E-News, diritti umani ed uguaglianza, In Evidenza, Ultime Notizie, Notizie
Il Gruppo di consultazione del Consiglio d’Europa sui bambini dell’Ucraina (CGU) ha svolto la sua prima riunione a Strasburgo il 30 novembre – 1° dicembre. In tale occasione, si sono riuniti oltre 85 partecipanti per discutere le modalità per proteggere efficacemente i diritti di milioni di bambini ucraini residenti negli Stati membri del Consiglio d’Europa e che sono stati costretti a fuggire dalla loro patria dall’inizio della guerra di aggressione della Russia.

Il Gruppo è stato istituito per garantire l’attuazione pratica della Dichiarazione del Vertice di Reykjavík 2023, per facilitare lo scambio di informazioni sulle norme giuridiche e sulle politiche applicabili. È composto da esperti nazionali in materia nominati dagli Stati membri, insieme a rappresentanti dell’Unione Europea, di altre organizzazioni internazionali e di ONG europee e ucraine. La prima riunione si è incentrata sull’accoglienza, sulla registrazione e sull’assistenza dei minori non accompagnati e separati, sulle questioni relative alla giurisdizione e alla legge ammissibile, sulla tutela, sul supporto psicologico e sull’assistenza informata sui traumi, nonché su un piano d’azione per guidare il lavoro del Gruppo fino alla fine del suo mandato, il 31 luglio 2025.
0

E-News, In Evidenza, Ultime Notizie, Notizie
La Commissione europea ha pubblicato un nuovo invito a presentare proposte nell’ambito del programma Europa creativa, dal titolo “Partenariati per il giornalismo”, che assegnerà un totale di 11 milioni di €a due azioni distinte: da un lato, il finanziamento di collaborazioni transfrontaliere nel settore dei mezzi d’informazione e, dall’altro, la creazione di programmi di sovvenzione per i media che contribuiscono direttamente alla vita democratica.

La prima azione, del valore di 6 milioni di €, sosterrà la collaborazione transfrontaliera tra le organizzazioni dei mezzi di informazione che desiderano sviluppare insieme modelli imprenditoriali innovativi e/o realizzare congiuntamente progetti giornalistici. Il finanziamento è destinato a consorzi di organizzazioni attive nel settore dei media (vale a dire organi di informazione pubblici, privati e senza scopo di lucro, associazioni dei media, ONG, ecc.) e incoraggia la trasformazione dei media, l’informazione di qualità e lo sviluppo delle competenze dei professionisti del settore.

La seconda azione, del valore di 5 milionidi €, mira a sostenere i mezzi di informazione particolarmente importanti per il dibattito democratico e la partecipazione dei cittadini. L’obiettivo è istituire programmi di finanziamento (ad esempio fondi) che distribuiranno sovvenzioni ai media locali o regionali, al giornalismo di inchiesta e ai media specializzati in informazioni di interesse pubblico. L’invito è quindi aperto alle organizzazioni (associazioni di media, ONG, società civile, centri di ricerca, università, ecc.) con esperienza nel settore dei media e che possono fungere da intermediari per sostenere le organizzazioni più bisognose.

Il termine ultimo per la presentazione delle candidature è il 14 febbraio 2024 e l’avvio dei progetti è previsto verso la fine del 2024. I candidati possono scegliere l’azione pertinente per il loro interesse o presentare domanda per entrambe. I media selezionati preserveranno piena libertà editoriale. Il 6 dicembre si terrà una sessione informativa e una panoramica del sostegno dell’UE al settore dei mezzi di informazione è disponibile qui.

Dopo il lancio del primo invito nel 2021, seguito da quelli del 2022 e del 2023, si tratta ormai del 4º invito a sostegno del partenariato per il giornalismo. La Commissione ha deciso di rafforzare il sostegno al settore dei media nell’ambito del piano d’azione per la democrazia europea e del piano d’azione per i media e l’audiovisivo. L’aumento dei finanziamenti per il settore va di pari passo con iniziative legislative quali la legge europea per la libertà dei mediaù.
0

E-News, coesione, bandi comunitari, In Evidenza, Ultime Notizie, Notizie
La DG REGIO informa dell’edizione “Guida ai finanziamenti dell’UE” – 2023, stata prodotta dal Servizio di ricerca del Parlamento europeo. La guida è stata realizzata per servire come fonte di informazioni per le autorità regionali e locali, le ONG, le imprese, i professionisti e i cittadini su come accedere ai finanziamenti.

VAI ALLA GUIDA E APPROFONDISCI
0

E-News, diritti umani ed uguaglianza, In Evidenza, Ultime Notizie, Notizie
“Come primo punto di contatto per le vittime, come livello di governo più vicino ai cittadini, noi come rappresentanti eletti locali abbiamo la responsabilità di garantire che si sentano al sicuro nelle nostre città, nelle nostre strade e nelle loro case”, ha affermato Eirini Dourou, portavoce sull’uguaglianza di genere del Congresso dei Poteri Locali e Regionali del Consiglio d’Europa, in un seminario organizzato dalla Conferenza delle regioni periferiche e marittime l’8 giugno 2023 a Firenze.

