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Si è tenuta nei giorni sccoeesi, presso la sede della Commissione europea, la cerimonia di premiazione dei vincitori del concorso ImagineEU, destinato agli alunni della scuola secondaria.

Il concorso video ImagineEU prevede che studenti di età compresa tra i 16 e i 18 anni provenienti da tutta l’UE creino e condividano brevi video su idee di cambiamenti a livello europeo per migliorare la qualità della vita nelle loro comunità. Il concorso si basa sul concetto dell’iniziativa dei cittadini europei e mira a coinvolgere attivamente i giovani cittadini nell’influenzare le politiche dell’UE. Sono stati presentati oltre 400 video realizzati da studenti di 22 Stati membri.

I 3 video vincitori sono stati selezionati da una giuria, dopo che il pubblico aveva scelto i migliori 50. Nei loro video i vincitori hanno affrontato temi quali la sicurezza dell’approvvigionamento energetico promuovendo contemporaneamente l’energia rinnovabile e sostenibile, la gestione dei rifiuti e dell’inquinamento e la creazione di piattaforme per dibattiti informati sull’UE. Le 3 squadre, accompagnate dai loro insegnanti, sono state invitate a Bruxelles per una visita di studio di 3 giorni per conoscere meglio il funzionamento dell’UE e il ruolo delle diverse istituzioni europee. Nell’ambito del viaggio di studio visiteranno la Commissione europea, il Parlamento europeo e la Casa della Storia europea.
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La strategia dell’UE per la regione adriatico-ionica (EUSAIR) istituirà un Consiglio dei giovani e ha lanciato una consultazione dei giovani, che consentirà alle organizzazioni giovanili, ai membri giovanili, alle scuole, alle università e ad altri soggetti interessati della gioventù di fornire il loro punto di vista su come questa strategia EUSAIR Gioventù Consiglio da formare. La consultazione sarà aperta fino al 6 novembre 2023.

Il Consiglio giovanile dell’EUSAIR darà ai giovani voce in capitolo nella strategia macroregionale. I risultati di questa consultazione confluiranno nella proposta concreta per la creazione del Consiglio giovanile dell’EUSAIR al consiglio di amministrazione dell’EUSAIR.
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La rete Eurydice della Commissione ha pubblicato il 10 ottobre la relazione “Promuovere la diversità e l’inclusione nelle scuole europee”, che fornisce una panoramica delle ultime politiche e misure messe in atto dalle autorità nazionali in materia di istruzione per combattere le discriminazioni nell’istruzione scolastica. Lo comunica il sito della Rappresentanza italiana della Commissione europea.

La relazione esamina la situazione degli studenti con bisogni educativi speciali, disabilità, provenienti da contesti migratori o da minoranze etniche, oltre alle misure a sostegno della parità di genere e degli studenti della comunità LGBTIQ+ o delle minoranze religiose.

Dalla relazione emerge che gli studenti con bisogni educativi speciali o con disabilità sono i principali destinatari in tutti i settori analizzati, comprese le misure volte a promuovere l’accesso e la partecipazione, le politiche di apprendimento e di sostegno sociale ed emotivo, nonché la formazione degli studenti e degli insegnanti.

Dai risultati emerge inoltre che, sebbene i sistemi di istruzione promuovano già alcune misure mirate, occorre prendere in considerazione le esigenze specifiche e multiformi di ogni singolo studente. Permangono in tutta Europa sfide quali la mancanza di un’adeguata preparazione degli insegnanti per gestire classi inclusive e finanziamenti insufficienti per inserire personale specializzato e gruppi multidisciplinari nel sistema scolastico ordinario.

L’importanza di valorizzare la diversità e l’inclusione di tutti gli studenti nell’istruzione e nella formazione è ampiamente riconosciuta nelle principali politiche dell’UE. Migliorare la qualità, l’equità e l’inclusione nell’istruzione è una priorità strategica dello spazio europeo dell’istruzione.

