la responsabilità dei governi locali nel promuovere e proteggere i diritti umani a livello locale.

Intervenendo alla conferenza “Lezioni per le autorità locali da 75 anni di trattati sui diritti umani”, il presidente del Congresso Marc Cools ha sottolineato l’importanza di considerare la tutela dei diritti umani non come una questione riservata esclusivamente alle autorità centrali. “Gli eletti a livello locale e regionale sono molto spesso i primi a dover affrontare crisi che comportano il rischio di violazioni dei diritti umani”, ha affermato, aggiungendo che “l’esempio drammatico dell’Ucraina è illustrativo in questo senso, e il ruolo guida svolto dall’Ucraina Non si può negare che i rappresentanti eletti locali e regionali ucraini nella difesa del loro Paese contro l’aggressione russa causata dalla Russia”.

Il Presidente ha inoltre fatto riferimento ai lavori del Congresso in questo settore, in particolare alla strategia sull’attuazione dei diritti umani a livello locale e regionale, adottata nell’ottobre 2023. La strategia è stata presentata all’Accademia UNESCO a febbraio dal membro del Congresso Gudrun Mosler- Törnström. “Questa strategia presenta una visione chiara delle future attività in materia di diritti umani e dei loro obiettivi a lungo termine. Il suo obiettivo principale è promuovere il pieno godimento dei diritti umani da parte di tutti i cittadini nelle nostre città, comunità e regioni, in conformità con la Convenzione europea sulla salvaguardia dell’uomo Diritti e altri strumenti giuridici del Consiglio d’Europa”, ha sottolineato.

Il Presidente Cools ha inoltre sottolineato le ambizioni del Congresso per il futuro, ribadendo che la tutela e l’attuazione dei diritti umani è una responsabilità condivisa da tutti i livelli di governo e dalla società civile. “Nel Congresso abbiamo cominciato a lavorare per mettere in pratica le decisioni prese a Reykjavik. Questo evento, che segna l’inizio dell’anno, è una prima pietra miliare nella nostra rinnovata cooperazione”, ha concluso.

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