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Per valutare e rafforzare gli attuali metodi di lavoro in vista delle elezioni del 2024, le istituzioni dell’UE hanno organizzato il 21 novembre un’esercitazione di sicurezza informatica. Lo rende noto un comunicato della Commissione europea. I partner nazionali e UE hanno testato i loro piani di crisi e le possibili risposte a potenziali incidenti di sicurezza informatica che potrebbero riguardare le elezioni europee.

L’esercitazione fa parte delle misure attuate dall’Unione europea per garantire elezioni libere ed eque nel giugno 2024. Si è svolta presso il Parlamento europeo ed è stata organizzata dai servizi del Parlamento europeo, dalla Commissione europea e dall’Agenzia dell’Unione europea per la cibersicurezza (ENISA). L’esercitazione, scrive Bruxelles, ha consentito ai partecipanti di scambiare esperienze e migliori pratiche e li aiuterà a migliorare la loro capacità di rispondere agli incidenti di sicurezza informatica e a contribuire all’aggiornamento degli orientamenti e delle buone pratiche esistenti in materia di sicurezza informatica della tecnologia utilizzata nel processo elettorale.

Alla seconda edizione dell’esercitazione hanno partecipato rappresentanti delle autorità nazionali responsabili delle elezioni e della cibersicurezza, insieme a osservatori del Parlamento europeo, della Commissione europea, di CERT-UE e dell’Agenzia dell’Unione europea per la cibersicurezza (ENISA). Sebbene la responsabilità principale di proteggere l’integrità delle elezioni spetti agli Stati membri dell’UE, l’esercitazione ha contribuito a perfezionare la loro preparazione comune ad affrontare potenziali minacce informatiche e altre minacce ibride, come pure la loro capacità di sviluppare rapidamente e mantenere la conoscenza situazionale a livello nazionale e dell’UE in caso di gravi incidenti di sicurezza informatica.

Sulla base di vari scenari che presentano potenziali minacce e incidenti favoriti dall’informatica, l’esercitazione, informa la Commissione, ha consentito ai partecipanti di:

approfondire la loro conoscenza del livello degli aspetti critici delle elezioni europee, compresa una valutazione del livello di consapevolezza tra gli altri soggetti interessati (ad esempio partiti politici, organizzatori di campagne elettorali e fornitori di attrezzature informatiche pertinenti);

rafforzare la cooperazione tra le autorità competenti a livello nazionale (comprese le autorità elettorali e altri organismi e agenzie pertinenti, quali le autorità per la cibersicurezza, i gruppi di intervento per la sicurezza informatica in caso di incidente (CSIRT), le autorità per la protezione dei dati, le autorità che si occupano di questioni di disinformazione, le unità che si occupano di criminalità informatica, ecc.), nonché a livello dell’UE, come i servizi della Commissione responsabili dell’applicazione della legge sui servizi digitali;

verificare la capacità esistente degli Stati membri dell’UE di valutare adeguatamente i rischi connessi alla sicurezza informatica delle elezioni europee, sviluppare tempestivamente la conoscenza situazionale e coordinare la comunicazione al pubblico;

testare i piani di gestione delle crisi esistenti e le procedure pertinenti per prevenire, individuare, gestire e rispondere agli attacchi alla sicurezza informatica e alle minacce ibride, comprese le campagne di disinformazione;

individuare tutte le altre potenziali lacune e adeguate misure di attenuazione dei rischi che dovrebbero essere attuate prima delle elezioni del Parlamento europeo.
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Il Movimento Federalista Europeo informa sul proprio sito che, attraverso le sue articolazioni territoriali, propone alle Amministrazioni locali di sottoscrivere un documento con cui chiedono ai parlamentari europei di far propria e votare nella sessione plenaria di novembre la proposta di riforma dei Trattati UE preparata dalla Commissione per gli affari costituzionali del Parlamento Europeo e di battersi per ottenere l’avvio della Convenzione per la riforma dei Trattati, e al Governo italiano, insieme ai nostri rappresentanti in Parlamento, di sostenere in tutte le sedi europee la richiesta di avviare la Convenzione e le riforme necessarie per la nascita di un’Europa federale, sovrana e democratica.

