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Il 33% delle donne nell’Unione europea ha subito almeno una volta violenza fisica e/o sessuale dall’età di 15 di anni in poi. I casi di violenza sono aumentati sia in numero che in gravità durante la pandemia, come denunciato più volte da Silvia Baraldi, AICCRE, portavoce CEMR sul gender equality.

Particolarmente colpite anche le persone Lgbtiq, il 38% di loro infatti ha subito molestie nei soli 12 mesi precedenti al sondaggio, l’11% di loro ha subito un aggressione fisica, dato che sale al 17% tra gli individui transgender. Per quanto riguarda i casi di femminicidio, stando allo studio, il 38% a livello globale è perpetrato dal partner intimo, e anche nel caso delle lesioni nel 42% dei casi il colpevole è il partner. Sono alcuni dei risultati di uno studio del Parlamento europeo sulla violenza di genere.

Secondo i dati dell’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere, i costi annuali totali della violenza di genere contro le donne in Ue ammontano a 290 miliardi di euro. La cifra è a sua volta divisa in in tre macro-categorie: il 56% della cifra totale è è attribuibile alla perdita di qualità della vita delle vittime monetizzabile attraverso gli impatti fisici ed emotivi sulle donne coinvolte, seguono (30%) la perdita economica delle società private di forza lavoro e capacità produttive a causa dell’isolamento delle vittime e, con poco meno del 15%, il costo diretto dei servizi come il sistema giudiziario, ospedaliero o assistenziale necessario per far fronte ai casi di violenza di genere.

In Italia, secondo uno studio pubblicato dall’associazione Intervita, il costo totale della violenza di genera sarebbe quantificabile a 24,5 miliardi di euro all’anno, riferibile a categorie simili a quelle dello studio europeo.

LO STUDIO UE SULLA VIOLENZA DI GENERE (INFOGRAFICA)

fonte: ANSA Redazione Ansa
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La delegazione italiana ha incontrato il Consigliere Raffaele Festa, rappresentante permanente aggiunto d’Italia presso il Consiglio d’Europa.


Il Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa (CPLRE) ha svolto la sua 41a sessione, dal 26 al 28 ottobre 2021, per la prima volta in presenza a Strasburgo dopo la pandemia di Covid-19. Ai lavori ha partecipato la delegazione italiana guidata dall’AICCRE, con la presenza di Carla Rey, Segretario Generale.

Il Congresso ha tra l’altro promosso un dibattito sulla “Ripresa post-Covid” con Carlo Monticelli, Vice-Governatore per la Strategia Finanziaria della Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa, e Ulrik Vestergaard Knudsen, Deputato Segretario generale dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE).



La questione delle migrazioni è stato quindi il tema di due dibattiti: “Regioni e diaspora” e “Migrazione: sfide continue per città e regioni”, con la partecipazione dell’Ambasciatore Drahoslav Štefánek, Rappresentante Speciale del Segretario Generale del Consiglio d’Europa sulle Migrazioni e rifugiati, e Erini Dourou, relatore del congresso sulle questioni migratorie.


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In occasione del 26° vertice delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP26) che si svolgerà a Glasgow (31 ottobre-12 novembre) il CEMR ha preparato un’infografica su “Garantire una ripresa verde locale in Europa: 5 fatti chiave per l’attuazione locale dell’Accordo di Parigi”.

Il CEMR ha anche preparato 6 messaggi chiave come fulcro dell’attività di advocacy a nome dei governi locali e regionali al vertice COP26. Questi messaggi sono:
L’Accordo di Parigi deve essere consegnato ora, coprendo sia la mitigazione che l’adattamento a tutti i livelli.
La leadership e l’azione locali e regionali sono fondamentali per rafforzare il lavoro a livello internazionale nell’ambito dell’UNFCCC e in collaborazione con i partner globali.
Fornire quadri normativi appropriati, risorse finanziarie e tecniche è essenziale per l’attuazione dell’azione per il clima dei governi locali e regionali.
La localizzazione e la territorializzazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile sono fondamentali per avere un impatto positivo sul territorio.
La giustizia climatica e l’equità sociale devono andare di pari passo per combattere efficacemente le disuguaglianze legate al cambiamento climatico.
La resilienza e la ripresa dovrebbero essere il focus dell’opportunità per guidare la società fuori dalla crisi pandemica.

Il documento CEMR di posizione: “Pronti per COP: messaggi chiave per l’attuazione guidata a livello locale dell’accordo di Parigi” .

Vi invitiamo a diffondere e condividere l’infografica
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