Nel 2021, 95,4 milioni di persone nell’UE, che rappresentano il 21,7% della popolazione, erano a rischio di povertà o esclusione sociale, ossia vivevano in famiglie che presentavano almeno uno dei tre rischi di povertà ed esclusione sociale (rischio di povertà, grave deprivazione sociale e/o residenza in una famiglia con intensità di lavoro molto bassa). Si tratta di un lieve aumento rispetto al 2020 (94,8 milioni; 21,6% della popolazione).
Queste informazioni provengono dai dati pubblicati il 15 settembre da Eurostat, l’ufficio statistiche dell’Unione europea.
Tra i 95,4 milioni di persone nell’UE che hanno affrontato il rischio di povertà o esclusione sociale, circa 5,9 milioni (1,3% della popolazione totale) vivevano in famiglie che vivevano contemporaneamente tutti e tre i rischi di povertà ed esclusione sociale.
Nel 2021, 73,7 milioni di persone nell’UE erano a rischio di povertà, mentre 27,0 milioni erano gravemente svantaggiate dal punto di vista materiale e sociale e 29,3 milioni vivevano in una famiglia a bassa intensità di lavoro.Il rischio di povertà o esclusione sociale variava tra gli Stati membri dell’UE. Le percentuali più elevate di persone a rischio di povertà o esclusione sociale sono state registrate in Romania (34%), Bulgaria (32%), Grecia e Spagna (entrambe 28%).
Al contrario, le percentuali più basse di persone a rischio di povertà o esclusione sociale sono state registrate in Cechia (11%), Slovenia (13%) e Finlandia (14%).
Maggiori informazioni:
Articolo Eurostat sulle condizioni di vita in Europa: povertà ed esclusione sociale
Sezione Eurostat dedicata al reddito, all’inclusione sociale e alle condizioni di vita