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Diritti umani: Premio Václav Havel 2023 a Osman Kavala



L’11° Premio Václav Havel per i diritti umani – che ricompensa azioni eccezionali della società civile a favore dei diritti umani – è stato conferito a Osman Kavala, (nella foto) difensore dei diritti umani, filantropo e attivista della società civile della Türkiye.

Il Premio, di € 60.000, è stato assegnato durante una cerimonia speciale organizzata all’apertura della sessione plenaria autunnale dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (APCE) a Strasburgo.

Kavala, da anni sostenitore di numerose organizzazioni della società civile in Türkiye, è in carcere ininterrottamente dal 2017 a seguito del suo arresto per i presunti legami con le proteste di Gezi Park.

In una sentenza del 2019, la Corte europea dei diritti dell’uomo ha ordinato il suo rilascio immediato, ritenendo che la sua detenzione violasse i suoi diritti e perseguisse un ulteriore scopo, “ovvero ridurlo al silenzio come difensore dei diritti umani”, e potesse dissuadere altri difensori dei diritti umani. Nel 2022 la Grande Camera della Corte ha confermato che la Türkiye non ha adempiuto agli obblighi previsti dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo.

In una lettera scritta dal carcere, letta dalla moglie Ayşe, Kavala si è detto onorato della decisione e ha dedicato il Premio ai suoi concittadini detenuti illegalmente. Ha affermato che il Premio gli ha ricordato le parole che Václav Havel scrisse alla moglie Olga nel 1980 mentre era in carcere: “La cosa più importante è non perdere la speranza. Questo non significa chiudere gli occhi di fronte agli orrori del mondo. Di fatto, solo chi non ha perso la fede e la speranza può vedere gli orrori del mondo con autentica chiarezza”.

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