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All’insegna del motto “Le tue Alpi! Il tuo futuro! Il progetto!” I giovani di tutte le regioni alpine sono invitati a presentare le loro idee progettuali per uno sviluppo attraente, moderno e sostenibile dello spazio alpino entro il 10 settembre 2023.

Lo rende noto il sito Sviluppo regionale e urbano dell’UE.

La strategia dell’Unione europea per la regione alpina (EUSALP) e la regione Bourgogne-Franche-Comté organizzano il concorso PITCH YOUR PROJECT, per i giovani tra i 16 e i 25 anni.

Possono partecipare al concorso sia singoli individui che gruppi come classi scolastiche, gruppi di studenti o associazioni giovanili. Al termine del periodo di candidatura, una giuria di esperti valuterà tutti i progetti presentati in due categorie di età e selezionerà i cinque migliori progetti.

Quest’anno, i candidati devono presentare progetti in 4 categorie:

Cambiamenti climatici e gestione dell’acqua

Mobilità & Energia

Economia circolare e artigianato alpino

Innovazione sociale e sinergie intergenerazionali

I rappresentanti dei cinque progetti meglio classificati sono invitati a presentare le loro idee in un “pitch” a un pubblico di esperti internazionali a novembre a Strasburgo. In una votazione pubblica, il pubblico selezionerà tre progetti vincitori che riceveranno premi in denaro di 5.000, 3.000 e 2.000 euro. I vincitori riceveranno inoltre un supporto attivo nella realizzazione dei loro progetti da parte di esperti dei paesi EUSALP.

Per candidarsi seguire il link: https://eusalp-youth.eu/home-pitch-your-project/
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La Commissione europea ha pubblicato il 30 maggio un nuovo invito per le reti di dottorato Marie Skłodowska-Curie 2023. L’invito dovrebbe finanziare oltre 130 dottorati in tutti i settori scientifici, nonché la formazione e lo sviluppo di competenze di 1 600 dottorandi. Con una dotazione di 434,8 milioni di €, l’invito finanzierà programmi di dottorato attuati da partenariati internazionali tra organizzazioni di diversi settori in tutta Europa e nel resto del mondo. Oltre ai normali dottorati, sono previsti incentivi specifici per istituire dottorati industriali, volti a formare ricercatori e a sviluppare le loro competenze al di fuori del mondo accademico, in particolare nell’industria, nelle imprese e nel settore pubblico, e i dottorati congiunti, che offrono programmi di formazione integrati che prevedono diplomi comuni o multipli. L’invito è aperto fino al 28 novembre 2023.

Le reti di dottorato offrono ai ricercatori opportunità in ambito accademico e non accademico, e forniscono loro una formazione in ambito di ricerca, nonché abilità e competenze trasferibili utili per l’innovazione e l’occupabilità a lungo termine. Vanno inoltre a beneficio delle organizzazioni partecipanti sostenendo programmi di dottorato di eccellenza, che consentono loro di attrarre talenti, aumentare la visibilità globale e promuovere i legami internazionali con altri settori. Maggiori informazioni sull’invito delle reti di dottorato 2023 e su come candidarsi sono disponibili online. I potenziali candidati possono inoltre partecipare alla giornata informativa dedicata il 14 giugno 2023.
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Il Consiglio d’Europa, nell’ambito dell’ Azione contro la tratta degli esseri umani ha pubblicato una Nota orientativa sulla prevenzione e il contrasto della tratta di esseri umani a scopo di sfruttamento lavorativo.

SCARICA LA NOTA INTEGRALE (INGLESE) IN PDF
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In una Raccomandazione sui diritti umani e sulla protezione dell’ambiente, il Consiglio d’Europa chiede ai suoi 46 Stati membri di considerare attivamente il riconoscimento, a livello nazionale, del diritto a un ambiente pulito, sano e sostenibile come diritto umano.

Considerando che misure per affrontare la triplice sfida planetaria del cambiamento climatico, della perdita di biodiversità e dell’inquinamento sono essenziali per un migliore godimento dei diritti umani, il Comitato dei Ministri pone in evidenza il maggiore riconoscimento di una forma di diritto a un ambiente pulito, sano e sostenibile negli strumenti giuridici internazionali (compresi gli strumenti sui diritti umani regionali) e nelle costituzioni, legislazioni e politiche nazionali.

