Il commercio dell’UE con la Russia è stato fortemente influenzato dalle restrizioni all’importazione e all’esportazione imposte dall’UE in seguito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
Lo afferma Eurostat, l’ufficio statistiche dell’Unione europea.
Sia le esportazioni che le importazioni sono scese notevolmente al di sotto del livello precedente all’invasione. I valori destagionalizzati mostrano che la quota della Russia nelle importazioni extra-UE è scesa dal 9,5% nel febbraio 2022 al 2,0% nel settembre 2023, mentre la quota delle esportazioni extra-UE è scesa dal 3,8% all’1,4% nello stesso periodo.
Nel marzo 2022, il picco del deficit commerciale con la Russia è stato pari a 18,6 miliardi di euro a causa dei prezzi elevati dei prodotti energetici. Questo deficit è stato ridotto a 0,1 miliardi di euro nel marzo 2023 e non è cambiato molto fino a settembre 2023, quando ammontava a 1 miliardo di euro. Questo cambiamento è stato fortemente influenzato dal calo del valore mensile delle importazioni dalla Russia.
Complessivamente, gas naturale, oli di petrolio, nichel, ferro, acciaio e fertilizzanti rappresentano circa i due terzi del totale delle importazioni extra-UE dalla Russia.
Tra il terzo trimestre del 2021 e il terzo trimestre del 2023, la quota della Russia nelle importazioni extra-UE di gas naturale è diminuita significativamente (-27 punti percentuali , pp) mentre si è osservato il contrario per le importazioni dagli Stati Uniti (+14 pp), Norvegia (+7,6 pp) e Algeria (+5,5 pp).
Un fenomeno simile è stato osservato per le importazioni extra-UE di oli di petrolio, con una diminuzione della quota della Russia (-25 pp), mentre le rispettive quote di Stati Uniti (+7 pp), Norvegia (+4 pp) e Arabia Saudita (+2 pp) in aumento.
Nel caso delle importazioni di nichel, gli Stati Uniti hanno aumentato la loro quota (+5 pp) mentre la quota della Russia è diminuita (-14 pp).
La Cina è emersa come il principale fornitore di ferro e acciaio (quota in aumento di 5 punti percentuali) a seguito del calo delle importazioni dalla Russia (quota in calo di 9 punti percentuali).
Tuttavia, il commercio di fertilizzanti mostra un andamento diverso. La quota della Russia nelle importazioni extra-UE è scesa dal 27% nel terzo trimestre del 2021 al 17% nel terzo trimestre del 2022, per poi risalire al 27% nel terzo trimestre del 2023.
Articolo Eurostat sul commercio dell’UE con la Russia: ultimi sviluppi