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Un dibattito urgente congiunto sulle conseguenze politiche dell’aggressione da parte della Russia contro l’Ucraina e sulla partecipazione degli atleti russi e bielorussi alle Olimpiadi di Parigi 2024 rappresenterà uno dei momenti salienti della sessione plenaria estiva dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (APCE) che si sta svolgendo a Strasburgo (19-23 giugno). È stato inoltre richiesto un dibattito urgente per garantire un accesso libero e sicuro attraverso il corridoio di Lachin.

Interverranno la Presidente della Slovenia Nataša Pirc Musar e il Ministro degli Affari esteri e del Commercio ungherese Péter Szijjártó. Il Ministro degli Affari esteri lettone e Presidente del Comitato dei Ministri Edgars Rinkēvičs, presenterà la sua comunicazione all’Assemblea e risponderà alle domande dei membri, mentre la Segretaria generale del Consiglio d’Europa Marija Pejčinović Burić terrà il consueto scambio di domande e risposte.

L’Assemblea terrà anche un dibattito congiunto sul tema della migrazione per discutere tre relazioni sull’integrazione di migranti e rifugiati; sull’inclusione sociale di migranti, rifugiati e sfollati interni attraverso lo sport; e sulla salute e sulla protezione sociale dei lavoratori senza documenti o in situazione di irregolarità.

Altri temi all’ordine del giorno sono: le sfide specifiche dei bielorussi in esilio (con la partecipazione di Sviatlana Tsikhanouskaya, leader dell’opposizione democratica bielorussa); la riforma della legislazione sui diritti umani nel Regno Unito; la repressione transnazionale come minaccia crescente allo Stato di diritto e ai diritti umani. Si terranno anche dibattiti sulla necessità di un approccio olistico all’assistenza sanitaria durante le emergenze sanitarie e sulla chiusura del divario digitale.
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La Commissione europea rende noto attraverso un comunicato stampa di aver accolto con favore il successo dell’accordo politico raggiunto dagli Stati membri in occasione del Consiglio “Affari interni” dell’8 giugno sul nuovo patto sulla migrazione e l’asilo, presentato nel settembre 2020.

Si tratta, scrive Bruxelles, di una vera svolta dopo anni di intensi negoziati. Tale accordo costituisce una buona base per i negoziati tra il Parlamento europeo e il Consiglio.

È stato raggiunto un orientamento generale su due pilastri fondamentali del patto: il regolamento sulla gestione dell’asilo e della migrazione e il regolamento sulla procedura di asilo. Ciò si aggiunge all’accordo già raggiunto su altri pilastri del patto. Tali proposte, sottolinea la Commissione, consentiranno di creare un sistema più equo, efficiente e sostenibile per la gestione dell’asilo e della migrazione. Il patto prevede una soluzione comune che garantisca un equilibrio tra solidarietà e responsabilità tra gli Stati membri.

La Commissione dichiara di essere pronta a collaborare con il Parlamento europeo e il Consiglio per garantire l’accordo sul patto, come indicato nella tabella di marcia comune.

Per maggiori informazioni

Dichiarazione della Commissione sulla tabella di marcia dei colegislatori relativa al nuovo patto sulla migrazione e l’asilo

Nuovo patto sulla migrazione e l’asilo
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La Commissione europea rende noto di aver proposto il 6 giugno nuove misure per affrontare il crescente uso improprio dei trasporti commerciali da parte di reti criminali che facilitano la migrazione irregolare verso l’UE.

Attraverso questo pacchetto di strumenti, la Commissione sostiene gli Stati membri con misure strategiche, in tre pilastri: legislativo, operativo e diplomatico. L’obiettivo è affrontare i casi in cui i mezzi di trasporto sono utilizzati in modo improprio per facilitare la migrazione irregolare verso l’UE, con particolare attenzione alle vie aeree.

Le azioni chiave sono strutturate in tre pilastri:



Primo pilastro: il quadro giuridico dell’UE

Nel pacchetto di strumenti presentato, la Commissione chiede di riprendere e concludere rapidamente i negoziati sul regolamento relativo alle misure contro gli operatori dei trasporti che facilitano o praticano la tratta di persone o il traffico di migranti in relazione all’ingresso illegale nel territorio dell’UE. Queste nuove norme saranno fondamentali per rafforzare il quadro giuridico dell’UE in questo settore. La Commissione esaminerà inoltre, insieme agli Stati membri, come applicare al meglio il pacchetto sui facilitatori dell’UE annunciato nel rinnovato piano d’azione dell’UE contro il traffico di migranti (2021-2025) agli operatori di trasporto che facilitano l’ingresso e il transito non autorizzati nell’UE.

