Distruzione diga di Nova Kakhovka: condanna del Consiglio d’Europa

Sfoglia le altre notizie

BANDO INIZIATIVE DI GEMELLAGGIO DEI COMUNI ITALIANI

AICCRE promuove il Bando per le Iniziative di Gemellaggio dei Comuni Italiani, con l’obiettivo di incentivare la cooperazione internazionale, il dialogo interculturale e la partecipazione attiva dei cittadini alla costruzione

Il Ministro degli Affari esteri lettone e Presidente del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, Edgars Rinkēvičs, il Presidente dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, Tiny Kox, e la Segretaria generale del Consiglio d’Europa, Marija Pejčinović Burić, hanno rilasciato la dichiarazione seguente:

Condanniamo con la massima fermezza la distruzione della diga di Nova Kakhovka nella regione ucraina di Kherson. Questo atto sconsiderato ha causato lo sfollamento di numerosi civili e ha messo in pericolo i loro mezzi di sussistenza, con il rischio di un’altra insensata crisi umanitaria. Siamo inoltre estremamente preoccupati per le potenziali conseguenze dannose sull’ambiente, sulla sicurezza energetica e sulla sicurezza nucleare che potrebbero andare oltre l’Ucraina.

La diga di Nova Kakhovka è stata sotto occupazione fin dai primi giorni dell’aggressione su larga scala brutale, ingiustificata e non provocata da parte della Russia contro l’Ucraina. La Russia è interamente responsabile delle violazioni del diritto umanitario internazionale e dei crimini di guerra, compresi gli attacchi contro infrastrutture civili e critiche.

Il Consiglio d’Europa è determinato a sostenere e promuovere gli sforzi nazionali e internazionali volti ad assicurare il riconoscimento delle responsabilità. Il Registro internazionale dei danni causati dall’aggressione da parte della Federazione russa contro l’Ucraina, primo componente necessario e giuridicamente vincolante di un futuro meccanismo internazionale di risarcimento, verrà lanciato a breve come misura concreta a tale scopo.”

Share:

Vuoi rimanere sempre aggiornato

Iscriviti alla nostra mailing list