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Il Ministro degli Affari esteri lettone e Presidente del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, Edgars Rinkēvičs, il Presidente dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, Tiny Kox, e la Segretaria generale del Consiglio d’Europa, Marija Pejčinović Burić, hanno rilasciato la dichiarazione seguente:

Condanniamo con la massima fermezza la distruzione della diga di Nova Kakhovka nella regione ucraina di Kherson. Questo atto sconsiderato ha causato lo sfollamento di numerosi civili e ha messo in pericolo i loro mezzi di sussistenza, con il rischio di un’altra insensata crisi umanitaria. Siamo inoltre estremamente preoccupati per le potenziali conseguenze dannose sull’ambiente, sulla sicurezza energetica e sulla sicurezza nucleare che potrebbero andare oltre l’Ucraina.

La diga di Nova Kakhovka è stata sotto occupazione fin dai primi giorni dell’aggressione su larga scala brutale, ingiustificata e non provocata da parte della Russia contro l’Ucraina. La Russia è interamente responsabile delle violazioni del diritto umanitario internazionale e dei crimini di guerra, compresi gli attacchi contro infrastrutture civili e critiche.

Il Consiglio d’Europa è determinato a sostenere e promuovere gli sforzi nazionali e internazionali volti ad assicurare il riconoscimento delle responsabilità. Il Registro internazionale dei danni causati dall’aggressione da parte della Federazione russa contro l’Ucraina, primo componente necessario e giuridicamente vincolante di un futuro meccanismo internazionale di risarcimento, verrà lanciato a breve come misura concreta a tale scopo.”
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La Commissione europea rende noto di aver proposto il 6 giugno nuove misure per affrontare il crescente uso improprio dei trasporti commerciali da parte di reti criminali che facilitano la migrazione irregolare verso l’UE.

Attraverso questo pacchetto di strumenti, la Commissione sostiene gli Stati membri con misure strategiche, in tre pilastri: legislativo, operativo e diplomatico. L’obiettivo è affrontare i casi in cui i mezzi di trasporto sono utilizzati in modo improprio per facilitare la migrazione irregolare verso l’UE, con particolare attenzione alle vie aeree.

Le azioni chiave sono strutturate in tre pilastri:



Primo pilastro: il quadro giuridico dell’UE

Nel pacchetto di strumenti presentato, la Commissione chiede di riprendere e concludere rapidamente i negoziati sul regolamento relativo alle misure contro gli operatori dei trasporti che facilitano o praticano la tratta di persone o il traffico di migranti in relazione all’ingresso illegale nel territorio dell’UE. Queste nuove norme saranno fondamentali per rafforzare il quadro giuridico dell’UE in questo settore. La Commissione esaminerà inoltre, insieme agli Stati membri, come applicare al meglio il pacchetto sui facilitatori dell’UE annunciato nel rinnovato piano d’azione dell’UE contro il traffico di migranti (2021-2025) agli operatori di trasporto che facilitano l’ingresso e il transito non autorizzati nell’UE.

Le misure giuridiche comprendono anche la possibilità di sospendere o revocare la licenza di esercizio di un vettore aereo dell’UE che non soddisfi i requisiti di onorabilità previsti dalla pertinente legislazione dell’UE in materia di trasporti o di prendere in considerazione l’utilizzo delle misure restrittive esistenti in materia di politica estera di sicurezza comune dell’UE per prendere di mira gli operatori di trasporto interessati che facilitano la migrazione irregolare verso l’Unione Europea.

Secondo pilastro: consapevolezza situazionale e preallarme

Rafforzare l’uso della rete Blueprint e rafforzarne la capacità è una priorità per migliorare la consapevolezza situazionale sull’uso degli operatori dei trasporti per facilitare la migrazione irregolare verso l’UE. Anche la cooperazione e lo scambio di informazioni tra la Commissione, Frontex ed Eurocontrol sono fondamentali per monitorare i voli e raccogliere dati sulle rotte emergenti.

Una volta approvate le nuove norme sulla gestione delle frontiere, lo scambio di informazioni sarà integrato dall’utilizzo dei dati relativi alle informazioni avanzate sui passeggeri. Sostenere i paesi limitrofi e di transito dell’UE nello sviluppo di sistemi di intelligence dei viaggiatori aumenterà anche la consapevolezza situazionale.

Terzo pilastro: impegno con i paesi partner e gli operatori dei trasporti

Considerando l’importanza e l’attrattiva del mercato dei trasporti dell’UE, l’UE esercita un notevole potere d’influenza presso le autorità e gli operatori dei trasporti di paesi terzi e può svolgere un ruolo fondamentale nella definizione di standard di trasporto elevati a livello mondiale, anche in termini di sviluppo di misure per contrastare l’uso improprio di servizi commerciali trasporto da parte di reti criminali che facilitano la migrazione irregolare.