Scarica il file Word

Il materiale scaricabile per sostenere la campagna del MFE.
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Ecco i nuovi organi dell’AICCRE, eletti dalla XVII Assemblea congressuale dell’Associazione, svoltasi a Milano dal 28 al 30 settembre 2023:

PRESIDENTE
Milena Bertani

Vice Presidente Vicario
Franco Brussa

Vice Presidenti
Marco Intravaia
Efisio De Muru
Marco Monesi
Giuseppe Valerio

UFFICIO di Presidenza

Enzo Barazza
Matteo Bianchi
Massimo Bello
Stefania Cherubini
Giuseppe Di Pangrazio
Belinda Gottardi
Silvio Lanciotti
Carlo Melis
Francesco Pastore
Davide Rigallo
Carlo Riva Vercellotti
Leonardo Scimia

SEGRETARIO Oreste Ciasullo

VAI ALLA PAGINA DEL STO DEDICATA AGLI ORGANI E ALLO STATUTO

CONGRESSO, LA GALLERIA FOTOGRAFICA

MILENA BERTANI: “SARÒ IL PRESIDENTE DI TUTTI. RILANCIAMO L’AICCRE”
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La Commissione europea ha adottato il 17 ottobre il programma di lavoro 2024, che pone un forte accento sulla semplificazione delle norme per i cittadini e le imprese in tutta l’Unione europea. Ciò fa seguito all’impegno della Presidente von der Leyen di ridurre gli obblighi di rendicontazione del 25%, in linea con la strategia volta a rafforzare la competitività a lungo termine dell’UE e a fornire sostegno alle PMI.

Lo rende noto un comunicato stampa della Commissione europea.

Il programma di lavoro, precisa Brulles, riflette sui risultati degli ultimi quattro anni, delinea le nuove proposte della Commissione per i prossimi mesi e presenta iniziative significative volte a ridurre la burocrazia. Alcune di queste iniziative di semplificazione sono già state avanzate (15 proposte e iniziative da marzo 2023), mentre altre vengono presentate parallelamente (26 proposte di razionalizzazione) o seguiranno. Sono presentati in un allegato dedicato insieme alle valutazioni e ai controlli di idoneità annunciati oggi.

Con oltre il 90% degli impegni assunti negli orientamenti politici del 2019 consegnati e a pochi mesi dalle elezioni europee del 2024, le nuove iniziative delineate nel programma di lavoro sono limitate a quelle ancora necessarie per rispettare gli impegni della Commissione o per affrontare sfide emergenti. Le nuove iniziative proposte, sottolinea la Commissione, si basano sul discorso sullo stato dell’Unione del 2023 e sulla lettera di intenti della Presidente von der Leyen.

Sito web del programma di lavoro della Commissione 2024

Comunicazione sul programma di lavoro della Commissione per il 2024

Spiegazione del programma di lavoro della Commissione per il 2024 – scheda informativa

Riduzione degli oneri e razionalizzazione degli obblighi di rendicontazione – scheda informativa.

Programma di lavoro della Commissione
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La Commissione europea ha pubblicato nei giorni scorsi un nuovo strumento che fornisce dati sulle alluvioni e contribuisce alla valutazione del rischio.

Lo strumento è stato elaborato nell’ambito della direttiva dell’UE relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni, che stabilisce i meccanismi di gestione del rischio.

Per la prima volta, afferma Bruxelles, lo strumento fornirà una mappa unica delle zone a potenziale rischio significativo di alluvione e un portale di accesso a tutte le informazioni correlate, fornendo ai decisori una visione d’insieme dei dati necessari per gestire il rischio. Lo strumento di visualizzazione online mette in luce che oltre 14 000 zone dell’UE sono a rischio significativo di alluvioni.

I dati sul rischio di alluvioni sono forniti dagli Stati membri con il sostegno della Commissione e dell’Agenzia europea dell’ambiente. I dati comprendono le valutazioni preliminari del rischio di alluvioni redatte dagli Stati membri, le mappe della pericolosità e del rischio di alluvioni e i piani di gestione del rischio di alluvioni.