Le misure giuridiche comprendono anche la possibilità di sospendere o revocare la licenza di esercizio di un vettore aereo dell’UE che non soddisfi i requisiti di onorabilità previsti dalla pertinente legislazione dell’UE in materia di trasporti o di prendere in considerazione l’utilizzo delle misure restrittive esistenti in materia di politica estera di sicurezza comune dell’UE per prendere di mira gli operatori di trasporto interessati che facilitano la migrazione irregolare verso l’Unione Europea.

Secondo pilastro: consapevolezza situazionale e preallarme

Rafforzare l’uso della rete Blueprint e rafforzarne la capacità è una priorità per migliorare la consapevolezza situazionale sull’uso degli operatori dei trasporti per facilitare la migrazione irregolare verso l’UE. Anche la cooperazione e lo scambio di informazioni tra la Commissione, Frontex ed Eurocontrol sono fondamentali per monitorare i voli e raccogliere dati sulle rotte emergenti.

Una volta approvate le nuove norme sulla gestione delle frontiere, lo scambio di informazioni sarà integrato dall’utilizzo dei dati relativi alle informazioni avanzate sui passeggeri. Sostenere i paesi limitrofi e di transito dell’UE nello sviluppo di sistemi di intelligence dei viaggiatori aumenterà anche la consapevolezza situazionale.

Terzo pilastro: impegno con i paesi partner e gli operatori dei trasporti

Considerando l’importanza e l’attrattiva del mercato dei trasporti dell’UE, l’UE esercita un notevole potere d’influenza presso le autorità e gli operatori dei trasporti di paesi terzi e può svolgere un ruolo fondamentale nella definizione di standard di trasporto elevati a livello mondiale, anche in termini di sviluppo di misure per contrastare l’uso improprio di servizi commerciali trasporto da parte di reti criminali che facilitano la migrazione irregolare.

L’UE rafforzerà il suo impegno con gli operatori e le autorità dei trasporti nei paesi terzi, in particolare nel settore dell’aviazione . Ciò può essere avviato anche lanciando campagne di informazione su rotte specifiche , istituendo scambi di informazioni e reti sul riconoscimento e la segnalazione di modelli di facilitazione della migrazione irregolare insieme agli operatori dei trasporti.

Anche fornire formazione e orientamento con il sostegno dell’UE alle autorità e al personale degli operatori del trasporto aereo nei paesi terzi è una delle azioni chiave. L’UE può esplorare con i paesi partner il distacco di funzionari di collegamento nei principali aeroporti e l’utilizzo completo di altri funzionari di collegamento, compresi i funzionari di collegamento europei per la migrazione.

L’impegno con l’industria aeronautica, le autorità civili e le organizzazioni – come l’Organizzazione per l’aviazione civile internazionale e l’Associazione internazionale del trasporto aereo – è un’altra azione chiave per aumentare la consapevolezza e sviluppare linee guida internazionali, contribuendo a un sistema di allerta precoce.

Questo pacchetto di strumenti contribuirà alle discussioni del Consiglio Giustizia e affari interni alla fine di questa settimana e prima dell’EUCO. L’UE e gli Stati membri dovranno collaborare per garantire l’effettiva attuazione delle misure proposte.

Pacchetto di strumenti sulle misure destinate agli operatori dei trasporti che facilitano la migrazione irregolare verso l’UE

Regolamento recante misure contro gli operatori di trasporto che facilitano o praticano la tratta di persone o il traffico di migranti in relazione all’ingresso illegale nel territorio dell’UE.
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La Commissione europea comunica in una nota stampa di aver presentato il 6 giugno un piano d’azione dell’UE sulle rotte migratorie del Mediterraneo occidentale e dell’Atlantico.

Il piano d’azione è anche un seguito diretto del Consiglio straordinario Giustizia e affari interni del novembre 2022. I ministri si sono quindi impegnati ad attuare il piano d’azione dell’UE per il Mediterraneo centrale, seguito dal piano d’azione dell’UE sui Balcani occidentali, e hanno approvato lo sviluppo di piani d’azione analoghi per le principali rotte migratorie.

