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“Comprensione interculturale fattore chiave per democrazia e pace”

Il Congresso dei Poteri Locali e Regionali del Consiglio d’Europa ha sponsorizzato un laboratorio sulla comprensione interculturale il 7 novembre nel quadro del Forum mondiale per la democrazia 2023. Le discussioni si sono concentrate sul modo migliore per creare relazioni di fiducia tra diversi gruppi.

“Al Congresso, vediamo che, nonostante le loro differenze, gli enti locali e regionali in tutta Europa si trovano ad affrontare minacce simili all’inclusione e alla coesione sociale, e che sono nella posizione migliore per contrastare queste minacce. Crediamo che il dialogo e la costruzione della fiducia tra e tra di loro Il governo locale e i cittadini, ma anche la responsabilità dei leader politici, costituiscono la base di qualsiasi società, città o regione inclusiva”, ha sottolineato Véronique Bertholle, vice portavoce del Congresso per la gioventù e moderatrice del Lab. Ha ricordato ai presenti che negli ultimi anni il Congresso ha lavorato ampiamente sulla questione del dialogo interculturale e interreligioso a livello locale e regionale.

I partecipanti al Lab 7 hanno ascoltato le presentazioni di diverse iniziative provenienti da diversi paesi: il progetto ‘Sadbhaav’ del Centro per il cambiamento sociale (CSC) del Nepal, volto a creare uno spazio congruente tra giovani e studenti per la costruzione della fiducia e la coesione sociale; “The People Dialogue Festival” (PDF), un forum di impegno civico multi-attore implementato dal Centro per la democrazia multipartitica Kenya (CMD-Kenya), che sfrutta il potere dell’Artivismo per riunire cittadini e responsabili politici per dialogare su questioni nazionali; e ‘Il lato migliore di Srebrenica’ realizzato dalla Casa dei buoni toni Srebrenica , un’organizzazione della Bosnia ed Erzegovina, con l’obiettivo di sostenere i processi di riconciliazione e la creazione di un ambiente sociale migliore per i bambini e i giovani a Srebrenica.

I partecipanti al laboratorio sono stati il ​​delegato dei giovani del Congresso Željko Vuksa-Fejzic (Bosnia ed Erzegovina) e il membro del Congresso e portavoce per l’ambiente e il cambiamento climatico Cemal Baş (Turchia).

Lo stesso giorno, Bryony Rudkin (Regno Unito) ha partecipato come discussant al Lab 1 su “L’arte del dialogo: può l’empatia portare la pace?” e Romain Gaudron (Belgio) nel Laboratorio 3 su “Giustizia sociale e uguaglianza: come soddisfare i bisogni fondamentali?”. Entrambi hanno dialogato con i relatori delle iniziative e con gli altri partecipanti per affrontare diversi aspetti delle problematiche sollevate nei loro Laboratori.

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