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Il 20 aprile il Parlamento europeo (PE) ha approvato i mandati negoziali e deciso di avviare i colloqui con gli Stati membri su diversi dossier relativi alle politiche di migrazione e asilo.

Il PE ha approvato l’avvio dei negoziati interistituzionali su tutti i dossier legislativi sui quali hanno votato.

Queste regole si applicheranno alle frontiere dell’UE alle persone che in linea di principio non soddisfano le condizioni di ingresso di uno Stato membro dell’UE. Comprendono l’identificazione, il rilevamento delle impronte digitali, i controlli di sicurezza e la valutazione preliminare dello stato di salute e della vulnerabilità. Nei loro emendamenti, i deputati hanno aggiunto un meccanismo indipendente di monitoraggio sul rispetto dei diritti fondamentali che si applicherà anche alla sorveglianza delle frontiere, al fine di garantire che eventuali respingimenti siano segnalati e indagati.

Maggiori informazioni sulle procedure di screening nel comunicato sulla votazione in commissione parlamentare (EN/FR)

E’ stato approvato il mandato negoziale per l’atto legislativo centrale del pacchetto asilo e migrazione, che verte sulla gestione dell’asilo e della migrazione.

Il regolamento stabilirà come l’UE e gli Stati membri agiranno congiuntamente per gestire l’asilo e la migrazione. Introdurrà nuovi criteri per determinare la responsabilità dei Paesi UE nel trattamento di una domanda di asilo (i cosiddetti criteri di Dublino) e l’equa ripartizione delle responsabilità. Include un meccanismo di solidarietà vincolante per assistere i Paesi che subiscono pressioni migratorie, anche a seguito di operazioni di ricerca e salvataggio in mare.

Per quanto concerne La decisione di avviare i negoziati anche sul regolamento sulle situazioni di crisi, il testo si concentra sugli arrivi improvvisi e massicci di cittadini di Paesi non-UE che determinano una situazione di crisi in un determinato Stato membro e che, sulla base di una valutazione della Commissione, comporterebbe trasferimenti obbligatori e deroghe alle procedure di screening e di asilo.

Maggiori informazioni sui regolamenti sulla gestione e sulle situazioni di crisi nel comunicato sulla votazione in commissione parlamentare (EN/FR)

Il PE ha approvato il mandato negoziale per le modifiche all’attuale direttiva sui residenti di lungo periodo. Il testo prevede misure per l’accelerazione della concessione dei permessi di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo dopo 3 anni di residenza legale e la possibilità di integrare le persone che godono dello status di protezione temporanea. I residenti di lungo periodo dell’UE dovrebbero avere il diritto di trasferirsi in un altro Paese dell’Unione senza ulteriori restrizioni lavorative e i loro figli a carico dovrebbero ottenere automaticamente lo stesso status.

Dopo il via libera della plenaria, i deputati potranno avviare i negoziati sulla forma finale di questi testi legislativi con il Consiglio UE su quei dossier per i quali gli Stati membri hanno già concordato la propria posizione, in particolare le procedure di screening.
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la Commissione europea rende noto in un comunicato stampa di aver adottato nei giorni scorsi una comunicazione che presenta il quadro strategico per la gestione europea integrata delle frontiere (EIBM) per 5 anni e una raccomandazione agli Stati membri sul riconoscimento reciproco delle decisioni di rimpatrio e sull’accelerazione dei rimpatri.

Nella riunione straordinaria del 9 febbraio 2023, scrive la Commissione, il Consiglio europeo ha ribadito l’importanza di garantire un controllo efficace delle frontiere terrestri e marittime esterne dell’UE nell’ambito di un approccio globale alla migrazione. In vista della prossima riunione del Consiglio europeo che farà il punto della situazione, la Commissione realizza attraverso queste iniziative alcune delle azioni chiave indicate nella lettera della presidente von der Leyen e nelle conclusioni del Consiglio europeo del 9 febbraio.

Con questa comunicazione, sottolinea Bruxelles, la Commissione definisce il primo ciclo politico strategico pluriennale sulla gestione europea integrata delle frontiere per i prossimi 5 anni.