Le alluvioni sono le catastrofi naturali più comuni e più costose in Europa e sono sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici. Le loro conseguenze sono devastanti, in quanto mettono in pericolo vite umane e la biodiversità, oltre a provocare gravi perdite economiche. Nei prossimi decenni si assisterà probabilmente a un aumento del rischio di alluvioni in Europa, con le gravi perdite economiche che ne conseguono. Migliori informazioni e una gestione integrata del rischio di alluvioni possono ridurre la probabilità che tali catastrofi si verifichino e, con le opportune misure, rafforzare la resilienza della società e della natura nei confronti di fenomeni meteorologici estremi.

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Il Comitato Europeo delle Regioni ha pubblicato il Rapporto annuale dell’UE sullo stato delle regioni e delle città 2023

Il 2023 è stato un anno di sfide e crisi per tutte le regioni e città dell’Unione europea, si legge nella prefazione, ma anche un anno di pieno impegno da parte di oltre un milione di rappresentanti eletti nei comuni e nei parlamenti regionali per fornire soluzioni concrete e tangibili ai loro cittadini.
In vista delle prossime elezioni europee, la relazione fornisce ai lettori gli argomenti che conterranno nelle città e nelle regioni, in cui i cittadini voteranno.
Come nel quadro di una lente di ingrandimento, il 2 023 ha dimostrato dove la nostra Unione europea deve trovare risposte comuni, soluzioni migliori e settori in cui la nostra cooperazione deve essere rafforzata.
In Ucraina, la guerra portata dalla Russia sta ancora imperversando, portando distruzione e costringendo milioni di persone lontano dalle loro case. Fin dal primo giorno, le regioni e le città europee hanno aperto le loro porte, offrendo protezione agli ucraini, con servizi essenziali al centro.
Anche le stesse regioni e città si stanno preparando a contribuire agli sforzi di ricostruzione, accompagnando gli enti locali e regionali ucraini sulla strada della pace e dell’adesione all’UE, insieme ad altri paesi candidati. Le conseguenze sociali ed economiche della guerra, unite alle crisi in corso, sono state un peso pesante sulle spalle delle famiglie europee.
La crisi climatica è ovunque, ogni giorno, prendendo vite attraverso disastri naturali e mettendo a dura prova le nostre economie. Garantire la nostra energia e la sicurezza alimentare è stata una missione fondamentale, dal momento che milioni di europei erano e non sono ancora in grado di mantenere la loro casa al caldo o mettere il cibo sul tavolo.
Qualunque sia la portata delle sfide che affrontiamo, ci impegniamo a non lasciare indietro nessuno e a mantenere forte il nostro tessuto sociale. Possiamo solo uscire più forti da queste crisi, con l’impegno a garantire il progresso e il benessere dei nostri cittadini. Per questo motivo le regioni e le città hanno intrapreso pienamente le transizioni verde e digitale, trasformando le nostre società, in quanto attori chiave dell’agenda per lo sviluppo sostenibile.
Fondamentale per questa trasformazione strutturale e a lungo termine è la politica di coesione, la principale politica di investimento nell’UE per aiutare le regioni e le città a garantire un futuro migliore, sbloccando il loro potenziale, indipendentemente dal fatto che siano centri urbani o rurali, centrali o periferici, o anche regioni ultraperiferiche, come la mia regione d’origine delle Azzorre.
Ancora una volta, mentre progettiamo le politiche e gli investimenti per il futuro, non lasciando indietro nessuno e da nessuna parte rimane la nostra bussola.

Rapporto annuale dell’UE sullo stato delle regioni e delle città 2023 completo PDF
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La convenzione di Istanbul è entrata in vigore il 1º ottobre per l’UE. La convenzione è un quadro giuridico completo volto a proteggere le donne da ogni forma di violenza, al fine di prevenire, perseguire ed eliminare la violenza sulle donne e la violenza domestica, e di attuare politiche globali e coordinate.

Essendo l’UE nel suo complesso vincolata dalla convenzione, gli Stati membri dovranno adottare le misure necessarie.

Helena Dalli, Commissaria per l’Uguaglianza, ha dichiarato: “L’entrata in vigore della Convenzione di Istanbul costituisce un passo importante per l’UE, con cui si riconosce che la violenza sulle donne costituisce una violazione dei diritti umani. Solo quando le donne e le ragazze non vivranno più nell’insicurezza, nella paura e nella violenza quotidiane, vivremo in un’Unione veramente equa e paritaria. L’entrata in vigore storica di oggi è un buon passo nella direzione giusta.”
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