L’UE ha rafforzato il suo partenariato con i principali paesi di origine e di transito lungo il percorso, in pieno coordinamento con i suoi Stati membri come Team Europa. Le misure intraprese dall’UE, dagli Stati membri e dai partner internazionali hanno contribuito all’importante diminuzione degli arrivi irregolari. Tuttavia, il numero di arrivi irregolari resta sostenuto. Ciò richiede una vigilanza continua e risposte operative concrete, ancorate all’attuale fattiva cooperazione.

Questo piano d’azione presenta 18 misure operative mirate strutturate su due pilastri . L’obiettivo è sostenere gli Stati membri nel rafforzare la gestione della migrazione lungo questa rotta, prevenendo le partenze irregolari e salvando vite umane, lavorando a stretto contatto con i principali paesi partner.
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Il 20 aprile il Parlamento europeo (PE) ha approvato i mandati negoziali e deciso di avviare i colloqui con gli Stati membri su diversi dossier relativi alle politiche di migrazione e asilo.

Il PE ha approvato l’avvio dei negoziati interistituzionali su tutti i dossier legislativi sui quali hanno votato.

Queste regole si applicheranno alle frontiere dell’UE alle persone che in linea di principio non soddisfano le condizioni di ingresso di uno Stato membro dell’UE. Comprendono l’identificazione, il rilevamento delle impronte digitali, i controlli di sicurezza e la valutazione preliminare dello stato di salute e della vulnerabilità. Nei loro emendamenti, i deputati hanno aggiunto un meccanismo indipendente di monitoraggio sul rispetto dei diritti fondamentali che si applicherà anche alla sorveglianza delle frontiere, al fine di garantire che eventuali respingimenti siano segnalati e indagati.

Maggiori informazioni sulle procedure di screening nel comunicato sulla votazione in commissione parlamentare (EN/FR)

E’ stato approvato il mandato negoziale per l’atto legislativo centrale del pacchetto asilo e migrazione, che verte sulla gestione dell’asilo e della migrazione.

Il regolamento stabilirà come l’UE e gli Stati membri agiranno congiuntamente per gestire l’asilo e la migrazione. Introdurrà nuovi criteri per determinare la responsabilità dei Paesi UE nel trattamento di una domanda di asilo (i cosiddetti criteri di Dublino) e l’equa ripartizione delle responsabilità. Include un meccanismo di solidarietà vincolante per assistere i Paesi che subiscono pressioni migratorie, anche a seguito di operazioni di ricerca e salvataggio in mare.

Per quanto concerne La decisione di avviare i negoziati anche sul regolamento sulle situazioni di crisi, il testo si concentra sugli arrivi improvvisi e massicci di cittadini di Paesi non-UE che determinano una situazione di crisi in un determinato Stato membro e che, sulla base di una valutazione della Commissione, comporterebbe trasferimenti obbligatori e deroghe alle procedure di screening e di asilo.

Maggiori informazioni sui regolamenti sulla gestione e sulle situazioni di crisi nel comunicato sulla votazione in commissione parlamentare (EN/FR)

Il PE ha approvato il mandato negoziale per le modifiche all’attuale direttiva sui residenti di lungo periodo. Il testo prevede misure per l’accelerazione della concessione dei permessi di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo dopo 3 anni di residenza legale e la possibilità di integrare le persone che godono dello status di protezione temporanea. I residenti di lungo periodo dell’UE dovrebbero avere il diritto di trasferirsi in un altro Paese dell’Unione senza ulteriori restrizioni lavorative e i loro figli a carico dovrebbero ottenere automaticamente lo stesso status.

Dopo il via libera della plenaria, i deputati potranno avviare i negoziati sulla forma finale di questi testi legislativi con il Consiglio UE su quei dossier per i quali gli Stati membri hanno già concordato la propria posizione, in particolare le procedure di screening.
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la Commissione europea rende noto in un comunicato stampa di aver adottato nei giorni scorsi una comunicazione che presenta il quadro strategico per la gestione europea integrata delle frontiere (EIBM) per 5 anni e una raccomandazione agli Stati membri sul riconoscimento reciproco delle decisioni di rimpatrio e sull’accelerazione dei rimpatri.