Questo è il risultato, precisa la Commissione, di un ampio processo di consultazione tra le istituzioni, che ha portato a una visione condivisa sulla gestione delle frontiere esterne. Fornisce un quadro coordinato per le autorità nazionali che gestiscono le frontiere, nonché per oltre 120.000 funzionari delle autorità di frontiera nazionali e di Frontex, che guidano il loro lavoro quotidiano.

Comunicazione che stabilisce la politica strategica pluriennale per la gestione europea integrata delle frontiere +
allegato I e
allegato II

Piano d’azione dell’UE per il Mediterraneo centrale

Piano d’azione dell’UE sui Balcani occidentali
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La Commissione europea informa in un comunicato stampa di aver adottato il 14 marzo una comunicazione che presenta il quadro strategico per la gestione europea integrata delle frontiere (EIBM) per 5 anni e una raccomandazione agli Stati membri sul riconoscimento reciproco delle decisioni di rimpatrio e sull’accelerazione dei rimpatri.

Nella riunione straordinaria del 9 febbraio 2023, il Consiglio europeo ha ribadito l’importanza di garantire un controllo efficace delle frontiere terrestri e marittime esterne dell’UE nell’ambito di un approccio globale alla migrazione. In vista della prossima riunione del Consiglio europeo che farà il punto della situazione, la Commissione europea realizza attraverso queste iniziative alcune delle azioni chiave indicate nella lettera della presidente von der Leyen e nelle conclusioni del Consiglio europeo del 9 febbraio.

Con questa comunicazione la Commissione definisce il primo ciclo politico strategico pluriennale sulla gestione europea integrata delle frontiere per i prossimi 5 anni. Questo, scrive la Commissione, è il risultato di un ampio processo di consultazione tra le istituzioni, che ha portato a una visione condivisa sulla gestione delle frontiere esterne. Fornisce un quadro coordinato per le autorità nazionali che gestiscono le frontiere, nonché per oltre 120.000 funzionari delle autorità di frontiera nazionali e di Frontex, che guidano il loro lavoro quotidiano.

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La Commissione europea ha annunciato attraverso un comunicato stampa di aver aperto il 9 marzo le candidature per il premio Lorenzo Natali, il principale riconoscimento giornalistico dell’UE. È possibile partecipare presentando storie corrispondenti ai criteri ammissibili fino al 28 aprile.

Il premio vuole essere un riconoscimento e un omaggio per giornalisti provenienti da tutto il mondo che, con il loro lavoro, puntano i riflettori sulle sfide globali più impellenti.

La Commissione europea invita a candidarsi online i giornalisti che si occupano di disuguaglianze, eliminazione della povertà, sviluppo sostenibile, ambiente, biodiversità, azione per il clima, digitale, occupazione, istruzione e sviluppo delle competenze, migrazione, assistenza sanitaria, pace, democrazia e diritti umani.

È possibile presentare opere scritte, audiovisivi o multimediali in una delle seguenti categorie:

premio internazionale: per articoli pubblicati in un organo di stampa con sede in uno dei paesi partner dell’Unione europea

premio Europa: per articoli pubblicati in un organo di stampa con sede nell’Unione europea

premio per il miglior giornalista emergente: per articoli di giornalisti giovani (sotto i 30 anni al momento della pubblicazione) pubblicati in un organo di stampa con sede in uno qualsiasi dei paesi ammissibili ai premi internazionali ed europei.

Le opere possono essere presentate in qualsiasi lingua ma devono essere accompagnate da una traduzione in una delle lingue del concorso: inglese, francese, spagnolo, tedesco o portoghese.

Informazioni dettagliate sui termini e le condizioni </strong>
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Il 17 gennaio la Commissione europea ha pubblicato un nuovo invito a presentare proposte del valore di 40 milioni di € per la sovvenzione di azioni nell’ambito del Fondo Asilo, migrazione e integrazione (AMIF). Il bando rimarrà aperto fino al 16 maggio 2023. I beneficiari primari dei progetti sono i migranti, comprese le persone bisognose di protezione.

Le azioni da finanziare nell’ambito dell’invito comprendono quelle che promuovono i programmi di sponsorizzazione da parte delle comunità e il ruolo degli enti locali e regionali nell’inclusione e nell’integrazione dei migranti. I finanziamenti saranno inoltre disponibili per azioni volte a favorire l’integrazione nel mercato del lavoro, ad esempio incoraggiando la collaborazione tra le parti economiche e sociali, i datori di lavoro e gli enti pubblici. L’invito riguarda anche la promozione di percorsi complementari legati al lavoro e a sostegno dell’integrazione nell’istruzione, e comprende una priorità sulla protezione dei minori migranti.

