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Mediterraneo e Adriatico: UE propone possibilità di pesca 2023

La Commissione europea in un comunicato stampa informa di aver adottato il 14 ottobre la sua proposta sulle possibilità di pesca per il 2023 nel Mediterraneo e nel Mar Nero. La proposta promuove la gestione sostenibile degli stock ittici nel Mediterraneo e nel Mar Nero e mantiene gli impegni politici assunti nelle dichiarazioni MedFish4Ever e Sofia.

La proposta, precisa la Commissione, “rispecchia l’ambizione della Commissione di rendere sostenibile la pesca in questi due bacini marittimi, in linea con la strategia 2030 della Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo (CGPM), che è l’organizzazione regionale di gestione della pesca competente per la conservazione e la gestione degli stock ittici in il Mediterraneo e il Mar Nero”.

La Commissione propone di utilizzare gli stessi strumenti introdotti nelle possibilità di pesca del 2022 sulla base dei più recenti pareri scientifici, ad esempio lo sforzo di pesca per i pescherecci da traino e con palangari, nonché i limiti di cattura per i gamberetti di acque profonde. Queste misure sono state stabilite nell’ambito del piano di gestione pluriennale (MAP) del Mediterraneo occidentale per gli stock demersali, con l’obiettivo di raggiungere il rendimento massimo sostenibile (MSY), la quantità massima di pesce che i pescatori possono prelevare dal mare senza compromettere la rigenerazione e il futuro produttività dello stock – entro il 1° gennaio 2025 al più tardi.

Nel Mar Mediterraneo, la proposta incorpora misure per il corallo rosso e la lampuga, in linea con le decisioni adottate della CGPM. Per gli stock per i quali le misure transitorie della CGPM scadono alla fine del 2022 ( come gli stock di sarago e gamberetti di acque profonde nello Ionio, nel Mare di Levante e nello Stretto di Sicilia ), la proposta sarà aggiornata dopo l’annuale CGPM 2022 sessione, in cui è prevista l’adozione di nuove decisioni.

Nel Mare Adriatico, la proposta prosegue l’attuazione della MAPPA CGPM per gli stock demersali e della MAPPA CGPM per i piccoli pelagici. Per i piccoli stock pelagici, la proposta prosegue l’attuazione del periodo transitorio del MAP. Comprende un ulteriore livello di riduzione delle catture, basato sulla quota interna transitoria tra gli Stati membri, nonché il massimale di capacità della flotta per le navi che prendono di mira i piccoli pelagici . Per gli stock demersali, propone una riduzione dello sforzo di pesca in linea con la futura decisione della CGPM e l’obiettivo di raggiungere l’MSY entro il 2026. La decisione sarà adottata durante la sessione annuale della CGPM 2022.

Proposta di regolamento del Consiglio che fissa per il 2023 le possibilità di pesca per determinati stock ittici e gruppi di stock ittici applicabili nel Mediterraneo e nel Mar Nero

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