Come annunciato in precedenza su questo sito, i leader delle città intermedie si sono riuniti al
secondo Forum Mondiale UCLG delle Città Intermedie tenutosi a Kütahya, in Turchia, dal 5 all’8 ottobre
2021.
Alla fine dei lavori è stata adottata una dichiarazione in cui le città intermedie “fondamentali nella costruzione di sistemi di vita per un futuro
resiliente” si impegnano “a continuare a lavorare come una rete di reti e lavorare in partnership tra UCLG e
Forum mondiali per sviluppare azioni concrete all’interno della rete e con i nostri partner chiave che
integreranno gli orientamenti identificati sotto forma di un piano d’azione, e si impegnano “a
perseguire le azioni verso la realizzazione del terzo Forum mondiale delle città intermedie dell’UCLG”.
La Dichiarazione riconosce che le città e le metropoli concentrano un maggiore capitale umano e che
date le loro dimensioni e il loro ruolo centrale, le città intermedie sono particolarmente adatte a garantire
la giustizia per tutti e che le città intermedie sono garanti dei servizi di prossimità,
facilitando l’azione collettiva in quanto le comunità sono più piccole e strettamente connesse;
Nel documento è sottolineato l’impegno a continuare a promuovere le città intermedie come “fattori chiave per favorire la collaborazione tra gli stakeholder e le comunità.
Si scrive poi di “promuovere la funzione di sviluppo della città intermedia come scuola di
democrazia, e come essenziale per portare maggiore legittimità, trasparenza e fiducia all’azione pubblica,
compresa l’apertura di nuovi spazi inclusivi di deliberazione per sostenere
il dialogo intergenerazionale, la parità di genere e l’innovazione democratica”.
Il documento sottolinea quindi l’importanza delle città intermedia su temi chiave, quali salute, cultura, pari opportunità uomo-donna, ambiente e clima.
Le città intermedie si impegnano a: “continuare a difendere la democrazia locale e l’inclusione sociale, le condizioni per garantire che
nessuno e nessun luogo sia lasciato indietro;
continuare a generare un dialogo strutturato, inclusivo e costruttivo con
governi nazionali, nello sviluppo delle politiche nazionali, al fine di sviluppare
una strategia nazionale per le città intermedie che rafforzi le loro risorse, sostenga la solidarietà
tra le città all’interno degli stessi sistemi nazionali;
continuare a costruire la capacità delle città intermedie e proporre un sistema fiscale collettivo
attraverso un sistema di messa in comune di fondi per le città dimenticate al fine di accedere meglio al
mercato finanziario e un fondo verde per le città intermedie da utilizzare per sostenere
la biodiversità e la trasparenza nella gestione delle
delle risorse naturali e degli ecosistemi che rafforzano la transizione ecologica”.
Il documento accoglie con favore “la maggiore rilevanza dell’agenda delle città intermedie sulla
scena internazionale, in particolare dal G20 e la sua prossima piattaforma su SDGLocalizzazione e Città Intermedie annunciata a Matera“