L’integrazione e l’inclusione nell’UE dei cittadini di paesi terzi contribuiscono a rendere le nostre società più coese, resilienti e prospere, come indicato nel piano d’azione dell’UE per l’integrazione e l’inclusione, al quale è allineato l’invito a presentare proposte.

Gli obiettivi principali dell’invito sono stati annunciati in occasione del partenariato europeo per l’integrazione e del Forum ad alto livello sui percorsi legali di protezione.

L’invito si basa anche sugli insegnamenti appresi nel sostenere l’integrazione, come l’accoglienza delle persone in fuga dall’Ucraina.

L’impegno della comunità è fondamentale: al fine di fornire orientamenti mirati nell’organizzazione di soluzioni abitative private per coloro che fuggono dall’Ucraina, la Commissione ha pubblicato gli orientamenti “Case sicure”.

Tramite il Fondo Asilo, migrazione e integrazione la Commissione fornirà inoltre sostegno finanziario alla Federazione internazionale della Croce Rossa, allo scopo di sostenere chi offre ospitalità e sviluppare buone pratiche che possano essere replicate per esigenze future.

Maggiori informazioni sono disponibili nel programma di lavoro e sul portale Finanziamenti e appalti.
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La commissaria europea per gli affari interni, Ylva Johansson, e il commissario europeo per l’occupazione e i diritti sociali, Nicolas Schmit, hanno accolto gli esperti di migrazione e occupazione degli Stati membri dell’UE in occasione della prima riunione della piattaforma sulla migrazione dei lavoratori a Bruxelles.

La piattaforma è stata istituita per far progredire la migrazione di manodopera dai paesi terzi verso l’UE e per garantire che sia ben gestita e mirata alle esigenze di manodopera e competenze. La nuova piattaforma riunisce la Commissione e i rappresentanti degli Stati membri specializzati nella politica in materia di migrazione e occupazione per promuovere una stretta cooperazione tra i due settori, nonché tra gli Stati membri e l’UE per sostenere l’effettiva operatività delle iniziative a livello dell’UE in materia di migrazione legale e occupazione.

Il lancio della piattaforma è un’iniziativa del pacchetto competenze e talenti e sosterrà gli obiettivi e le azioni del proposto Anno delle competenze 2023.

Gli Stati membri devono far fronte a carenze di manodopera e di competenze, ad esempio nei settori della sanità e della tecnologia dell’informazione. Una forza lavoro qualificata è fondamentale per garantire la competitività futura e sfruttare al meglio le opportunità della transizione verde e digitale, scrive la Commissione nel comunicato stampa. A causa delle attuali tendenze demografiche che portano all’invecchiamento e al calo della popolazione attiva nell’UE, queste carenze aumenteranno in futuro. Una misura che può contribuire a superare questa sfida è una migrazione di manodopera ben gestita.

All’incontro del 10 gennaio i partecipanti, comprese le parti economiche e sociali, hanno discusso le sfide del mercato del lavoro e le opportunità offerte dalla migrazione per lavoro per contribuire ad affrontarle. Hanno inoltre scambiato opinioni e migliori pratiche sugli strumenti più efficaci per attrarre nell’UE persone qualificate e di talento. Per portare avanti gli sforzi congiunti, la Commissione e gli Stati membri si avvalgono della piattaforma per sostenere l’operatività delle iniziative a livello dell’UE in materia di migrazione legale e occupazione, come il futuro pool di talenti dell’UE e i partenariati dell’UE per i talenti, entrambi delineati nel documento della Commissione sulle competenze e i talenti Pacchetto.

La piattaforma sulla migrazione dei lavoratori, rende noto la Commissione europea, si riunirà regolarmente per rafforzare la cooperazione e i progressi nel settore della migrazione dei lavoratori verso l’UE. A seconda degli argomenti discussi, saranno invitati a partecipare esperti e organizzazioni pertinenti oltre ai rappresentanti della Commissione e degli Stati membri. L’obiettivo sarà imparare gli uni dagli altri e progredire insieme.
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Il Parlamento europeo sul proprio sito ha pubblicato una nota riguardo il suo programma di lavoro nel 2023.

