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CdR: maggiore sostegno alle aree remote per transizione giusta

Il Comitato europeo delle Regioni, riunito a Kiruna, in Svezia, ha adottato nei giorni scorsi una dichiarazione in cui si invitano le istituzioni dell’UE a tenere conto della situazione specifica delle aree remote nel bilancio dell’UE e si sottolinea il ruolo della politica di coesione nel garantire un luogo sostenibile sviluppo in tutti gli angoli d’Europa.

La dichiarazione di Kiruna sul raggiungimento della transizione verde, giusta ed equa con e in tutte le regioni europee sottolinea che le aree remote, specialmente nell’Artico, sono particolarmente vulnerabili all’impatto della crisi climatica. Le transizioni verdi e digitali pongono loro sfide particolari per quanto riguarda lo sviluppo demografico, il necessario miglioramento e riqualificazione della forza lavoro e la capacità di attrarre investimenti e persone per ulteriori posti di lavoro di qualità. Allo stesso tempo, molte aree remote hanno risorse naturali uniche e know-how che possono renderle leader nella transizione verde: nella regione svedese del Norrbotten, ad esempio, sono stati scoperti metalli delle terre rare fondamentali per i veicoli elettrici e fossili- la produzione di acciaio libera con idrogeno è già in fase di sperimentazione.

Il CdR sottolinea il ruolo fondamentale della politica di coesione dell’UE quale principale politica di investimento dell’UE che sostiene lo sviluppo sostenibile basato sul territorio in tutti i territori d’Europa e aiuta a sbloccare il potenziale unico di ciascun territorio, garantendo che nessuna regione o persona venga lasciata indietro. La situazione specifica delle zone remote e delle zone con svantaggi geografici e demografici dovrebbe essere presa in considerazione anche durante la revisione intermedia del quadro finanziario pluriennale dell’UE 2021-2027 e nel dibattito sul futuro ciclo di bilancio dell’UE.

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