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La relazione 2023 della Commissione sull’occupazione e gli sviluppi sociali in Europa (ESDE) rivela che, nonostante l’impatto dell’invasione russa dell’Ucraina, che ha provocato un rallentamento economico nella seconda metà del 2022, i mercati del lavoro dell’UE hanno dimostrato una notevole resilienza nel 2022. L’economia dell’UE è cresciuta del 3,5% in termini reali nel 2022. I tassi di occupazione hanno raggiunto un livello record al 74,6% con 213,7 milioni di persone occupate nel 2022 e i tassi di disoccupazione al minimo storico al 6,2%.

Lo rende noto un comunicato stampa della Commissione.
Tuttavia, la relazione rileva anche che permangono problemi con una bassa rappresentanza nel mercato del lavoro di alcuni gruppi, come le donne o le persone con disabilità. La disoccupazione giovanile è scesa dal 16,7% nel 2021 al 14,5% nel 2022, ma rimane una sfida importante. Inoltre, le imprese devono far fronte a carenze di manodopera ed è necessario che sia i datori di lavoro che i lavoratori si adattino all’evoluzione delle esigenze di competenze, nel contesto delle transizioni verde e digitale.

Occupazione e sviluppi sociali in Europa 2023 (ESDE)

Occupazione e analisi sociale

Precedenti relazioni ESDE

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La Gazzetta ufficiale dell’Unione europea C 188 del 30 maggio pubblica il Parere del Comitato europeo delle regioni (CdR) sul tema «Il futuro del partenariato orientale da un punto di vista locale e regionale».

Il CdR accoglie con favore la decisione del Consiglio europeo del giugno 2022 di conferire alla Repubblica di Moldova e all’Ucraina lo status di paesi candidati all’adesione e di riconoscere una futura prospettiva europea per la Georgia.

Il Comitato loda i notevoli progressi compiuti dai tre paesi, Georgia, Moldova e Ucraina (il trio), nell’attuazione dei loro accordi di associazione e degli accordi di libero scambio globali e approfonditi.

Il CdR si compiace dell’entrata in vigore, il 3 marzo 2021, dell’accordo di partenariato globale e rafforzato (CEPA) UE-Armenia, quale pietra miliare per le relazioni tra UE e Armenia

. Il Comitato ritiene che i valori fondamentali, ossia un impegno condiviso a favore della libertà, della democrazia, dello Stato di diritto e dei diritti umani, dovrebbero rimanere il terreno comune per rafforzare i legami che uniscono il partenariato orientale; al contempo occorre continuare a lavorare su obiettivi condivisi quali la promozione della parità di genere, la protezione delle minoranze e dei diritti linguistici, la lotta ai cambiamenti climatici, la promozione delle transizioni verde e digitale, il sostegno a una società civile forte e indipendente, l’aumento della resilienza e della prosperità e l’approfondimento delle relazioni economiche; sottolinea che al fine di promuovere i valori democratici in Bielorussia è essenziale proseguire il sostegno dell’opposizione democratica bielorussa a tutti i livelli di governance, come pure il sostegno della società civile

. Il CdR segnala il ruolo significativo che gli enti regionali e locali possono svolgere per difendere i suddetti valori fondamentali nelle regioni e nelle comunità locali e conseguire gli obiettivi comuni, e al tempo stesso garantire, avvicinando i cittadini locali all’Unione europea e ai suoi valori, il rispetto del principio di sussidiarietà dell’UE; sottolinea tuttavia che, affinché il partenariato continui a prosperare, è necessario ridefinire i suoi obiettivi politici e la sua architettura multilaterale.

Il Comitato riconosce che, dopo oltre un decennio di cooperazione nell’ambito del partenariato orientale, le priorità specifiche per paese dei partner orientali sono ora divergenti a causa delle differenze nelle loro esigenze di sviluppo, nelle loro priorità nazionali e nelle loro aspirazioni di integrazione, ma anche a causa della politica di aggressione, delle tattiche destabilizzanti e della disinformazione cui ricorre la Russia. Attende pertanto con impazienza la proposta della Commissione europea relativa alla valutazione del futuro del partenariato orientale

. IL PARERE INTEGRALE IN ITALIANO (PDF)
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