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Il Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa sotto la presidenza dell’Ucraina si è riunito di recente e ha messo insieme più di 1.600 partecipanti di persona e online.

Presente all’inaugurazione ufficiale, il presidente della Camera dei poteri locali, Bernd Vöhringer, si è congratulato con l’Ucraina per la decisione del Consiglio dell’Unione europea di avviare i negoziati di adesione. Lui ha sottolineato la cooperazione di lunga data tra il Congresso del Consiglio d’Europa e l’Ucraina.

“Il decentramento in Ucraina ha portato al rafforzamento dei leader locali e all’incredibile dimostrazione di resilienza che stanno dimostrando”, ha sottolineato il Presidente Vöhringer ribadendo il fermo sostegno del Congresso alla ripresa e alla ricostruzione dell’Ucraina. In questa prospettiva, ha accolto con favore la tabella di marcia per un’autogoverno locale efficace e conforme alla Carta nell’Ucraina del dopoguerra, che è stata recentemente adottata.

Il progetto “Rafforzare la governance multilivello, la democrazia e i diritti umani a livello locale in Ucraina” è implementato dal Congresso dei rappresentanti locali e Autorità regionali nell’ambito del Piano d’azione del Consiglio d’Europa per l’Ucraina “Resilienza, ripresa e ricostruzione” per il periodo 2023-2026.

Il progetto mira a rafforzare il dialogo, il partenariato e la consultazione tra i diversi livelli di governo; rafforzare la governance collaborativa e la partecipazione dei cittadini in linea con i principi della democrazia locale e del governo aperto; e promuovere e garantire il diritto all’uguaglianza e alla non discriminazione a livello locale, per la ripresa e la ricostruzione dell’Ucraina
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Il primo incontro annuale di Bridges of Trust si svolgerà l’ 8 novembre 2023 presso il Segretariato del CEMR a Bruxelles.

Questo evento segna una pietra miliare significativa nel partenariato tra i comuni ucraini ed europei, riunendo rappresentanti di varie organizzazioni, tra cui il Fondo di solidarietà polacco, il Centro sloveno per la prospettiva europea (CEP), NALAS, ALDA e sindaci provenienti da Ucraina, Belgio, Lettonia, Polonia, Francia, Danimarca, Italia, Ungheria, Spagna e Svezia.

Bridges of Trust si concentra sulla ricostruzione dell’Ucraina attraverso partenariati con i comuni dell’UE e sulla promozione dello sviluppo municipale globale attraverso analisi, dialogo e cooperazione internazionale. Da marzo 2021, questa iniziativa ha coinvolto oltre 150 comuni dell’Ucraina e di 17 Stati membri dell’UE, guidando gli sforzi di ripresa, ricostruzione e riforma in Ucraina.

Durante l’evento, i comuni coinvolti nel programma presenteranno progetti di ricostruzione e ammodernamento e offriranno preziosi consigli per una cooperazione di successo. L’evento sarà anche una piattaforma per rafforzare la cooperazione tra i comuni ucraini ed europei, concentrandosi sulla condivisione di buone pratiche, sullo scambio di strategie di cooperazione di successo e sulla discussione di potenziali fonti di finanziamento per i comuni dell’UE che collaborano con le loro controparti ucraine.

Il CEMR e Platforma, in collaborazione con l’Associazione delle città ucraine (AUC) e altre associazioni di autogoverno locale, hanno svolto un ruolo significativo nel sostenere questa iniziativa. L’incontro annuale Bridges of Trust funge da testimonianza del successo, dell’impatto e della crescente cooperazione tra Ucraina e UE.

Il programma del Bridges of Trust Gathering
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Il Parlamento europeo ha chiesto agli alleati della NATO di onorare il loro impegno nei confronti dell’Ucraina e di spianare la strada all’invito di adesione all’Alleanza Atlantica.

Nella risoluzione non legislativa adottata nei giorni scorsi, il Parlamento europeo (PE) ha sottolineato di aspettarsi che “il processo di adesione dell’Ucraina sia avviato dopo la fine della guerra e ultimato quanto prima.”

Fino alla piena adesione dell’Ucraina, l’UE, gli Stati membri, gli alleati della NATO e i partner che condividono gli stessi principi dovrebbero collaborare strettamente con l’Ucraina per sviluppare un quadro temporaneo per garantire la sicurezza del Paese, da attuare immediatamente dopo la guerra. L’integrazione dell’Ucraina nella NATO e nell’UE rafforzerebbe la sicurezza regionale e globale e consoliderebbe i legami di cooperazione e i valori condivisi tra l’Ucraina e la comunità euro-atlantica.

Il PE ha condannato con la massima fermezza la distruzione, da parte della Russia, della diga di Kakhovka, avvenuta il 6 giugno, che costituisce un crimine di guerra e ha causato vaste inondazioni, provocando un disastro ambientale e un ecocidio in Ucraina. Tutti i responsabili di crimini di guerra, compresa la distruzione della diga, saranno chiamati a rispondere delle loro azioni conformemente al diritto internazionale.

Il Parlamento europeo ha chiesto un pacchetto UE di misure per la ripresa dell’Ucraina, che sia incentrato sul soccorso, la ricostruzione e la ripresa del Paese nell’immediato e a medio e lungo termine. I deputati europei hanno auspicato che il pacchetto di ripresa sia sostenuto da finanziamenti UE credibili e adeguati. Attendono, quindi, con interesse le proposte della Commissione sulla revisione intermedia dell’attuale Quadro finanziario pluriennale e lo Strumento per la ricostruzione dell’Ucraina, che coprirà il finanziamento degli sforzi di ricostruzione ucraini nei prossimi anni.

Il PE ha sottolineato l’importanza di collegare la ricostruzione dell’Ucraina ai preparativi per l’adesione all’UE e alle riforme interne in corso, ribadendo che le infrastrutture e delle capacità industriali danneggiate dovrebbero essere ricostruite conformemente al principio “ricostruire meglio” e agli obiettivi del Green Deal europeo. Ciò contribuirebbe a promuovere un’economia digitale e senza emissioni di carbonio e a trasformare l’Ucraina in uno Stato sociale e in un’economia di mercato moderni ed europei.

Il Parlamento ribadisce infine il proprio sostegno alla decisione del Consiglio europeo, adottata lo scorso anno, di concedere all’Ucraina lo status di candidato all’adesione all’UE. I deputati confidano in una raccomandazione positiva della Commissione, una volta realizzate le sette tappe indicate nel parere della Commissione. Invitano a definire un percorso chiaro per l’avvio dei negoziati di adesione, che con un sostegno sufficiente potrebbero iniziare già quest’anno.

Per maggiori dettagli, la risoluzione completa sarà disponibile qui
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