Nel suo intervento del 24 gennaio all’Assemblea parlamentare la Segretaria generale del Consiglio d’Europa, Marija Pejčinović Burić, ha affermato:
“L’Ucraina deve assumere un ruolo centrale” al vertice del Consiglio d’Europa che si terrà il 16 e 17 maggio a Reykjavik. Evidenziando che la “responsabilità per la morte e la distruzione causate dall’aggressione russa è di vitale importanza”, ha ribadito il sostegno del Consiglio d’Europa all’indagine del procuratore generale ucraino sui crimini di guerra russi e sottolineato l’importanza dei piani dell’Organizzazione per favorire la resilienza e la ricostruzione attraverso il suo dettagliato piano d’azione per l’Ucraina.
La Segretaria generale ha chiesto che il prossimo vertice in Islanda sia ambizioso e che gli Stati membri “riconoscano, fermino e ribaltino la regressione democratica che ha caratterizzato gli ultimi anni”. Gli Stati membri dovrebbero rafforzare le istituzioni che proteggono i diritti umani sia a livello nazionale che internazionale, soprattutto portando a termine l’adesione dell’Unione europea alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Il vertice è un’occasione per gli Stati membri “di dire ciò che faranno per ripristinare i diritti specifici, le libertà e le caratteristiche della vita democratica che sono in declino nel nostro continente”, ha affermato.