Secondo il Comitato, nell’attuazione di questa Raccomandazione, gli Stati membri dovrebbero assicurare il rispetto di una serie di principi: i principi generali del diritto ambientale internazionale, come il principio del non nuocere, il principio della prevenzione, il principio della precauzione e il principio “chi inquina paga”, la necessità di uguaglianza intergenerazionale, il principio di non discriminazione, l’accesso senza discriminazione alle informazioni e alla giustizia per questioni legate all’ambiente, la partecipazione al processo decisionale in materia ambientale e l’educazione all’ambiente.

Il Comitato esprime inoltre preoccupazione per l’effetto sproporzionato che potrebbe avere il degrado ambientale e chiede agli Stati membri di prendere misure adeguate per proteggere i diritti delle persone più vulnerabili o più a rischio di fronte a danni ambientali.

Inoltre, la Raccomandazione sottolinea l’importanza per i governi di cooperare con le entità subnazionali, la società civile, le istituzioni nazionali per i diritti umani, le istituzioni regionali per la protezione e la promozione dei diritti umani, i difensori dei diritti umani ambientali, gli attori economici, gli autoctoni e le comunità locali, le città e le regioni.

Infine, gli Stati membri sono invitati a chiedere alle imprese commerciali di agire in conformità alle loro responsabilità per i diritti umani in relazione all’ambiente.

Contesto La Risoluzione 48/13 dell’8 ottobre 2021 del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite ha riconosciuto il diritto a un ambiente pulito, sano e sostenibile come diritto umano.

L’impegno di lunga data del Consiglio d’Europa per la protezione dell’ambiente ha portato all’adozione della Convenzione relativa alla conservazione della vita selvatica e dell’ambiente naturale in Europa (“Convenzione di Berna”), della Convenzione sulla responsabilità civile dei danni derivanti da attività pericolose per l’ambiente.

Il Manuale sui diritti umani e l’ambiente del Consiglio d’Europa contiene i principi che emergono dalla giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo e dalle decisioni e conclusioni del Comitato europeo dei diritti sociali
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Maggiori informazioni:

Raccomandazione CM/Rec(2022)20 del Comitato dei Ministri agli Stati membri sui diritti umani e la tutela ambientale

Relazione illustrativa della Raccomandazione
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Il secondo turno delle elezioni presidenziali in Turchia è stato gestito bene e ha permesso agli elettori di scegliere tra reali alternative politiche, ma è stato caratterizzato da un linguaggio sempre più provocatorio e discriminatorio durante il periodo della campagna. Lo afferma il sito del Consiglio d’Europa. Secondo una dichiarazione degli osservatori internazionali, la parzialità dei media e le continue restrizioni alla libertà di espressione hanno creato delle condizioni diseguali e hanno contribuito a un vantaggio ingiustificato del candidato in carica.

La missione congiunta dell’Ufficio OSCE per le istituzioni democratiche e i diritti dell’uomo (ODIHR), dell’Assemblea parlamentare dell’OSCE (AP OSCE) e dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (APCE) ha rilevato che, sebbene le autorità elettorali abbiano introdotto alcune norme prima del primo turno per garantire il regolare svolgimento di un eventuale ballottaggio, la legislazione non affronta gli aspetti importanti dello svolgimento del secondo turno, con un impatto negativo sulla certezza del diritto e sulla stabilità del quadro giuridico generale.

Mentre i candidati hanno potuto condurre liberamente la campagna elettorale, i sostenitori di alcuni partiti di opposizione hanno continuato a subire intimidazioni e molestie. Entrambe le parti hanno utilizzato un linguaggio provocatorio e discriminatorio, accusandosi reciprocamente di collaborare con organizzazioni terroristiche.