L’UE rafforzerà il suo impegno con gli operatori e le autorità dei trasporti nei paesi terzi, in particolare nel settore dell’aviazione . Ciò può essere avviato anche lanciando campagne di informazione su rotte specifiche , istituendo scambi di informazioni e reti sul riconoscimento e la segnalazione di modelli di facilitazione della migrazione irregolare insieme agli operatori dei trasporti.

Anche fornire formazione e orientamento con il sostegno dell’UE alle autorità e al personale degli operatori del trasporto aereo nei paesi terzi è una delle azioni chiave. L’UE può esplorare con i paesi partner il distacco di funzionari di collegamento nei principali aeroporti e l’utilizzo completo di altri funzionari di collegamento, compresi i funzionari di collegamento europei per la migrazione.

L’impegno con l’industria aeronautica, le autorità civili e le organizzazioni – come l’Organizzazione per l’aviazione civile internazionale e l’Associazione internazionale del trasporto aereo – è un’altra azione chiave per aumentare la consapevolezza e sviluppare linee guida internazionali, contribuendo a un sistema di allerta precoce.

Questo pacchetto di strumenti contribuirà alle discussioni del Consiglio Giustizia e affari interni alla fine di questa settimana e prima dell’EUCO. L’UE e gli Stati membri dovranno collaborare per garantire l’effettiva attuazione delle misure proposte.

Pacchetto di strumenti sulle misure destinate agli operatori dei trasporti che facilitano la migrazione irregolare verso l’UE

Regolamento recante misure contro gli operatori di trasporto che facilitano o praticano la tratta di persone o il traffico di migranti in relazione all’ingresso illegale nel territorio dell’UE.
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La Commissione europea rende noto in un comunicato stampa di aver pubblicato il percorso di transizione per l’ecosistema tessile, creato congiuntamente dalla Commissione e dagli attori interessati del settore. Il documento definisce azioni specifiche volte a rendere questa industria più verde e più digitale e a garantirne la sostenibilità, la resilienza e la competitività a lungo termine.

Attraverso otto elementi costitutivi, il percorso di transizione delinea circa 50 azioni, tra cui la promozione di pratiche, servizi e modelli aziendali circolari e sostenibili e il sostegno alle PMI per innovare, accelerare la duplice transizione e crescere a livello internazionale. Il percorso comprende anche azioni dirette al miglioramento del livello delle competenze e alla riqualificazione, vale a dire alla promozione di un accesso permanente all’apprendimento e alla formazione e opportunità di formazione per i lavoratori qualificati. Il documento sottolinea la necessità di rafforzare la vigilanza del mercato per l’ecosistema tessile e di avvalersi delle politiche commerciali per promuovere le esportazioni e far rispettare le norme ambientali e sociali.

La Commissione invita ora tutte le parti interessate a contribuire all’attuazione del percorso di transizione presentando proposte di impegni per sostenerlo.

Nel suo aggiornamento della strategia industriale del maggio 2021, la Commissione ha proposto di elaborare, nel quadro degli sforzi volti ad accelerare la trasformazione verde e digitale dell’industria europea, percorsi di transizione in diversi ecosistemi. Finora sono stati pubblicati percorsi di transizione nei settori del turismo, della prossimità e dell’economia sociale, delle sostanze chimiche e dell’edilizia.
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Il commissario europeo per i trasporti Adina Vălean e il vice primo ministro per il restauro dell’Ucraina e il ministro per le comunità, i territori e lo sviluppo delle infrastrutture Oleksandr Kubrakov, hanno firmato il 6 giugno a Lviv un accordo che associa l’Ucraina al programma Connecting Europe Facility (CEF).

Lo comunica la Commissione europea in una nota stampa.
Questo accordo consentirà ai promotori di progetti ucraini di richiedere finanziamenti dell’UE per progetti di interesse comune nei settori dei trasporti, dell’energia e del digitale, migliorando ulteriormente la connettività dell’Ucraina con i suoi vicini dell’UE. Sosterrà l’integrazione dell’Ucraina nel mercato unico dell’UE, promuoverà la crescita, l’occupazione e la competitività.

L’Ucraina si oppone coraggiosamente all’aggressione immotivata e ingiustificata della Russia e il sostegno e la solidarietà dell’UE rimangono incrollabili. L’accordo odierno avvicina l’Ucraina all’UE ancorandola all’interno di reti transeuropee interconnesse.

