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Via libera a piano italiano per gli aiuti regionali 2022-2027. 7 regioni interessate

La Commissione europea ha dato recentemente il proprio via libera alla carta dell’Italia per la concessione degli aiuti a finalità regionale dal primo gennaio 2022 al 31 dicembre 2027 nel quadro degli orientamenti riveduti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale. Gli orientamenti riveduti, adottati dalla Commissione il 19 aprile 2021, entreranno in vigore il 1º gennaio 2022. Essi consentono agli Stati membri di aiutare le regioni europee meno favorite a recuperare il ritardo accumulato e di ridurre le disparità in termini di benessere economico, reddito e disoccupazione – obiettivi di coesione che sono al centro delle politiche dell’Unione.

Essi offrono inoltre agli Stati membri maggiori possibilità di dare sostegno alle regioni che affrontano una transizione o sfide strutturali, come lo spopolamento, affinché possano contribuire pienamente alla transizione verde e digitale.

La carta degli aiuti a finalità regionale dell’Italia indica che le regioni italiane ammissibili agli aiuti pubblici per investimenti (zona A) sono: Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna per un totale del 32% della popolazione nazionale. L’Italia, si legge ancora nella nota della Commissione, avrà anche la possibilità di designare cosiddette “zone c non predefinite”, per un massimo del 9,99% della popolazione nazionale, a cui concedere aiuti per investimenti.

Una volta definito un futuro piano territoriale per una transizione giusta nell’ambito del regolamento sul Fondo per una transizione giusta, l’Italia “avrà la possibilità di notificare una modifica della carta degli aiuti a finalità regionale, al fine di applicare un potenziale aumento dell’intensità massima di aiuto nelle future aree di transizione giusta, come specificato negli orientamenti riveduti per le “zone a”.

Nei suoi orientamenti la Commissione europea stabilisce le condizioni alle quali gli aiuti a finalità regionale possono essere considerati compatibili con il mercato interno e stabilisce i criteri per individuare le zone che soddisfano le condizioni. Gli allegati degli orientamenti individuano le regioni più svantaggiate (le cosiddette “zone a”), che comprendono le regioni ultraperiferiche e le regioni il cui PIL pro capite è pari o inferiore al 75 % della media UE, e le “zone c predefinite”, che rappresentano le ex “zone a” e le zone scarsamente popolate.

Gli Stati membri possono designare le cosiddette “zone c non predefinite” fino a un massimale di copertura “c” predefinito (per il quale sono disponibili dati anche negli allegati I e II degli orientamenti) e in linea con determinati criteri. Gli Stati membri devono notificare alla Commissione per approvazione la loro proposta di carta degli aiuti a finalità regionale.

La versione non riservata della decisione odierna sarà consultabile sotto il numero SA.100380 (nel registro degli aiuti di Stato) sul sito web della DG Concorrenza. Le nuove decisioni relative agli aiuti di Stato pubblicate su internet e nella Gazzetta ufficiale figurano nel bollettino elettronico di informazione settimanale in materia di concorrenza (Competition Weekly e-News).
Fonte Ansa

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