“Il secondo turno delle elezioni presidenziali ha portato a un chiaro vincitore. Tuttavia, anche questo secondo turno si è svolto in un ambiente che per molti versi non offre le condizioni necessarie per lo svolgimento di elezioni democratiche”, ha dichiarato Frank Schwabe (Germania, SOC), Presidente della delegazione dell’APCE. “Ora la Türkiye deve attuare le sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo e, soprattutto, rilasciare Osman Kavala e Selahattin Demirtaş. In futuro, il Consiglio elettorale supremo dovrà impegnarsi per garantire la massima trasparenza possibile al fine di rafforzare la fiducia nel processo elettorale”.
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Venerdì 9 e sabato 10 giugno, l’Evento europeo dei giovani 2023 (EYE 2023) presenterà più di 300 attività in persona e ibride come dibattiti, discussioni, opportunità di networking, performance artistiche, attività sportive e laboratori interattivi. Queste sono state create in collaborazione con le istituzioni dell’UE, le organizzazioni internazionali, la società civile, le organizzazioni giovanili e i partecipanti stessi. L’evento è ospitato dal Parlamento europeo a Strasburgo e parte del programma si svolgerà all’aperto nel Villaggio EYE.

Sarà possibile partecipare all’evento anche online.

La Presidente del PE Roberta Metsola aprirà l’evento venerdì alle 10.30 nell’emiciclo del Parlamento. Le attività successive all’interno del PE e nel Villaggio EYE consentiranno ai partecipanti di discutere le loro idee con responsabili politici e decisionali, esperti e attivisti.

“L’Evento europeo dei giovani di quest’anno è particolarmente importante, perché è l’ultimo prima delle elezioni europee del 2024. Il mio appello a tutti i partecipanti è di portare questa esperienza nelle vostre città, paesi e villaggi. Di farsi coinvolgere. Diffondere il messaggio dell’Europa. Di votare. E di convincere anche i vostri amici e familiari a votare. Perché in fondo il futuro dell’Europa dipenderà da voi,” ha dichiarato la Presidente Metsola.

Con le elezioni europee che si terranno dal 6 al 9 giugno 2024, i partecipanti discuteranno di priorità fondamentali come la giustizia climatica, il riscaldamento globale e la strategia dell’UE per la biodiversità. Si parlerà anche dell’Anno europeo delle competenze e della necessità di adattarsi alla transizione verde e tecnologica, degli insegnamenti tratti dalla pandemia di COVID-19 e di come affrontare le disuguaglianze sociali e l’esclusione in Europa. I partecipanti discuteranno della tutela dei valori dell’UE, del ruolo dell’Europa in un mondo in continua evoluzione segnato dall’invasione russa dell’Ucraina, della politica migratoria e della necessità di impegno e partecipazione dei giovani.

Per maggiori dettagli su programma, relatori e attività (tra cui due concerti all’aperto nelle serate di venerdì e sabato), consultare il programma.

Dopo la sessione conclusiva di sabato alle 16.30, le idee, le aspettative e le preoccupazioni dei giovani saranno riassunte e raccolte in un Rapporto sulle idee dei giovani, che sarà distribuito a tutti i deputati. Alcuni partecipanti potranno sviluppare le idee che ritengono più stimolanti e presentarle direttamente ai deputati durante un’audizione EYE prevista per l’autunno 2023.

Si tratta della quinta edizione dell’EYE, che riunisce giovani di tutta l’Unione europea e del mondo per condividere e dare forma alle loro idee sul futuro dell’Europa. Si tratta di un’opportunità unica per i giovani tra i 16 e i 30 anni per parlare tra loro, ispirarsi a vicenda e incontrare esperti, attivisti, influencer e decisori, nel cuore della democrazia europea.

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Il commissario europeo per la gestione delle crisi Janez Lenarčič ha annunciato il 30 maggio il raddoppio della flotta antincendio aerea di rescEU per la stagione degli incendi di quest’anno, Flotta antincendio rescEU per il 2023

Lo rende noto un comunicato stampa della Commissione europea.

La riserva di aeromobili antincendio di rescEU comprende 24 aerei e 4 elicotteri provenienti da 10 Stati membri:

Due aerei da scavo medi dalla Croazia
Due aerei leggeri da Cipro
Due elicotteri dalla Cechia
Due aerei da scavo medi e un elicottero dalla Francia
Due aerei leggeri dalla Germania
Due aerei medi, due aerei leggeri e un elicottero dalla Grecia
Due aerei medi scooping e due aerei leggeri dall’Italia
Due aerei leggeri dal Portogallo
Due aerei da scavo medi dalla Spagna
Quattro aerei leggeri dalla Svezia

Inoltre, Austria, Bulgaria, Finlandia, Francia, Germania, Lettonia, Malta, Polonia, Romania, Slovacchia e Slovenia invieranno quasi 450 vigili del fuoco da preposizionare in Francia, Grecia e Portogallo.

