La Gazzetta ufficiale dell’Unione europea C231 del 15 giugno informa che la Corte di Conti europea ha pubblicato la Relazione speciale sul tema
«Libera circolazione nell’UE durante la pandemia di COVID-19 – Il controllo dei controlli alle frontiere interne è limitato, e le azioni intraprese dagli Stati membri non sono coordinate»
“Il diritto dei cittadini dell’UE di circolare liberamente nel territorio degli Stati membri dell’UE è una libertà fondamentale dell’Unione europea”, scrive la Corte dei Conti. La Corte ha esaminato la supervisione della Commissione sui controlli alle frontiere interne Schengen e sulle restrizioni di viaggio imposte dagli Stati membri durante la pandemia di COVID-19, nonché gli sforzi intrapresi a livello dell’UE per coordinare tali restrizioni fino alla fine di giugno 2021.
La Corte ha concluso che limitazioni del quadro giuridico hanno ostacolato il controllo da parte della Commissione delle restrizioni alla libera circolazione imposte dagli Stati membri. Inoltre, la Commissione non ha esercitato un controllo adeguato per garantire che i controlli alle frontiere interne fossero conformi alla normativa Schengen. Nonostante le iniziative della Commissione, le restrizioni di viaggio degli Stati membri erano per lo più non coordinate.