Cryptovalute, intelligenza artificiale, semiconduttori e condivisione dei dati, saranno oggetto di discussione da parte del Parlamento europeo nel nuovo anno.

A gennaio, gli eurodeputati concorderanno la propria posizione su un quadro giuridico per l’intelligenza artificiale che mira a introdurre una base normativa comune sull’intelligenza artificiale in linea con i valori dell’UE. L’attenzione si concentrerà su applicazioni specifiche e sui possibili rischi collegati.

In agenda per febbraio vi sono invece le norme sulle criptovalute per proteggere i consumatori e stabilire clausole di salvaguardia contro le manipolazioni di mercato e la criminalità finanziaria.

Gli eurodeputati saranno al lavoro sulla Legge sui dati per fissare regole comuni, regolare la condivisione dei dati durante l’utilizzo di prodotti connessi o servizi correlati. L’obiettivo è quello di semplificare la possibilità per gli utenti di cambiare gestore tra i fornitori di cloud storage e altri servizi di elaborazione dei dati. Tale manovra metterebbe inoltre in atto misure di salvaguardia contro l’illecito trasferimento internazionale di dati da parte di fornitori di servizi cloud.

Sulla scia della carenza di semiconduttori causata dalla pandemia di Covid-19, il Parlamento europeo definirà la propria posizione nella Legge europea sui semiconduttori, che mira a garantire che l’UE disponga delle competenze, degli strumenti e delle tecnologie essenziali per diventare un leader nel settore. L’obiettivo è quello di aiutare a raggiungere la transizione digitale e verde, nonché contribuire a incrementare la produzione ed evitare l’interruzione della catena di approvvigionamento.

Propaganda politica

I membri del Parlamento europeo discuteranno le regole per garantire un processo democratico più equo e più aperto nell’UE e prevenire i tentativi di manipolare l’opinione pubblica aumentando la trasparenza della propaganda politica sponsorizzata.

Migrazione

A seguito dell’accordo su una mappa comune per migrazione ed asilo, raggiunto tra Parlamento e Consiglio nel settembre 2022, gli eurodeputati lavoreranno sulle proposte relative al Nuovo patto sulla migrazione e l’asilo della Commissione europea. Questo include la gestione della migrazione, le procedure di controllo, il quadro di reinsediamento e le procedure di asilo dell’UE.

Decarbonizzazione

Il Parlamento europeo proseguirà la propria azione verso la neutralità climatica nell’UE attraverso la decarbonizzazione di tutti i settori dell’economia. Al fine di raggiungere gli obiettivi contenuti nel pacchetto Pronti per il 55%, gli eurodeputati voteranno i nuovi standard di Co2 per auto e furgoni, la realizzazione di infrastrutture per i combustibili alternativi, un nuovo quadro per un mercato interno dell’idrogeno, la riduzione delle emissioni di metano e dei gas fluorurati a effetto serra, nuove norme per impedire alle imprese di eludere le norme UE sulle emissioni spostandosi altrove e obiettivi più ambiziosi per il sistema di scambio di quote di emissione.

Energia

L’energia rinnovabile gioca un ruolo fondamentale per la realizzazione del Green Deal europeo: per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 e creare una maggior indipendenza energetica. L’UE punta a innalzare la quota di energia rinnovabile nel consumo finale lordo di energia al 40% entro il 2030, al fine di raggiungere l’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra. Il Parlamento lavorerà anche su obiettivi più ambiziosi di riduzione del consumo energetico a livello europeo.

Economia circolare

Nell’ambito del passaggio a un’economia circolare, il Parlamento lavorerà su nuovi requisiti di progettazione ecocompatibile per gruppi specifici di prodotti, come elettrodomestici da cucina, computer e server, motori elettrici e pneumatici, per renderli più durevoli, riutilizzabili e meno dannosi per l’ambiente. I deputati lavoreranno anche sugli obiettivi dell’UE per ridurre gli sprechi alimentari e su una nuova strategia per rendere i prodotti tessili più riutilizzabili e riciclabili, per fronteggiare il problema dei rifiuti tessili.

