Congresso: posizione ferma contro la violenza di genere

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“Come primo punto di contatto per le vittime, come livello di governo più vicino ai cittadini, noi come rappresentanti eletti locali abbiamo la responsabilità di garantire che si sentano al sicuro nelle nostre città, nelle nostre strade e nelle loro case”, ha affermato Eirini Dourou, portavoce sull’uguaglianza di genere del Congresso dei Poteri Locali e Regionali del Consiglio d’Europa, in un seminario organizzato dalla Conferenza delle regioni periferiche e marittime l’8 giugno 2023 a Firenze.

Il Portavoce ha definito “attualità e scottante” il tema della violenza domestica contro le donne; ha ricordato che il Congresso ha adottato una raccomandazione “Combattere la violenza domestica contro le donne” nel 2009 sottolineando che gli Stati membri del Consiglio d’Europa dovrebbero stabilire una cooperazione interistituzionale a diversi livelli di governo – nazionale, regionale e locale – tra tutti i servizi e gli attori interessate, in particolare le ONG di donne, per combattere la violenza domestica.

“Anche se le donne sono sempre più presenti negli organi decisionali politici, incontrano grossi ostacoli per entrare in politica e svolgere il proprio lavoro in modo sicuro e professionale, a causa del sessismo, della violenza, degli atteggiamenti negativi e degli stereotipi”, ha affermato Eirini Dourou. A tal fine, il Congresso ha elaborato un rapporto intitolato “Lotta contro la violenza di genere contro le donne in politica a livello locale e regionale”, che invita le autorità locali a introdurre una legislazione per combattere la violenza di genere, sensibilizzare alla violenza contro le donne nelle politica, prestare particolare attenzione durante le elezioni, raccogliere dati e cooperare con le organizzazioni della società civile, il mondo accademico e il settore privato per trovare soluzioni innovative.

Il portavoce ha sottolineato l’importanza della cooperazione internazionale tra le autorità locali e regionali nella condivisione delle migliori pratiche e nell’esplorazione delle sfide comuni relative alla violenza di genere. “Abbiamo un ruolo essenziale da svolgere nel riunire i rappresentanti eletti locali e regionali di tutto il continente, che possono avere punti di vista e atteggiamenti diversi nei confronti della violenza contro le donne e della parità di genere, ma che sono tutti guidati dai valori europei comuni che guidano il lavoro del Consiglio d’Europa: diritti umani, democrazia e stato di diritto”, ha concluso.

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