Nella riunione straordinaria del 9 febbraio 2023, scrive la Commissione, il Consiglio europeo ha ribadito l’importanza di garantire un controllo efficace delle frontiere terrestri e marittime esterne dell’UE nell’ambito di un approccio globale alla migrazione. In vista della prossima riunione del Consiglio europeo che farà il punto della situazione, la Commissione realizza attraverso queste iniziative alcune delle azioni chiave indicate nella lettera della presidente von der Leyen e nelle conclusioni del Consiglio europeo del 9 febbraio.

Con questa comunicazione, sottolinea Bruxelles, la Commissione definisce il primo ciclo politico strategico pluriennale sulla gestione europea integrata delle frontiere per i prossimi 5 anni.

Questo è il risultato, precisa la Commissione, di un ampio processo di consultazione tra le istituzioni, che ha portato a una visione condivisa sulla gestione delle frontiere esterne. Fornisce un quadro coordinato per le autorità nazionali che gestiscono le frontiere, nonché per oltre 120.000 funzionari delle autorità di frontiera nazionali e di Frontex, che guidano il loro lavoro quotidiano.

Comunicazione che stabilisce la politica strategica pluriennale per la gestione europea integrata delle frontiere +
allegato I e
allegato II

Piano d’azione dell’UE per il Mediterraneo centrale

Piano d’azione dell’UE sui Balcani occidentali
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La Commissione europea informa in un comunicato stampa di aver adottato il 14 marzo una comunicazione che presenta il quadro strategico per la gestione europea integrata delle frontiere (EIBM) per 5 anni e una raccomandazione agli Stati membri sul riconoscimento reciproco delle decisioni di rimpatrio e sull’accelerazione dei rimpatri.

Nella riunione straordinaria del 9 febbraio 2023, il Consiglio europeo ha ribadito l’importanza di garantire un controllo efficace delle frontiere terrestri e marittime esterne dell’UE nell’ambito di un approccio globale alla migrazione. In vista della prossima riunione del Consiglio europeo che farà il punto della situazione, la Commissione europea realizza attraverso queste iniziative alcune delle azioni chiave indicate nella lettera della presidente von der Leyen e nelle conclusioni del Consiglio europeo del 9 febbraio.

Con questa comunicazione la Commissione definisce il primo ciclo politico strategico pluriennale sulla gestione europea integrata delle frontiere per i prossimi 5 anni. Questo, scrive la Commissione, è il risultato di un ampio processo di consultazione tra le istituzioni, che ha portato a una visione condivisa sulla gestione delle frontiere esterne. Fornisce un quadro coordinato per le autorità nazionali che gestiscono le frontiere, nonché per oltre 120.000 funzionari delle autorità di frontiera nazionali e di Frontex, che guidano il loro lavoro quotidiano.

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La Commissione europea ha annunciato attraverso un comunicato stampa di aver aperto il 9 marzo le candidature per il premio Lorenzo Natali, il principale riconoscimento giornalistico dell’UE. È possibile partecipare presentando storie corrispondenti ai criteri ammissibili fino al 28 aprile.

Il premio vuole essere un riconoscimento e un omaggio per giornalisti provenienti da tutto il mondo che, con il loro lavoro, puntano i riflettori sulle sfide globali più impellenti.

La Commissione europea invita a candidarsi online i giornalisti che si occupano di disuguaglianze, eliminazione della povertà, sviluppo sostenibile, ambiente, biodiversità, azione per il clima, digitale, occupazione, istruzione e sviluppo delle competenze, migrazione, assistenza sanitaria, pace, democrazia e diritti umani.

È possibile presentare opere scritte, audiovisivi o multimediali in una delle seguenti categorie:

premio internazionale: per articoli pubblicati in un organo di stampa con sede in uno dei paesi partner dell’Unione europea

premio Europa: per articoli pubblicati in un organo di stampa con sede nell’Unione europea

premio per il miglior giornalista emergente: per articoli di giornalisti giovani (sotto i 30 anni al momento della pubblicazione) pubblicati in un organo di stampa con sede in uno qualsiasi dei paesi ammissibili ai premi internazionali ed europei.

Le opere possono essere presentate in qualsiasi lingua ma devono essere accompagnate da una traduzione in una delle lingue del concorso: inglese, francese, spagnolo, tedesco o portoghese.

Informazioni dettagliate sui termini e le condizioni </strong>
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