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A partire dal 12 gennaio, gli europei possono beneficiare di un migliore accesso all’acqua potabile di rubinetto e di una maggiore sicurezza della stessa, grazie all’entrata in vigore delle prescrizioni previste dalla direttiva riveduta sull’acqua potabile. Lo rende noto un comunicato della Commissione europea. Le nuove regole sono le più rigorose al mondo in materia di acqua potabile, in linea con l’obiettivo “inquinamento zero” annunciato nel Green Deal europeo, scrive Bruxelles. Le nuove norme rispondono anche alla prima iniziativa di successo dei cittadini europei, “Right2Water, che ha raccolto 1,6 milioni di firme a sostegno del miglioramento dell’accesso all’acqua potabile sicura per tutti gli europei.

Per garantire l’elevata qualità dell’acqua potabile, la direttiva comprende norme di sicurezza aggiornate, introduce una metodologia per individuare e gestire i rischi di qualità nell’intera catena di approvvigionamento idrico, stabilisce un elenco delle sostanze emergenti da tenere sotto controllo, come le microplastiche, gli interferenti endocrini e nuovi tipi di sostanze chimiche da monitorare, e introduce disposizioni di conformità per i prodotti da utilizzare a contatto con l’acqua potabile.

La nuova direttiva affronta il problema delle perdite idriche, in quanto nell’UE attualmente durante la distribuzione si perde in media il 23% delle acque trattate. Gli Stati membri hanno inoltre l’obbligo di migliorare e mantenere l’accesso all’acqua potabile per tutti, e in particolare per i gruppi vulnerabili ed emarginati. La nuova direttiva è entrata in vigore il 12 gennaio 2021 e gli Stati membri avevano tempo fino a oggi per recepirla nel diritto nazionale.

Maggiori informazioni sono disponibili qui
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Ogni anno, il Parlamento europeo e la Fondazione internazionale del Premio Carlo Magno di Aquisgrana assegnano il Premio Carlo Magno della gioventù a progetti realizzati dai giovani e caratterizzati da una forte dimensione europea.

Dal 2008, più di 4.650 progetti hanno gareggiato per il premio.

Le candidature per l’edizione 2023 resteranno aperte fino al 2 Febbraio.

I tre progetti vincitori, verranno selezionati tra 27 progetti proposti dalle giurie nazionali di ogni paese dell’UE. Il primo premio consiste in € 7.500, il secondo premio € 5.000 e il terzo premio € 2.500.

I rappresentanti dei 27 progetti nazionali vincitori, saranno invitati ad Aquisgrana, in Germania.

Per poter partecipare i progetti devono soddisfare i seguenti criteri:

Favorire la comprensione a livello europeo e internazionale
Promuovere lo sviluppo di un senso comune di identità e integrazione europea
Servire da modello per i giovani che vivono in Europa
Offrire esempi pratici di europei che vivono insieme come una comunità

Scoprite di più nella pagina del Premio Carlo Magno per la gioventù In caso di ulteriori domande, potete inviare un’e-mail a youth@ep.europa.eu
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Nel 2021, “Abitazioni, acqua, elettricità, gas e altri combustibili” hanno rappresentato un quarto (25,0%) della spesa delle famiglie dell’UE, in calo di 0,5 punti percentuali (pp) rispetto al 2020. “Alimenti e bevande analcoliche” (-0,5 pp) è diminuito anche tra le categorie di spesa delle famiglie, rappresentando il 14,3% della spesa totale nel 2021.

Lo rende noto il sito di Eurtostat, l’ufficio statistiche dell’Unione europea.
L’anno scorso, “Trasporti” si è classificato al terzo posto nelle categorie di spesa delle famiglie, rappresentando il 12,1% della spesa totale, con un aumento di 0,5 punti percentuali. Questo aumento è correlato alla graduale eliminazione delle misure di controllo relative al COVID-19 che hanno interessato la mobilità in tutta l’UE.

La stessa tendenza è stata rilevata nelle categorie ‘Ricreazione e cultura’, ‘Ristoranti e alberghi’, ‘Salute’ e ‘Abbigliamento e calzature’; la loro quota di spesa totale è aumentata all’8,0%, 6,6%, 4,7% e 4,2% nel 2021 (rispetto al 7,8%, 6,0%, 4,6% e 4,1% rispettivamente nel 2020). Stabile la quota dei costi di ‘Arredamento e elettrodomestici’ e ‘Istruzione’, che rappresentano il 6,0% e lo 0,9% della spesa totale, come nel 2020.

Le quote di spesa totali di ‘Bevande alcoliche, tabacchi’ e ‘Beni e servizi vari’ sono diminuite di 0,2 pp per entrambe le categorie, mentre per ‘Comunicazioni’ di 0,1 pp.

Spesa delle famiglie per categoria, Seleziona Italia dal menù a tendina

Banca dati Eurostat sui conti nazionali
Sezione tematica Eurostat sui conti nazionali
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La Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 12 del 13 gennaio pubblica la Decisione derlla Commissione europea che stabilisce le ripartizioni indicative dell’aiuto dell’Unione agli Stati membri per la frutta e la verdura e per il latte destinati alle scuole per il periodo dal 1o agosto 2023 al 31 luglio 2029.

Per l’Italia 15293816 euro per la frutta e la verdura mentre per il latte la cifra indicata è di 6910347 euro.

LA DECISIONE IN ITALIANO (PDF)
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La Commissione europea comunica che ha deciso di registrare il 12 gennaio un’iniziativa dei cittadini europei (ICE) dal titolo “Articolo 4: Stop alla tortura e ai trattamenti inumani alle frontiere dell’Europa”.