Diritti dei lavoratori A inizio 2023, gli eurodeputati discuteranno delle nuove norme per migliorare le condizioni lavorative degli impiegati che operano nell’UE attraverso piattaforme digitali di lavoro. Attualmente il diritto del lavoro dell’UE non fornisce tutela dei diritti dei lavoratori delle piattaforme. La proposta prevede la garanzia di uno status occupazionale legale che corrisponda alle effettive modalità di lavoro, di promuovere e migliorare la trasparenza, l’equità e la responsabilità del lavoro su piattaforma.

Riciclaggio di denaro

Il Parlamento lavorerà altresì su nuove regole per fronteggiare il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo.

Eventi Il Parlamento europeo inoltre inviterà i giovani a partecipare all’evento europeo per la gioventù che si terrà a Strasburgo e online il 9-10 giugno 2023 .
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Nell’ambito del partenariato europeo per l’integrazione, la Commissione europea e cinque partner economici e sociali europei – CES, BusinessEurope, SGI Europe, SMEUnited ed Eurochambres – hanno rinnovato il loro impegno a integrare in modo più efficace i rifugiati e altri migranti nel mercato del lavoro dell’UE.

In una dichiarazione congiunta, la Commissione e le parti sociali ed economiche ribadiscono l’importanza di un approccio multilaterale per facilitare un’integrazione rapida e agevole nel mercato del lavoro. Tale approccio avvantaggia sia i migranti che il paese ospitante, attraverso misure mirate in modo coordinato.

I partecipanti hanno sottolineato la necessità di un sostegno coordinato per le persone in fuga dalla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina. Il 5 aprile 2022 la Commissione ha adottato una raccomandazione sul riconoscimento delle qualifiche per le persone in fuga dall’invasione russa dell’Ucraina.

La Commissione ha inoltre pubblicato orientamenti per l’accesso al mercato del lavoro, all’istruzione e formazione professionale e all’apprendimento degli adulti per le persone in fuga dalla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina.

La guida sottolinea l’importanza di evitare lo sfruttamento e il lavoro sommerso con il sostegno dell’Autorità europea del lavoro. Il 10 ottobre 2022 la Commissione ha avviato un’iniziativa pilota del pool di talenti dell’UE che mira ad aiutare i beneficiari di protezione temporanea a trovare un impiego e ad integrarsi nel mercato del lavoro dell’UE, tenendo conto delle esigenze specifiche dei richiedenti. I firmatari hanno scambiato gli insegnamenti tratti dalle loro esperienze in materia di integrazione nel mercato del lavoro per sostenere gli sfollati dall’Ucraina e altri cittadini di paesi terzi e hanno discusso ulteriori azioni e progetti.

In vista dell’Anno europeo delle competenze 2023, i firmatari concordano sulla necessità di facilitare la valutazione, il riconoscimento e la convalida delle competenze e delle qualifiche. Ciò migliorerà l’abbinamento delle competenze con i posti vacanti. Un tale approccio consentirà ai migranti e ai rifugiati di trovare lavoro al livello delle loro qualifiche e ai datori di lavoro di sfruttare appieno il potenziale dei migranti per colmare le carenze di manodopera.

Inoltre, continueranno ad agevolare l’integrazione nel mercato del lavoro dell’UE e a promuovere le pari opportunità, anche attraverso una stretta cooperazione per l’attuazione del programma pilota dell’EU Talent Pool per i beneficiari di protezione temporanea.

La Commissione informa continuerà a collaborare con le parti sociali ed economiche per implementare il Talent Pool e Talent Partnerships con i principali paesi partner, al fine di migliorare i percorsi legali per i cittadini di paesi terzi verso l’UE. I firmatari lavoreranno per sensibilizzare e condividere le migliori pratiche nell’uso dei finanziamenti dell’UE per l’integrazione nel mercato del lavoro.

In linea con il piano d’azione sull’integrazione e l’inclusione 2021-27, la Commissione sosterrà progetti che promuovono iniziative multilaterali attraverso un invito a presentare proposte sull’integrazione dei migranti nell’ambito dello strumento tematico del Fondo Asilo, migrazione e integrazione (AMIF).

A partire dall’inizio del 2023, i partner e la Commissione si incontreranno almeno due volte l’anno a livello operativo, facendo il punto sui progetti pertinenti e altre azioni. Si incontreranno anche a livello politico, se del caso.

Partenariato europeo per l’integrazione – Sito web della Commissione>
Piano d’azione per l’integrazione e l’inclusione 2021-2027
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