E-News, diritti umani ed uguaglianza, climate change, In Evidenza, Ultime Notizie, Notizie

Parità di genere e cambiamenti climatici: parere del CdR

La Gazzetta ufficiale dell’Unione europea C270 pubblica il Parere del Comitato europeo delle regioni (CdR) — Parità di genere e cambiamenti climatici: verso l’integrazione della prospettiva di genere nel Green Deal europeo.

Il parere sottolinea che l’integrazione della dimensione di genere — intesa come l’integrazione di una prospettiva di genere nelle fasi di preparazione, concezione, attuazione, monitoraggio e valutazione di politiche, misure normative e programmi di spesa — è uno strumento prezioso per realizzare la parità di genere, e deplora il mancato ricorso a questo strumento.

Il CdR osserva che, sebbene la strategia per la parità di genere 2020-2025 riconosca che le politiche e i programmi nell’ambito del Green Deal europeo «possono incidere in misura diversa sulle donne e sugli uomini», l’annunciata integrazione della prospettiva di genere in tutte le principali iniziative della Commissione non è esplicita e si richiama alla risoluzione del Parlamento europeo sul Green Deal europeo, in cui si «pone in evidenza la necessità di una prospettiva di genere riguardo alle azioni e agli obiettivi del Green Deal, tra cui l’integrazione della dimensione di genere e azioni attente alle questioni di genere» .

Il Comitato afferma che la partecipazione delle donne al processo decisionale in materia di cambiamenti climatici è un altro fattore importante per politiche climatiche più attente alle problematiche di genere ed efficienti; chiede che la partecipazione delle donne sia rafforzata nelle azioni di tutte le istituzioni dell’UE, degli organismi governativi e in generale delle autorità pubbliche a tutti i livelli di governance; e invita il Consiglio a sbloccare la direttiva «Più donne alla guida delle imprese europee».

sottolinea che la ripresa dalla pandemia rappresenta un’opportunità per dare vita a una nuova normalità e riorientare le risorse verso una società climaticamente neutra ed equilibrata dal punto di vista del genere; e incoraggia l’impiego di strumenti per l’integrazione della dimensione di genere nell’attuazione dei piani per la ripresa e la resilienza, dal momento che tali piani dovrebbero gettare le basi non solo della ripresa, ma anche di una società sostenibile, equa ed egalitaria.

14. Il CdR chiede di potenziare la ricerca al fine di individuare gli ostacoli alla partecipazione al processo decisionale e di esaminare in che modo gli stereotipi di genere incidano sulle tendenze di consumo e gli stili di vita delle persone; e incoraggia l’impiego di modelli quali GAMMA (metodo di valutazione basato sul genere a fini di mitigazione e adattamento) allo scopo di ottenere dati migliori.

Inoltre, il parere ritiene che un approccio attento ad una prospettiva di genere possa rispondere meglio alle esigenze e alle capacità di tutti i cittadini; ricorda che gli enti locali e regionali sono nella posizione migliore per integrare considerazioni sociali nell’azione per il clima, in quanto sono il livello di governo più vicino ai cittadini e svolgono un ruolo cruciale nell’attuazione della legislazione; e sottolinea la necessità che la partecipazione delle donne sia promossa a tutti i livelli istituzionali, a partire da quello europeo.

Il Comitato delle Regioni chiede che il patto europeo per il clima tenga conto di tale approccio basato sul genere per modellare le azioni e le politiche in materia di clima includendovi attività di divulgazione specifiche incentrate sulla sensibilizzazione, l’educazione e la condivisione del sapere in merito alle prospettive di genere.

Il parere sottolinea l’importanza di perseguire una cooperazione trasversale tra le ONG e le altre organizzazioni della società civile impegnate a favore della parità di genere e quelle attive nella difesa dell’ambiente, nonché di realizzare campagne di sensibilizzazione e programmi di formazione comuni.

LA RELAZIONE COMPLETA IN ITALIANO (PDF)

Author