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NATO, PE sostiene l’adesione dell’Ucraina

Il Parlamento europeo ha chiesto agli alleati della NATO di onorare il loro impegno nei confronti dell’Ucraina e di spianare la strada all’invito di adesione all’Alleanza Atlantica.

Nella risoluzione non legislativa adottata nei giorni scorsi, il Parlamento europeo (PE) ha sottolineato di aspettarsi che “il processo di adesione dell’Ucraina sia avviato dopo la fine della guerra e ultimato quanto prima.”

Fino alla piena adesione dell’Ucraina, l’UE, gli Stati membri, gli alleati della NATO e i partner che condividono gli stessi principi dovrebbero collaborare strettamente con l’Ucraina per sviluppare un quadro temporaneo per garantire la sicurezza del Paese, da attuare immediatamente dopo la guerra. L’integrazione dell’Ucraina nella NATO e nell’UE rafforzerebbe la sicurezza regionale e globale e consoliderebbe i legami di cooperazione e i valori condivisi tra l’Ucraina e la comunità euro-atlantica.

Il PE ha condannato con la massima fermezza la distruzione, da parte della Russia, della diga di Kakhovka, avvenuta il 6 giugno, che costituisce un crimine di guerra e ha causato vaste inondazioni, provocando un disastro ambientale e un ecocidio in Ucraina. Tutti i responsabili di crimini di guerra, compresa la distruzione della diga, saranno chiamati a rispondere delle loro azioni conformemente al diritto internazionale.

Il Parlamento europeo ha chiesto un pacchetto UE di misure per la ripresa dell’Ucraina, che sia incentrato sul soccorso, la ricostruzione e la ripresa del Paese nell’immediato e a medio e lungo termine. I deputati europei hanno auspicato che il pacchetto di ripresa sia sostenuto da finanziamenti UE credibili e adeguati. Attendono, quindi, con interesse le proposte della Commissione sulla revisione intermedia dell’attuale Quadro finanziario pluriennale e lo Strumento per la ricostruzione dell’Ucraina, che coprirà il finanziamento degli sforzi di ricostruzione ucraini nei prossimi anni.

Il PE ha sottolineato l’importanza di collegare la ricostruzione dell’Ucraina ai preparativi per l’adesione all’UE e alle riforme interne in corso, ribadendo che le infrastrutture e delle capacità industriali danneggiate dovrebbero essere ricostruite conformemente al principio “ricostruire meglio” e agli obiettivi del Green Deal europeo. Ciò contribuirebbe a promuovere un’economia digitale e senza emissioni di carbonio e a trasformare l’Ucraina in uno Stato sociale e in un’economia di mercato moderni ed europei.

Il Parlamento ribadisce infine il proprio sostegno alla decisione del Consiglio europeo, adottata lo scorso anno, di concedere all’Ucraina lo status di candidato all’adesione all’UE. I deputati confidano in una raccomandazione positiva della Commissione, una volta realizzate le sette tappe indicate nel parere della Commissione. Invitano a definire un percorso chiaro per l’avvio dei negoziati di adesione, che con un sostegno sufficiente potrebbero iniziare già quest’anno.

Per maggiori dettagli, la risoluzione completa sarà disponibile qui

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