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Congresso, sfide migratorie: “ruolo centrale di città e regioni”

Intervenendo al 3° Incontro del Comitato di Esperti sull’Integrazione Interculturale dei Migranti che si è svolto il 4 e 5 maggio 2023 a Strasburgo, il Presidente della Commissione Attualità del Congresso dei Poteri Locali e Regionali del Consiglio d’Europa, Thomas Andersson, ha sottolineato il ruolo centrale delle città e delle regioni nell’affrontare le sfide interculturali e migratorie.

Il presidente Andersson ha ricordato che l’integrazione interculturale dei migranti è una preoccupazione comune di diversi organi del Consiglio d’Europa e che il Congresso ha contribuito ad affrontare le sfide interculturali e migratorie attraverso varie attività negli ultimi anni. In questo senso, la lotta contro ogni forma di discriminazione è contemplata sia dal “Manuale sui diritti umani per gli enti locali e regionali” sia dalle priorità 2021-2026del Congresso. Inoltre, diverse azioni specifiche sono state realizzate in questa prospettiva: “Il Congresso ha preparato non meno di 10 relazioni, raccomandazioni e risoluzioni relative all’integrazione dei migranti e/o dei rifugiati”, ha sottolineato Andersson. Inoltre, ha ricordato che, già attraverso il suo rapporto del 2017, il Congresso ha stabilito “un collegamento esplicito tra le politiche di integrazione interculturale e altre aree politiche, come la prevenzione dell’incitamento all’odio, ha proposto strumenti concreti per le politiche di integrazione nei settori dell’istruzione e dello sport, e ha sottolineato l’importanza della cooperazione con le ONG locali.”

Alla luce del recente considerevole aumento dei flussi migratori in Europa, ad esempio a seguito della guerra in Ucraina, Andersson ha ricordato il ruolo centrale delle città e delle regioni come prime destinatarie di migranti e rifugiati: “è nei comuni europei che si trovano i centri di accoglienza, dove le persone appena arrivate ricevono una prima assistenza, possibilità abitative e accesso ai servizi essenziali”. Ha concluso auspicando che il Congresso possa garantire che “la voce degli enti locali e regionali sia meglio ascoltata in futuro nel quadro delle politiche nazionali e “multilivello” per l’integrazione dei migranti”.

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