Il Portavoce ha definito “attualità e scottante” il tema della violenza domestica contro le donne; ha ricordato che il Congresso ha adottato una raccomandazione “Combattere la violenza domestica contro le donne” nel 2009 sottolineando che gli Stati membri del Consiglio d’Europa dovrebbero stabilire una cooperazione interistituzionale a diversi livelli di governo – nazionale, regionale e locale – tra tutti i servizi e gli attori interessate, in particolare le ONG di donne, per combattere la violenza domestica.

“Anche se le donne sono sempre più presenti negli organi decisionali politici, incontrano grossi ostacoli per entrare in politica e svolgere il proprio lavoro in modo sicuro e professionale, a causa del sessismo, della violenza, degli atteggiamenti negativi e degli stereotipi”, ha affermato Eirini Dourou. A tal fine, il Congresso ha elaborato un rapporto intitolato “Lotta contro la violenza di genere contro le donne in politica a livello locale e regionale”, che invita le autorità locali a introdurre una legislazione per combattere la violenza di genere, sensibilizzare alla violenza contro le donne nelle politica, prestare particolare attenzione durante le elezioni, raccogliere dati e cooperare con le organizzazioni della società civile, il mondo accademico e il settore privato per trovare soluzioni innovative.

Il portavoce ha sottolineato l’importanza della cooperazione internazionale tra le autorità locali e regionali nella condivisione delle migliori pratiche e nell’esplorazione delle sfide comuni relative alla violenza di genere. “Abbiamo un ruolo essenziale da svolgere nel riunire i rappresentanti eletti locali e regionali di tutto il continente, che possono avere punti di vista e atteggiamenti diversi nei confronti della violenza contro le donne e della parità di genere, ma che sono tutti guidati dai valori europei comuni che guidano il lavoro del Consiglio d’Europa: diritti umani, democrazia e stato di diritto”, ha concluso.
0

E-News, In Evidenza, Ultime Notizie, Notizie
Il Dipartimento della Gioventù del Consiglio d’Europa invita le organizzazioni giovanili non governative, le reti e altre strutture non governative coinvolte in aree di animazione socioeducativa rilevanti per le politiche giovanili del Consiglio d’Europa a presentare candidature per attività da svolgersi in collaborazione con il Centri giovanili europei di Strasburgo e Budapest (sessioni di studio, 1° semestre 2024).

Le sessioni di studio sono organizzate in collaborazione con organizzazioni e reti giovanili e il dipartimento della gioventù del Consiglio d’Europa e sono ospitate da uno dei centri giovanili europei.

Si tratta di eventi giovanili internazionali della durata compresa tra 4 e 8 giorni che riuniscono membri di organizzazioni o reti giovanili ed esperti per discussioni su un argomento specifico rilevante per le priorità 2022-2025 del settore Gioventù del Consiglio d’Europa.

Modulo di domanda

Ulteriori informazioni di dettaglio possono essere consultate alla pagina informativa sulle sessioni di studio
0

E-News, diritti umani ed uguaglianza, In Evidenza, Ultime Notizie, Notizie
Il perdurare della pandemia di Covid-19, che ha contribuito a emarginare ulteriormente i gruppi vulnerabili, il persistente problema del razzismo all’interno delle forze dell’ordine e l’aumento dei discorsi pubblici ostili nei confronti delle persone LGBTI sono state le tendenze principali riscontrate nel 2021, ha dichiarato la Commissione del Consiglio d’Europa contro il razzismo e l’intolleranza (ECRI) nel suo rapporto annuale.

Il perdurare della pandemia di Covid-19 nel 2021 ha portato a un’accresciuta digitalizzazione dei servizi (in particolare nel settore dell’istruzione, delle cure mediche o di altri servizi, quali il rilascio dei permessi di soggiorno o di lavoro), provocando un’ulteriore emarginazione dei gruppi vulnerabili che non erano in grado di utilizzare le tecnologie digitali. Le persone di origine immigrata sono spesso sovra rappresentate nei settori dei servizi in cui non è possibile lo smart-working o il lavoro da remoto e rischiano quindi di essere maggiormente esposte al virus.

Nel settore dell’istruzione, le varie restrizioni legate al Covid imposte negli istituti scolastici hanno avuto effetti negativi sugli allievi che già dovevano affrontare maggiori difficoltà, quali i bambini migranti e rom: l’insegnamento online è stato spesso per loro difficoltoso, a causa dell’assenza di spazi adeguati, di attrezzature o di collegamento a internet. Se è vero che in alcuni paesi le autorità hanno adottato misure per aiutare gli allievi svantaggiati a recuperare il loro ritardo scolastico, non è stato sempre il caso in tutti gli Stati membri del Consiglio d’Europa.