A seguito degli appelli dei ministri dell’UE e del Parlamento europeo, nel 2022 la Commissione europea ha sviluppato anche un piano d’azione per la prevenzione degli incendi boschivi. Questo piano d’azione è organizzato attorno a tre obiettivi: 1) migliorare la capacità amministrativa; 2) migliorare la conoscenza; 3) aumentare gli investimenti in azioni di prevenzione degli incendi boschivi.

Nell’ambito del piano d’azione per la prevenzione, l’UE lancia oggi una nuova metodologia di valutazione della revisione tra pari di Wildfire. Questo nuovo strumento aiuta i paesi a valutare la loro capacità di prevenire e prepararsi agli incendi e sostiene lo scambio di buone pratiche tra i paesi europei, nel quadro del meccanismo di protezione civile dell’UE.

Inoltre, è stato creato un team di supporto per gli incendi del Centro di coordinamento della risposta alle emergenze per consentire il monitoraggio e l’analisi quasi in tempo reale della situazione degli incendi da metà giugno a metà settembre.

Domande e risposte sugli incendi: la risposta dell’UE 2023

Scheda informativa sulla preparazione dell’UE per la stagione degli incendi del 2023

Incendi boschivi

rescEU

Meccanismo di protezione civile dell’UE
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La Gazzetta ufficiale dell’Unione europea C 188 del 30 maggio pubblica il Parere del Comitato europeo delle regioni (CdR) sul tema «Il futuro del partenariato orientale da un punto di vista locale e regionale».

Il CdR accoglie con favore la decisione del Consiglio europeo del giugno 2022 di conferire alla Repubblica di Moldova e all’Ucraina lo status di paesi candidati all’adesione e di riconoscere una futura prospettiva europea per la Georgia.

Il Comitato loda i notevoli progressi compiuti dai tre paesi, Georgia, Moldova e Ucraina (il trio), nell’attuazione dei loro accordi di associazione e degli accordi di libero scambio globali e approfonditi.

Il CdR si compiace dell’entrata in vigore, il 3 marzo 2021, dell’accordo di partenariato globale e rafforzato (CEPA) UE-Armenia, quale pietra miliare per le relazioni tra UE e Armenia

. Il Comitato ritiene che i valori fondamentali, ossia un impegno condiviso a favore della libertà, della democrazia, dello Stato di diritto e dei diritti umani, dovrebbero rimanere il terreno comune per rafforzare i legami che uniscono il partenariato orientale; al contempo occorre continuare a lavorare su obiettivi condivisi quali la promozione della parità di genere, la protezione delle minoranze e dei diritti linguistici, la lotta ai cambiamenti climatici, la promozione delle transizioni verde e digitale, il sostegno a una società civile forte e indipendente, l’aumento della resilienza e della prosperità e l’approfondimento delle relazioni economiche; sottolinea che al fine di promuovere i valori democratici in Bielorussia è essenziale proseguire il sostegno dell’opposizione democratica bielorussa a tutti i livelli di governance, come pure il sostegno della società civile

. Il CdR segnala il ruolo significativo che gli enti regionali e locali possono svolgere per difendere i suddetti valori fondamentali nelle regioni e nelle comunità locali e conseguire gli obiettivi comuni, e al tempo stesso garantire, avvicinando i cittadini locali all’Unione europea e ai suoi valori, il rispetto del principio di sussidiarietà dell’UE; sottolinea tuttavia che, affinché il partenariato continui a prosperare, è necessario ridefinire i suoi obiettivi politici e la sua architettura multilaterale.

Il Comitato riconosce che, dopo oltre un decennio di cooperazione nell’ambito del partenariato orientale, le priorità specifiche per paese dei partner orientali sono ora divergenti a causa delle differenze nelle loro esigenze di sviluppo, nelle loro priorità nazionali e nelle loro aspirazioni di integrazione, ma anche a causa della politica di aggressione, delle tattiche destabilizzanti e della disinformazione cui ricorre la Russia. Attende pertanto con impazienza la proposta della Commissione europea relativa alla valutazione del futuro del partenariato orientale

. IL PARERE INTEGRALE IN ITALIANO (PDF)
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