Bora, CEMR: “Conferenza futuro Europa diventi organismo permanente”

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AICCRE ha partecipato al Summit annuale del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa (CCRE-CEMR), tenutosi a Oslo. L’evento ha riunito oltre 100 rappresentanti locali e regionali da 41 Paesi

BANDO INIZIATIVE DI GEMELLAGGIO DEI COMUNI ITALIANI

AICCRE promuove il Bando per le Iniziative di Gemellaggio dei Comuni Italiani, con l’obiettivo di incentivare la cooperazione internazionale, il dialogo interculturale e la partecipazione attiva dei cittadini alla costruzione

“Dobbiamo rivendicare l’Europa”, ha detto Manuela Bora durante uno scambio organizzato il 5 maggio con l’Associazione francese, l’AFCCRE, e l’Eurometropoli di Strasburgo. Bora è consigliere regionale delle Marche ed uno dei 12 delegati organizzati dal Comitato delle Regioni (CdR) che rappresenteranno gli enti locali e regionali al gruppo di lavoro della Conferenza sul futuro dell’Europa, che proprio il 9 maggio ha svolto a Strasburgo la sua sessione conclusiva. Manuela Bora è di nomina AICCRE nel CEMR che ha rappresentanza al CdR.

L’evento del 5 maggio ha offerto l’opportunità al CEMR di avanzare alcune proposte che dovrebbero definire l’agenda dell’UE per gli anni a venire.

“La scelta più saggia, a mio avviso, ha proseguito la Bora, è quella di fare della Conferenza un organismo permanente all’interno del quale è possibile continuare a condividere idee, soprattutto quelle più controverse”. E il consigliere delle Marche ha precisato: “La migliore garanzia di risultati concreti è l’instaurazione di un confronto partecipativo e permanente tra enti locali, cittadini e istituzioni europee. È in questo senso che il CEMR ha elaborato sei proposte volte ad avvicinare l’Europa ai suoi cittadini”.

Tra queste, il CEMR chiede di dedicare “ogni anno, il 9 maggio, un dibattito sul progetto europeo, i suoi vantaggi e le sue sfide, come ad esempio come costruire una società a basse emissioni di carbonio, in ogni scuola e in ogni comune e regione dell’Europa”.

I gemellaggi sono anche una leva per l’avvento di un’Europa più vicina ai cittadini. In linea con la proposta risultante dalla Conferenza sul furo dell’Europa che indica che “l’UE deve rafforzare i programmi di scambio esistenti”, il CEMR chiede l’istituzione di un vero Erasmus dedicato ai dipendenti pubblici sulla base di uno scambio tra comunità, possibilmente gemellate.

Altre proposte difese dal CEMR: lo sviluppo delle università europee e l’investimento nell’apprendimento delle lingue affinché, entro il 2040, ogni europeo possa parlare almeno l’inglese e altre due lingue europee, oltre alla propria lingua.

Resta da formalizzarle e rendere sistematica, afferma il CEMR, la consultazione delle organizzazioni rappresentative della società civile e delle collettività territoriali. Come fa notare Manuela Bora: “Se tanto è stato fatto in un solo anno, immagina cosa si potrebbe fare in un sistema stabile e strutturato. Ed è proprio in questa direzione che dobbiamo andare».

Intitolato “Futuro dell’Europa: la visione dei territori”, lo scambio del 5 maggio ha riunito rappresentanti degli enti locali e della società civile, tra cui il presidente di Young Europeans-France, Antoine Chabal, il sindaco di Sceaux e il presidente dell’AFCCRE, Philippe Laurent, come oltre al sindaco di Strasburgo, Jeanne Barseghian.

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