Il razzismo nell’ambito delle attività delle forze dell’ordine è rimasto un problema in un certo numero di paesi, compreso nel contesto dell’applicazione delle restrizioni legate alla pandemia (coprifuoco, lockdown). Nel suo rapporto, l’ECRI cita in particolare la profilazione razziale durante i controlli di polizia, l’uso di un linguaggio razzista e il ricorso eccessivo alla forza nei confronti di certi individui, i cui effetti non colpiscono soltanto le vittime, ma tendono a stigmatizzare le loro comunità nel loro insieme. Le vittime di tali pratiche si sono sovente sentite insufficientemente sostenute dalle autorità.

La situazione delle persone LGBTI e delle loro comunità resta molto variabile sul continente, e la crisi causata dal Covid-19 ha avuto su di loro ripercussioni negative. I giovani LGBTI che vivevano ancora con i genitori sono stati sovente esposti al disprezzo e alle intimidazioni. Il sostegno psicosociale personale fornito dalle ONG è diventato limitato durante la pandemia. In modo generale, in numerosi Stati si è assistito a una forte retorica politica contro quello che viene percepito come una “ideologia LGBTI” o una “ideologia del genere”, che è stata amplificata nei mass media e nel discorso pubblico generale. Tali atteggiamenti si sono ancora rafforzati con l’adozione di leggi che prendevano specificamente di mira le persone LGBTI e i loro diritti o la diffusione di informazioni sull’omosessualità e l’identità di genere nelle istituzioni o negli ambienti pubblici, quali gli istituti scolastici, o la pubblicità. La condanna di tali attacchi o il contrasto pubblico chiaro e determinato da parte di responsabili politici e funzionari di alto livello sono ancora rari e sporadici.

0

E-News, In Evidenza, Ultime Notizie, Notizie
Il Consiglio d’Europa ha inaugurato un nuovo sito per fornire informazioni necessarie per lavorare al suo fianco. Lo rende noto il servizio stampa del Consiglio d’Europa. “Essendo una grande organizzazione cresciuta nel corso degli anni, a prima vista può sembrare complessa. Ma ci sono molti modi in cui la società civile e le ONG – in particolare le ONG internazionali (INGO) – possono essere coinvolte, dal partenariato vero e proprio, alla fornitura di informazioni a diversi organismi come la Corte europea dei diritti dell’uomo o il Commissario per i diritti umani, all’aiuto alla lavoro degli organismi di monitoraggio mentre svolgono il loro lavoro in diversi paesi. Fornisce inoltre indicazioni sulle risorse disponibili e descrive i modi in cui i difensori dei diritti umani possono chiedere aiuto se sono minacciati”.

Navigando nel nuovo sito, si troveranno tutte le informazioni sulla cooperazione del Consiglio d’Europa con la società civile nei suoi settori chiave di protezione dei diritti umani, costruzione di società democratiche e garanzia del rispetto dello stato di diritto. Unisciti a noi per costruire un’Europa migliore.
0

E-News, In Evidenza, Ultime Notizie, Notizie


Un comunicato stampa della DG Politica Regionale della Commissione europea informa che la quinta edizione del Just Transition Platform Meeting – Coal Regions in Transition virtual week e seminari sulle regioni ad alta intensità di carbonio si è svolta dal 10 al 12 maggio.

Oltre 1.300 le persone iscritte all’evento, con sessioni tematiche a cui hanno partecipato centinaia di partecipanti. Hanno rappresentato parti interessate come sindacati, organizzazioni non governative, imprese e autorità dell’UE, nazionali, locali e regionali, provenienti da regioni europee ad alta intensità di carbone e carbonio che riceveranno sostegno dal meccanismo di transizione giusta.

“Oltre alla crisi energetica e alle questioni ambientali come l’economia circolare e il ripristino delle torbiere, scrive la DG, le discussioni si sono concentrate fortemente sulle persone, tra cui la comunicazione, le competenze, il lavoro e il ruolo dei giovani”.

In questa ultima edizione del meeting JTP, l’attenzione si è spostata sull’implementazione, opportunità concrete e soluzioni pratiche. I quattro gruppi di lavoro JTP hanno fornito aggiornamenti sul loro lavoro da quando sono stati costituiti a novembre, comprese le aree di interesse individuate nella loro fase di definizione dell’ambito.

L’evento si è svolto nel difficile contesto della guerra in Ucraina, delle relative crisi umanitarie ed energetiche e degli effetti in corso della pandemia. Nonostante queste sfide, continua la Dg Politica Regionale, le discussioni hanno mostrato che vi è motivo di ottimismo, poiché la preparazione dei TJTP accelera e i territori entrano nella fase di attuazione.

Per rivedere le sessioni, le registrazioni video vai su Swapcard entro questa settimana. I materiali saranno caricati anche sul sito web JTP appena lanciato . Il prossimo incontro JTP si svolgerà nell’autunno 2022 e coinvolgerà nuovamente tutte le parti interessate, compresi i giovani e i sindacati.
0

PREVIOUS POSTSPage 1 of 2NO NEW POSTS