Nel terzo trimestre del 2023, le emissioni di gas serra dell’economia dell’UE sono stimate a 787 milioni di tonnellate di CO 2 equivalenti (CO 2 -eq), una diminuzione del -7,1% rispetto allo stesso trimestre del 2022 (847 milioni di tonnellate di CO 2 -eq ). eq). Il prodotto interno lordo (PIL) dell’UE è rimasto stabile, registrando solo una piccola variazione (-0,2% nel terzo trimestre del 2023, rispetto allo stesso trimestre del 2022). Lo rende noto Eurostat, l’ufficio statistio ddell’UE.
Nel terzo trimestre del 2023, i settori economici responsabili delle maggiori riduzioni rispetto al terzo trimestre del 2022 sono stati la fornitura di elettricità e gas (-23,7%), le famiglie (-6,5%) e l’industria manifatturiera (-4,9%).
Nel terzo trimestre del 2023, si stima che le emissioni di gas serra siano diminuite in 23 paesi dell’UE, rispetto al terzo trimestre del 2022. Si stima un aumento per Malta (+7,7%), Cipro (+3,7%), Lettonia (+ 3,4%) e Slovacchia (0,9%). Tra questi 4 membri dell’UE, 3 hanno registrato un aumento del PIL: Malta (+7,1%), Cipro (+2,5%) e Slovacchia (+1,1%).
Le maggiori riduzioni dei gas serra sono stimate per Estonia (-30,7%), Bulgaria (-18,6%) e Germania (-12,2%).
Dei 23 membri dell’UE che si stima abbiano ridotto le proprie emissioni, 11 hanno registrato anche un calo del PIL (Irlanda, Estonia, Austria, Lussemburgo, Svezia, Finlandia, Repubblica Ceca, Paesi Bassi, Germania, Danimarca, Ungheria). L’Italia ha mantenuto il suo PIL allo stesso livello del terzo trimestre del 2022, riducendo al contempo le emissioni di gas serra. Si stima che gli altri 11 paesi dell’UE (Romania, Croazia, Grecia, Portogallo, Bulgaria, Belgio, Spagna, Slovenia, Polonia, Francia, Lituania) siano riusciti a ridurre le emissioni pur aumentando il loro PIL.
Articolo Eurostat sulle emissioni trimestrali di gas serra