La Commissione sostiene gli Stati membri e le parti interessate per eventuali riforme strutturali basate sui valori dell’UE, e ha messo a disposizione corsi e seminari online sulla piattaforma europea per l’istruzione scolastica allo scopo di aiutare gli insegnanti che desiderano migliorare la tolleranza e l’inclusione nelle classi.

Sempre online è disponibile il kit europeo di strumenti per le scuole, che offre idee concrete sull’istruzione inclusiva e sul benessere a scuola. La rete Eurydice spiega e mette a confronto i sistemi di istruzione in Europa. La relazione, disponibile qui, fornisce una sintesi comparativa delle politiche e delle misure adottate nei sistemi di istruzione di 39 paesi.
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E’ iniziata il 7 ottobre la settimana UE della programmazione (EU Code Week) 2023. Il 9 ottobre, dalle 16 alle 18, si terrà un evento in diretta streaming con oratori del settore dell’istruzione e delle competenze digitali avanzate, che condivideranno le loro conoscenze sull’importanza della programmazione e – in collegamento diretto con le scuole – illustreranno importanti iniziative in materia di educazione alla programmazione. Lo rende noto un comunicato stampa della Commissione europea.

L’obiettivo della settimana della programmazione è incoraggiare i giovani a cimentarsi con la programmazione e a intraprendere una carriera nei settori della scienza, della tecnologia, dell’ingegneria e della matematica (STEM).

Attualmente soffriamo infatti di una notevole carenza di specialisti che utilizzino tecnologie digitali avanzate, sottolinea il comunicato della Commissione. Al contempo, nell’UE abbiamo un problema di sottorappresentanza degli specialisti delle TIC, delle ragazze e delle donne nel settore digitale. L’UE si è impegnata ad aumentare le competenze digitali di base in possesso di almeno l’80 % delle persone di età compresa tra i 16 e i 74 anni. La prima relazione sullo stato del decennio digitale rivela che, in assenza di cambiamenti significativi, l’UE perderà ancora terreno, con appena il 59 % della popolazione in possesso di competenze digitali di base entro il 2030: dobbiamo quindi fare di più per conseguire l’obiettivo prefissatoci.

Quest’anno la settimana UE della programmazione, giunta alla sua 11ª edizione, si svolge dal 7 al 22 ottobre. La partecipazione è aperta a tutti. Sono stati messi gratuitamente a disposizione materiali in 29 lingue per sostenere gli organizzatori di attività, come gli insegnanti. Una mappa interattiva mostra le attività zona per zona.
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La Gazzetta ufficiale dell’Unione europea C148 del 28 aprile pubblica l’avviso della Relazione speciale 11/2023 della Corte dei Conti europea «Sostegno dell’UE alla digitalizzazione delle scuole – Investimenti significativi, ma mancanza di un orientamento strategico nell’uso dei finanziamenti UE da parte degli Stati membri»

Con questo audit, la Corte ha verificato se le azioni finanziate dell’UE abbiano contribuito efficacemente alla digitalizzazione delle scuole. La conclusione raggiunta è che, nel complesso, queste azioni hanno aiutato le scuole nel loro sforzo di digitalizzazione, ma gli Stati membri non hanno utilizzato i finanziamenti dell’UE in modo strategicamente mirato. Inoltre, nonostante l’obiettivo ambizioso dell’UE di dotare tutte le scuole di una connessione Gigabit a Internet entro il 2025, solo un numero ridotto di scuole dispone di queste connessioni veloci e può così sfruttare al meglio le potenzialità dell’istruzione digitale.

La Corte raccomanda alla Commissione di promuovere più attivamente le azioni dell’UE e rafforzare, in cooperazione con gli Stati membri, il collegamento tra gli obiettivi dell’UE, le strategie nazionali o regionali per la digitalizzazione delle scuole e i finanziamenti dell’UE per le scuole. La Commissione dovrebbe inoltre monitorare da vicino ed incoraggiare gli Stati membri a dotare tutte le scuole di una connessione Gigabit a Internet entro il 2025.

