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CESE: “società civile chiede un Blue Deal dell’UE”

Il Comitato economico e sociale europeo (CESE) ha tenuto di recente un’audizione pubblica per affrontare il problema urgente della povertà idrica e le sue implicazioni sulla politica sociale. L’evento ha riunito esperti idrici e parti interessate per mitigare gli effetti della povertà idrica, in particolare sulle comunità vulnerabili. L’audizione fa parte degli sforzi del CESE per mettere l’acqua in cima all’agenda dell’UE attraverso un appello per un “Deal blu dell’UE”.

La povertà idrica è una questione complessa che deriva da una serie di fattori, tra cui il cambiamento climatico, l’inquinamento idrico, i cambiamenti demografici e il crescente divario tra le esigenze e le capacità di finanziamento in Europa. L’audizione pubblica del CESE sulla povertà idrica ha sottolineato la necessità di un’azione collettiva a tutti i livelli per garantire l’accesso all’acqua a prezzi accessibili quale imperativo etico e cruciale per la realizzazione del diritto all’acqua.

Un gruppo di stakeholder istituzionali ha discusso il problema urgente della scarsità e della gestione dell’acqua in Europa. Le parti sociali, le organizzazioni della società civile e il mondo accademico hanno sottolineato l’importanza dell’accesso ad acqua di buona qualità e a prezzi accessibili. La relatrice principale Gabriella Sódar , responsabile dello sviluppo aziendale presso la Blue Planet Foundation, ha sottolineato il principio 20 del pilastro europeo dei diritti sociali, che afferma che tutti i cittadini hanno il diritto di accedere a servizi essenziali di buona qualità, tra cui acqua e servizi igienico-sanitari.

Fino a 10 milioni di cittadini dell’UE lottano ancora con un accesso inadeguato all’acqua pulita e a prezzi accessibili. L’inquinamento, l’invecchiamento delle infrastrutture e la scarsità di risorse possono portare a gravi conseguenze sanitarie e sociali, tra cui malattie trasmesse dall’acqua, malnutrizione, disidratazione, funzioni cognitive compromesse, problemi di salute mentale e problemi di salute materna e infantile. L’audizione ha chiesto maggiore efficienza, una migliore applicazione delle norme esistenti, nuovi strumenti per la responsabilità ambientale e meccanismi di finanziamento al di là delle tariffe per affrontare questi problemi.

Il parere del CESE ha evidenziato il valore aggiunto di un approccio dell’UE a questo tema, per il quale è difficile reperire dati pertinenti e aggiornati: L’UE deve intensificare gli sforzi sulla ricerca. Abbiamo bisogno di più e migliori dati per creare una panoramica accurata del problema per poterlo risolvere.

Nel parere, il CESE, ha sottolineato che l’ acqua è fondamentale per tutti gli aspetti della vita e che il Comitato ha il dovere di proporre suggerimenti e soluzioni alla crisi idrica. Il parere sarà votato durante la sessione plenaria di luglio del CESE e le sue raccomandazioni saranno incluse nel parere quadro del CESE sul Blue Deal dell’UE nell’autunno 2023.

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