Meccanismo per collegare l’Europa

Rete transeuropea dei trasporti
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“Le attività umane e la mancanza di consapevolezza individuale e collettiva sono indubbiamente la causa del cambiamento climatico . L’unica risposta possibile è un’azione politica a tutti i livelli di governo per affrontare questa tripla crisi globale di inquinamento, cambiamento climatico e perdita di biodiversità”, ha dichiarato Cemal Baş, portavoce per l’ambiente e il cambiamento climatico del Congresso dei Poteri Locali e Regionali del Consiglio d’Europa.

Al Vertice di Reykjavik del 16-17 maggio, i Capi di Stato e di Governo hanno affermato che un ambiente pulito, sano e sostenibile è essenziale per il pieno esercizio dei diritti umani da parte delle generazioni presenti e future. Il Congresso ritiene che i rappresentanti eletti locali e regionali svolgano un ruolo chiave nell’affrontare l’emergenza climatica. Devono mettere le loro competenze al servizio di un’azione climatica inclusiva al centro dei processi decisionali locali e regionali.

“Non c’è tempo da perdere. Gli enti locali e regionali sono responsabili nei confronti dei propri cittadini, delle generazioni presenti e future, delle azioni e delle decisioni che prendono per combattere il cambiamento climatico. A questo proposito, una lettura verde della Carta europea dell’autonomia locale è essenziale”, ha concluso il portavoce del Congresso Baş.

Guarda anche:

Lavori del Congresso sull’SDG 13: lotta al cambiamento climatico

Giornata mondiale dell’ambiente 2022
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La Commissione europea comunica in una nota stampa di aver presentato il 6 giugno un piano d’azione dell’UE sulle rotte migratorie del Mediterraneo occidentale e dell’Atlantico.

Il piano d’azione è anche un seguito diretto del Consiglio straordinario Giustizia e affari interni del novembre 2022. I ministri si sono quindi impegnati ad attuare il piano d’azione dell’UE per il Mediterraneo centrale, seguito dal piano d’azione dell’UE sui Balcani occidentali, e hanno approvato lo sviluppo di piani d’azione analoghi per le principali rotte migratorie.

L’UE ha rafforzato il suo partenariato con i principali paesi di origine e di transito lungo il percorso, in pieno coordinamento con i suoi Stati membri come Team Europa. Le misure intraprese dall’UE, dagli Stati membri e dai partner internazionali hanno contribuito all’importante diminuzione degli arrivi irregolari. Tuttavia, il numero di arrivi irregolari resta sostenuto. Ciò richiede una vigilanza continua e risposte operative concrete, ancorate all’attuale fattiva cooperazione.

Questo piano d’azione presenta 18 misure operative mirate strutturate su due pilastri . L’obiettivo è sostenere gli Stati membri nel rafforzare la gestione della migrazione lungo questa rotta, prevenendo le partenze irregolari e salvando vite umane, lavorando a stretto contatto con i principali paesi partner.
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La Commissione europea ha autorizzato il 6 giugno l’Arexvy, il primo vaccino che protegge gli adulti di età pari o superiore a 60 anni dalla malattia delle basse vie respiratorie causata dal virus respiratorio sinciziale (RSV).

Questa decisione, scrive Bruxelles nel comunicato stampa, è un passo importante, particolarmente atteso alla luce dell’aumento, lo scorso inverno, delle infezioni da RSV nell’UE.

Il vaccino Arexvy, da oggi autorizzato in tutta Europa, contribuirà a rafforzare la risposta immunitaria al virus. L’autorizzazione fa seguito a una valutazione rigorosa nell’ambito del meccanismo di valutazione accelerata dell’EMA. Ritenendo la prevenzione dell’infezione da RSV nella popolazione anziana di grande interesse per la salute pubblica, la Commissione ha accelerato l’autorizzazione del vaccino.

Il 31 ottobre 2022 la Commissione aveva già autorizzato in Europa l’anticorpo monoclonale Beyfortus(nirsevimab) per la prevenzione della malattia delle basse vie respiratorie nei neonati e lattanti durante la loro prima stagione di RSV, ossia quando vi è un rischio più elevato di infezione.

L’RSV è un virus respiratorio comune che di solito causa sintomi lievi simili a un raffreddore. La maggior parte delle persone guarisce entro un paio di settimane. Ma questo virus può rivelarsi pericoloso nelle persone vulnerabili, tra cui gli anziani o chi è affetto da malattie cardiovascolari o polmonari e diabete. Stando alle stime, ogni anno l’RSV causa in Europa 250 000 ricoveri ospedalieri e 17 000 decessi in ospedale tra le persone di età pari o superiore a 65 anni.
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