A sei anni dalla firma della Convenzione di Istanbul – il primo strumento internazionale giuridicamente vincolante sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e le ragazze – e nonostante i molteplici appelli del Parlamento europeo, l’UE non l’ha ancora ratificata a causa del rifiuto di alcuni Stati membri.
Tuttavia, il parere della Corte di giustizia dell’UE del 6 ottobre 2021 ha confermato che l’Unione europea può ratificare la Convenzione di Istanbul senza l’accordo di tutti gli Stati membri. La Corte UE ha individuato l’ambito di applicazione appropriato per l’adesione dell’UE nelle politiche di asilo e cooperazione giudiziaria in materia penale e negli obblighi delle istituzioni e della pubblica amministrazione dell’UE.
Il 10 maggio, il Parlamento europeo ha dato il consenso all’adesione in due votazioni separate:
per quanto riguarda le istituzioni e la pubblica amministrazione dell’Unione con 472 favorevoli, 62 contrari e 73 astensioni,
per quanto riguarda la cooperazione giudiziaria in materia penale, l’asilo e il non respingimento con 464 favorevoli, 81 contrari e 45 astensioni.
L’adesione dell’UE alla Convenzione di Istanbul non esime gli Stati membri dal ratificarla a loro volta, hanno ribadito i deputati, esortando i sei Paesi rimanenti – Bulgaria, Cechia, Ungheria, Lettonia, Lituania e Slovacchia – a ratificare la Convenzione senza indugio.
Il Consiglio può ora procedere alla conclusione della procedura di adesione dell’UE alla Convenzione.
La Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne (“Convenzione di Istanbul”) è il primo testo internazionale che definisce giuridicamente la violenza contro le donne e stabilisce un quadro completo di misure giuridiche e politiche per prevenire tale violenza, sostenere le vittime e punire gli autori.
Nell’ottobre 2015, la Commissione europea ha adottato una tabella di marcia che concludeva che l’adesione dell’UE alla Convenzione avrebbe creato un quadro coerente a livello europeo per combattere la violenza contro le donne, migliorato la prevenzione per tutte le donne e offerto una migliore protezione e sostegno alle donne e ai bambini vittime di violenza e a gruppi specifici di donne.