Sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea serie C del 16 novembre è pubblicato l’avviso della Relazione speciale della Corte dei conti europea
«Il quadro di monitoraggio della performance del dispositivo per la ripresa – Misura i progressi compiuti nell’attuazione, ma non è sufficiente per rilevare la performance».
Il dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF), scrive la Corte, ammontante a 723 miliardi di euro, è stato istituito in risposta alla pandemia di COVID-19.
La Corte ha sottoposto ad audit il quadro di monitoraggio della performance dell’RRF, concludendo che esso misura i progressi compiuti nell’attuazione, ma solo in parte la performance dell’RRF.
I traguardi e gli obiettivi nonché gli indicatori comuni contribuiscono alla misurazione dei progressi compiuti, ma sono incentrati sulle realizzazioni invece che sui risultati e non coprono appieno tutti gli aspetti della performance dell’RRF. Il quadro di valutazione è di agevole utilizzo, ma inficiato da problemi di qualità dei dati e di trasparenza. Le prime relazioni sull’RRF hanno rispettato per lo più gli obblighi d’informativa, ma le informazioni fornite sulla performance erano limitate.
La Corte raccomanda alla Commissione europea di migliorare la qualità della rendicontazione relativa all’RRF e di ovviare alle carenze concernenti il monitoraggio della performance in futuri strumenti basati su finanziamenti non collegati ai costi.