Per aiutare i cittadini e le PMI ad affrontare le sfide derivanti dall’attuale crisi energetica e dai prezzi elevati del gas nell’UE, la Commissione europea ha presentato misure nuove, mirate ed eccezionali nell’ambito del quadro della politica di coesione 2014-2020. Lo annuncia il sito della DG Politica Regionale della Commissione europea.
Le misure permetterebbero agli Stati membri e alle regioni di reindirizzare fino a 40 miliardi di EUR di finanziamenti inutilizzati dal periodo di programmazione 2014-2020. Gli Stati membri e le regioni potrebbero anche applicare tassi di cofinanziamento del 100%, il che significa che il bilancio dell’UE coprirebbe interamente i costi.
Caratteristiche principali della proposta:
Gli Stati membri possono fornire più facilmente sostegno alle piccole e medie imprese (PMI), alle famiglie vulnerabili, ai dipendenti e ai lavoratori autonomi
Il Fondo sociale europeo (FSE) può fornire sostegno alle famiglie vulnerabili per coprire i costi del consumo di energia.
Può anche sostenere programmi di lavoro a orario ridotto per aiutare i dipendenti e i lavoratori autonomi. Il Fondo europeo regionale e di sviluppo (FESR) può sostenere il capitale circolante delle PMI fortemente colpite dall’aumento dei prezzi dell’energia.
Tutti i fondi della politica di coesione (FESR, FSE e Fondo di coesione) possono essere utilizzati per offrire sostegno a queste misure attraverso il cosiddetto finanziamento incrociato e utilizzando le risorse REACT-EU.
Le risorse per tutte e tre le categorie di regioni (più sviluppate, in transizione e meno sviluppate) possono essere utilizzate per sostenere queste misure.
Tutte le azioni proposte possono beneficiare di un cofinanziamento del 100%.
Le spese saranno ammissibili a partire dal 1 febbraio 2022
Possono essere supportate anche le operazioni già completate
Il budget per queste misure eccezionali può ammontare al 10% della dotazione totale dei fondi nazionali della politica di coesione per il periodo 2014-2020 (ossia quasi 40 miliardi di euro).
La Commissione europea ha presentato queste misure ai colegislatori nel quadro dei negoziati legislativi in corso sulla proposta di regolamento che modifica il regolamento sul dispositivo per la ripresa e la resilienza per quanto riguarda i capitoli REPower dell’UE nei piani di ripresa e resilienza degli Stati membri.
Questi cambiamenti mirati si basano sugli stessi meccanismi delle recenti flessibilità offerte dall’Azione di coesione per i rifugiati in Europa (CARE) e dalle proposte di Assistenza flessibile ai territori (FAST-CARE) nel contesto della crisi dei rifugiati ucraini.