LA RELAZIONE COMPLETA IN ITALIANO (PDF)
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La rete Eurydice della Commissione europea ha presentato il 30 marzo il nuovo rapporto “Cifre chiave dell’insegnamento delle lingue a scuola in Europa”. Lo rende noto il sito della Rappresentanza italiana della Commissione europea<. Alcuni dati: rispetto a vent'anni fa, nella maggior parte dei sistemi di istruzione dell'UE, sono aumentati gli alunni che studiano una lingua straniera già durante il ciclo di istruzione primaria. L’inglese è la lingua più studiata, ma molte scuole hanno inserito nei programmi di studio anche altre lingue straniere.

Per quanto riguarda la seconda lingua straniera non si registrano invece miglioramenti significativi dalla precedente edizione del rapporto, risalente al 2017. Servono dunque più sforzi per raggiungere l’obiettivo dell’UE di insegnare almeno due lingue oltre alla lingua della scolarizzazione. Ad esempio, gli studenti dell’istruzione e della formazione professionale (IFP) dovrebbero avere identiche opportunità di apprendere le lingue straniere rispetto ai loro omologhi nell’istruzione generale, ma il rapporto dimostra che attualmente non è così. Sono inoltre necessari maggiori sforzi per migliorare la consapevolezza linguistica nelle scuole. l rapporto contribuisce al monitoraggio degli sviluppi politici nel settore dell’insegnamento delle lingue nelle scuole europee. Le cifre fornite dalla rete Eurydice sono state integrate da dati di Eurostat e dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), del programma per la valutazione internazionale degli studenti (PISA) del 2018 e dell’indagine internazionale sull’insegnamento e l’apprendimento del 2018 (TALIS).

Il multilinguismo è stato individuato come una delle otto competenze chiave per l’apprendimento permanente, essendo fondamentale per la realizzazione personale, l’occupabilità, la mobilità e l’inclusione sociale. Il multilinguismo è anche un elemento centrale nello sviluppo dello spazio europeo dell’istruzione.

Clicca qui per la relazione completa
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Al via il Trivia Quiz 2023, il torneo interscolastico online sull’Europa giunto alla sua nona edizione e dedicato ai temi fondamentali della cittadinanza europea. Lo rende noto il sito del Dipartimento per le politiche europee.

Dal 7 febbraio 2023 al 9 maggio 2023, gli studenti delle classi iscritte alla piattaforma didattica Europa=Noi possono partecipare alla sfida online e misurare la propria abilità nella conoscenza dell’Europa.

Oltre 350 domande sulla storia e le istituzioni dell’UE, i Trattati, i diritti, i doveri, le opportunità per i cittadini e altri temi fondamentali dell’educazione alla cittadinanza europea. E quest’anno, una attenzione particolare al Mercato unico di cui nel 2023 ricorrono i 30 anni.

Il Trivia Quiz è aperto a studenti e studentesse della scuola primaria e secondaria. Insieme ai loro docenti, dovranno rispondere correttamente, nel più breve tempo possibile, al maggior numero di domande.

Risulteranno vincitrici del torneo le tre classi della scuola primaria, quelle della secondaria di I grado e quelle della secondaria di II grado, che avranno ottenuto il punteggio migliore.

Il Trivia Quiz è uno dei prodotti offerti dalla piattaforma digitale “Europa=Noi”, promossa dal Dipartimento per le Politiche Europee e diventata ormai un punto di riferimento in tema di educazione alla cittadinanza, con risorse e strumenti multimediali per approfondire la storia, i valori e i programmi europei, con particolare attenzione ai diritti e doveri connessi alla cittadinanza e ai trattati.

I docenti possono accedere alla piattaforma tramite una semplice registrazione.
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La Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 12 del 13 gennaio pubblica la Decisione derlla Commissione europea che stabilisce le ripartizioni indicative dell’aiuto dell’Unione agli Stati membri per la frutta e la verdura e per il latte destinati alle scuole per il periodo dal 1o agosto 2023 al 31 luglio 2029.

Per l’Italia 15293816 euro per la frutta e la verdura mentre per il latte la cifra indicata è di 6910347 euro.

LA DECISIONE IN ITALIANO (PDF)
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