L’iniziativa chiede un quadro che garantisca il rispetto del divieto di violenza e trattamenti inumani e degradanti sancito dall’articolo 4 della Carta dei diritti fondamentali in relazione alle politiche dell’UE in materia di controllo delle frontiere, asilo e immigrazione.

Bruxelles precisa che la decisione di registrazione è di natura giuridica e non pregiudica le conclusioni giuridiche e politiche finali della Commissione europea su questa iniziativa e l’eventuale azione che intende intraprendere, qualora l’iniziativa ottenga il necessario sostegno.

Poiché questa iniziativa dei cittadini europei soddisfa le condizioni formali, la Commissione la ritiene giuridicamente ammissibile. La Commissione non ha ancora analizzato la sostanza della proposta in questa fase.

L’iscrizione non implica in alcun modo che la Commissione confermi la correttezza fattuale del contenuto dell’iniziativa, che è di esclusiva responsabilità del gruppo di organizzatori. Il contenuto dell’iniziativa esprime esclusivamente il punto di vista del gruppo di organizzatori e non può in alcun modo riflettere il punto di vista della Commissione.

Dopo la registrazione, gli organizzatori hanno sei mesi di tempo per aprire la raccolta firme. Se un’iniziativa dei cittadini europei riceve un milione di dichiarazioni di sostegno entro un anno, da almeno sette diversi Stati membri, la Commissione dovrà reagire. La Commissione europea potrebbe decidere di portare avanti o meno la richiesta e sarà tenuta a spiegarne le ragioni.

L’iniziativa dei cittadini europei è stata introdotta con il trattato di Lisbona come strumento di definizione dell’agenda nelle mani dei cittadini. È stata lanciata ufficialmente nell’aprile 2012. Una volta formalmente registrata, un’iniziativa dei cittadini europei consente a un milione di cittadini di almeno sette Stati membri dell’UE di invitare la Commissione europea a proporre atti giuridici nei settori in cui ha il potere di agire. Le condizioni di ricevibilità sono: (1) il ricorso proposto non esula manifestamente dall’ambito dei poteri della Commissione di presentare una proposta di atto giuridico, (2) non è manifestamente abusivo, frivolo o vessatorio e (3) è non manifestamente contraria ai valori dell’Unione.

Dall’inizio dell’iniziativa dei cittadini europei, la Commissione ha ricevuto 120 richieste di lancio di un’iniziativa dei cittadini europei, 97 delle quali erano ammissibili e quindi idonee alla registrazione. La decisione odierna è la prima iniziativa registrata quest’anno.
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E’ entrato in vigore il 12 gennaio il regolamento sulle sovvenzioni estere (“FSR”). Questa nuova serie di norme per affrontare le distorsioni causate dalle sovvenzioni estere consentirà all’UE di rimanere aperta al commercio e agli investimenti, garantendo nel contempo condizioni di parità per tutte le imprese che operano nel mercato unico. Il regolamento è stato proposto dalla Commissione nel maggio 2021 e approvato dal Parlamento europeo e dal Consiglio nel giugno 2022.

L’FSR si applica a tutte le attività economiche nell’UE: copre le concentrazioni (fusioni e acquisizioni), le procedure di appalto pubblico e tutte le altre situazioni di mercato. Le nuove norme conferiscono alla Commissione il potere di indagare sui contributi finanziari concessi da paesi terzi a imprese che esercitano un’attività economica nell’UE e di rimediare, se necessario, ai loro effetti distorsivi.

L’FSR si compone di tre strumenti, che saranno applicati dalla Commissione:

Un obbligo per le società di notificare alla Commissione le concentrazioni che comportano un contributo finanziario da parte di un governo non UE se la società acquisita, una delle parti della concentrazione o l’impresa comune realizzano un fatturato nell’UE di almeno 500 milioni di EUR e il contributo finanziario estero interessato è di almeno 50 milioni di euro;

Un obbligo per le imprese di notificare alla Commissione la partecipazione a procedure di appalto pubblico, dove il valore stimato del contratto è di almeno 250 milioni di euro e il contributo finanziario estero interessato è di almeno 4 milioni di euro per paese non UE;

La Commissione europea può vietare l’aggiudicazione di appalti in tali procedure alle società che beneficiano di sovvenzioni distorsive.

Per tutte le altre situazioni di mercato, la Commissione può avviare indagini di propria iniziativa ( d’ufficio ) se sospetta che possano essere coinvolte sovvenzioni estere distorsive. Ciò include la possibilità di richiedere notifiche ad hoc per procedure di appalto pubblico e concentrazioni minori.

Con la sua entrata in vigore, l’FSR entrerà nella sua fase cruciale di attuazione e inizierà ad applicarsi tra sei mesi, a partire dal 12 luglio 2023. A partire da tale data, la Commissione potrà avviare indagini d’ufficio . L’obbligo di notifica per le imprese entrerà in vigore dal 12 ottobre 2023.
Nelle prossime settimane la Commissione presenterà un progetto di regolamento di esecuzione che chiarirà le norme e le procedure applicabili, compresi i moduli di notifica per le concentrazioni e le procedure di appalto pubblico, il calcolo dei termini, le procedure di accesso ai fascicoli e la riservatezza delle informazioni. Le parti interessate avranno quindi 4 settimane per fornire un feedback su questi progetti di documenti prima che le norme di attuazione siano finalizzate e adottate entro la metà del 2023.
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