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Terzo Forum Schengen: verso nuove priorità

Un comunicato stampa della Commissione europea informa che la Commissione ha convocato il terzo Forum Schengen, “una componente chiave del ciclo annuale della governance Schengen”. Il Forum ha consentito ai membri del Parlamento europeo e ai ministri dell’Interno delle attuali e future presidenze del Consiglio, ai rappresentanti degli Stati membri, nonché ad altre parti interessate come le agenzie dell’UE e le organizzazioni non governative di scambiare opinioni sullo stato di avanzamento dell’area Schengen e le nuove priorità per il periodo 2022-2023 sulla base del rapporto sullo stato di Schengen di recente adozione.

Le discussioni politiche, informa Bruxelles, proseguiranno il 10 giugno al Consiglio di Schengen, dove i ministri dovrebbero approvare a livello politico le principali priorità per il periodo 2022-2023.

Le discussioni si sono concentrate su:

Gestione delle frontiere esterne: i partecipanti hanno discusso le modalità da seguire per ottenere una gestione efficace delle frontiere esterne, per garantire che sia la protezione delle frontiere esterne che i diritti dei richiedenti asilo siano garantiti. Si sono scambiati opinioni su come rafforzare la gestione europea integrata delle frontiere, sulla base del processo di consultazione avviato dalla Commissione sullo sviluppo di una politica strategica pluriennale per la gestione europea integrata delle frontiere entro la fine del 2022.

Controlli alle frontiere interne: i partecipanti hanno fatto il punto sullo stato di avanzamento dei controlli alle frontiere interne alla luce della recente sentenza nelle cause riunite C-368/20 e C-369/2026 della Corte di giustizia, sottolineando che i controlli alle frontiere interne dovrebbero rimanere eccezionali misura di ultima istanza. L’argomento continuerà a essere discusso in occasione del prossimo Consiglio, anche per avanzare sull’emendamento della Commissione del 2021 al codice frontiere Schengen.

Sicurezza interna attraverso una cooperazione di polizia rafforzata: in uno spazio senza controlli alle frontiere interne, sono indispensabili una solida cooperazione di polizia tra gli Stati membri unitamente a un’efficace attuazione dei sistemi di informazione su larga scala, nonché efficaci politiche di rimpatrio e visti comuni. I partecipanti hanno anche ribadito l’importanza di implementare tempestivamente la nuova architettura informatica e l’interoperabilità per la gestione delle frontiere entro il 2023.

L’importanza del completamento dell’area Schengen: la Commissione ha sottolineato la necessità che il Consiglio adotti le decisioni per consentire alla Croazia, nonché alla Romania e alla Bulgaria di entrare formalmente nell’area Schengen. Lo stesso vale per Cipro una volta che avrà completato con successo il processo di valutazione Schengen.

Le priorità fissate dalle valutazioni Schengen nei settori della gestione delle frontiere esterne, della cooperazione di polizia, del rimpatrio, del sistema d’informazione Schengen, delle politiche in materia di visti e della protezione dei dati. Le valutazioni Schengen degli ultimi anni mostrano che gli Stati membri stanno attuando adeguatamente le regole Schengen, ma che restano aree in cui è possibile apportare miglioramenti. La Commissione continuerà a collaborare con gli Stati membri per discutere più in dettaglio il livello di attuazione delle norme Schengen.

La Commissione europea invita gli Stati membri e le agenzie per gli affari interni dell’UE “ad adottare le misure necessarie per realizzare le priorità individuate nella relazione sullo stato di Schengen. La Commissione invita inoltre i ministri ad approvare il nuovo modello di governance Schengen e le priorità per il periodo 2022-2023 in occasione del prossimo Consiglio Schengen del 10 giugno.

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