Mercato interno energia elettrica, Corte dei conti: “ritardi e debolezze”

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ASSEMBLEA SOCI Federazione AICCRE Lazio

Il 3 ottobre 2024, presso la Sala Consiliare della Città Metropolitana di Roma Capitale, situata in Via IV Novembre 119/a, ROMA, si terrà l’assemblea dei soci della Federazione AICCRE Lazio.

La Gazzetta ufficiale dell’Unione europea C39 del 1 febbraio pubblica l’avviso della pubblicazione della relazione speciale della Corte dei conti europea intitolata: «Integrazione del mercato interno dell’energia elettrica – Assetto giuridico complesso, ritardi, debolezze nella governance e vigilanza del mercato incompleta mettono a rischio il pieno conseguimento dell’ambizioso obiettivo».

​​La creazione di un mercato interno dell’energia elettrica pienamente integrato ha avuto inizio nel 1996 e la sua realizzazione diventa sempre più urgente a causa delle crisi dell’energia e dell’aumento del costo della vita a cui i cittadini dell’UE devono attualmente far fronte.

La Corte ha valutato se l’approccio di regolamentazione della Commissione europea e la vigilanza dell’Agenzia europea per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia (Agency for the Co-operation of Energy ​Regulators, ACER) abbiano contribuito a completare l’integrazione e ad agevolare il buon funzionamento del mercato interno dell’elettricità dell’UE.

Benché alcuni risultati significativi siano stati ottenuti negli ultimi dieci anni, i progressi dell’integrazione del mercato dell’energia elettrica sono stati lenti e disomogenei in tutti i segmenti di mercato e nelle diverse regioni dell’UE. A sette anni dalla scadenza iniziale fissata dal Consiglio per il 2014, nessuno degli orientamenti vincolanti di regolamentazione era stato pienamente attuato e diversi ritardi si erano accumulati, principalmente a causa della complessità dell’assetto giuridico e delle debolezze nel quadro di governance dell’UE.

L’ACER non ha l’autorità per imporre un’applicazione uniforme delle norme a livello nazionale e la vigilanza del mercato è ancora incompleta, due fattori che hanno portato a un numero limitato di sanzioni comminate.

La Corte raccomanda alla Commissione europea di semplificare il quadro di regolamentazione e di attuazione, nonché di rafforzare la governance dell’ACER. L’ACER dovrebbe potenziare le attività di vigilanza, migliorare la trasparenza e rendere meglio conto del proprio operato.

LA RELAZIONE SPECIALE INTEGRALE IN ITALIANO (PDF)

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