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Eurostat: commercio UE con la Russia fortemente diminuito

Il commercio dell’UE con la Russia è stato fortemente influenzato dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, con l’UE che ha imposto restrizioni all’importazione e all’esportazione di diversi prodotti. Gli effetti di queste misure sono stati particolarmente visibili negli ultimi mesi.

Lo rende noto il sito di Eurostat, l’ufficio statistiche dell’Unione europea.
Considerando i valori destagionalizzati, sia le esportazioni che le importazioni sono scese notevolmente al di sotto dei livelli precedenti l’invasione russa.

La quota della Russia nelle importazioni extra-UE è scesa dal 6,4% al 3,8% tra febbraio 2022 e settembre 2022. Nello stesso periodo, le esportazioni extra-UE verso la Russia sono scese dal 2,3% all’1,1%. Il disavanzo commerciale dell’UE con la Russia ha raggiunto il picco nel marzo 2022 a 19,6 miliardi di euro. È poi progressivamente diminuito e a settembre 2022 si è attestato a 9,7 miliardi di euro.

Osservando la quota della Russia nelle importazioni extra-UE per sei prodotti chiave, è visibile un forte calo per carbone, gas naturale, olio di petrolio, fertilizzanti e ferro e acciaio, mentre per il nichel la quota è leggermente aumentata. In particolare, i cali maggiori si sono registrati per carbone (dal 45% nel 2021 al 13% nel terzo trimestre 2022), gas naturale (dal 36% al 18%), fertilizzanti (dal 29% al 17%) e ferro e acciaio (dal 16% al 5%).

Per maggiori informazioni

Articolo Eurostat su Russia-UE – commercio internazionale dei principali gruppi di prodotti

Sezione tematica Eurostat sull’impatto della guerra in Ucraina

Sezione tematica Eurostat sul commercio internazionale di merci

Banca dati Eurostat sul commercio internazionale di merci

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