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In una risoluzione del 19 maggio sulle conseguenze sociali ed economiche per l’UE della guerra russa in Ucraina, il Parlamento europeo (PE) ha affermato che “l’aggressione militare russa contro l’Ucraina e le sanzioni giustificate dell’UE nei confronti della Russia e della Bielorussia stanno incidendo sulla ripresa economica post-pandemia dell’UE”. Lo rende noto il sito del PE.

È necessario far fronte a tali conseguenze, per aiutare famiglie e imprese e mantenere “il sostegno dei cittadini europei a favore delle azioni intraprese contro la Russia e delle altre azioni necessarie per sostenere gli ucraini nella loro difesa”.

Recovery (NextGenerationEU), lo strumento europeo SURE di sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione in un’emergenza (Support to mitigate Unemployment Risks in an Emergency) o il sistema di flessibilità del bilancio UE non sono sufficienti a mitigare gli effetti negativi della guerra e il costo per l’UE delle sanzioni imposte alla Russia.

Per questo motivo, l’Assemblea di Strasburgo chiede la tassazione dei proventi straordinari per le compagnie energetiche, il congelamento e sequestro dei beni degli oligarchi russi e un’ulteriore flessibilità nel bilancio UE. Inoltre, il quadro finanziario pluriennale (QFP) dovrebbe essere rivisto, le norme sugli aiuti di Stato dovrebbero essere applicate in modo più flessibile, il livello di garanzia dell’UE nel programma InvestEU dovrebbe essere aumentato e la Commissione dovrebbe essere pronta, se necessario, a proporre nuovi programmi. L’UE dovrebbe anche assumere un ruolo guida nella creazione di un fondo fiduciario di solidarietà per l’Ucraina.

La guerra ha inasprito una già grave crisi dei prezzi dell’energia e ciò sta incidendo negativamente sul potere d’acquisto e sui costi operativi. L’aggravarsi della crisi richiede un intervento rapido. Per questo, i Paesi UE dovrebbero aumentare il loro sostegno sociale e stanziare spese supplementari per un supporto mirato alle imprese vulnerabili ma sostenibili. Inoltre, l’aumento delle retribuzioni dovrebbe tenere conto dell’inflazione a lungo termine e della crescita della produttività, al fine di mantenere il potere d’acquisto delle famiglie.

Secondo il PE, è necessario istituire un pacchetto temporaneo europeo per la resilienza sociale che coordini una serie di misure e mezzi per rafforzare i sistemi di previdenza sociale e di protezione sociale nell’UE.

Il PE infine ha posto particolare enfasi sullo sviluppo dell’autonomia dell’UE e chiedono l’istituzione di un nuovo fondo europeo dedicato. Il fondo per l’autonomia strategica per l’Europa finanzierebbe le infrastrutture energetiche transfrontaliere, la produzione di energia rinnovabile e l’efficienza energetica, la cibersicurezza, la competitività industriale, l’economia circolare, la sicurezza alimentare e lo sviluppo sostenibile.

PAGINA AICCRE SULL’UCRAINA
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La Commissione europea in un comunicato stampa dell’11 maggio informa di aver emesso ulteriori 9 miliardi di euro in una transazione dual tranche nell’ambito dello strumento di recupero NextGenerationEU.

L’accordo è la nona transazione sindacata nell’ambito di NextGenerationEU e la 4a del 2022. Consisteva in una nuova obbligazione triennale di 6 miliardi di euro con scadenza il 4 luglio 2025 e un prelievo di 3 miliardi di euro di un’obbligazione esistente a 30 anni con scadenza il 6 luglio 2051.

Si tratta della prima obbligazione triennale emessa dalla Commissione nell’ambito della sua strategia di finanziamento diversificata. Con la sua vendita, la Commissione ha ora stabilito le sue emissioni nell’intero spettro delle scadenze obbligazionarie a lungo termine (da 3 a 30 anni).

Le operazioni hanno suscitato un fortissimo interesse da parte degli investitori. L’obbligazione trentennale è stata sottoscritta in eccesso di oltre 16 volte con offerte superiori a 48 miliardi di euro, diventando così la transazione NextGenerationEU più sottoscritta fino ad oggi.

La Commissione continuerà a utilizzare i fondi raccolti per sostenere la ripresa e la resilienza dell’Europa, finanziando gli Stati membri nell’ambito del meccanismo per la ripresa e la resilienza nonché nell’ambito di altri programmi.

Piano di finanziamento dell’UE gennaio-giugno 2022
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