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Il 12 ottobre dieci città europee hanno ricevuto il marchio della missione dell’UE per città intelligenti e a impatto climatico zero, una delle missioni di Orizzonte Europa. Il marchio delle missioni dell’UE è un importante riconoscimento dei piani delle città per conseguire la neutralità climatica già entro il 2030 ed è volto ad agevolare l’accesso ai finanziamenti pubblici e privati per conseguire detto obiettivo.

Il marchio è stato assegnato a Sønderborg (Danimarca), Mannheim (Germania), Madrid, Valencia, Valladolid, Vitoria-Gasteiz e Saragozza (Spagna), Klagenfurt (Austria), Cluj-Napoca (Romania) e Stoccolma (Svezia).

Il marchio delle missioni dell’UE riconosce l’efficace elaborazione di contratti urbani per il clima, che delineano la visione complessiva delle città per conseguire la neutralità climatica e contengono un piano d’azione e una strategia di investimento. Le città redigono questi contratti urbani per il clima in collaborazione con le parti interessate locali, compresi il settore privato e i cittadini. I primi contratti, presentati da un certo numero di città nell’aprile 2023, sono stati esaminati dalla Commissione con il sostegno di esperti, tra cui la Banca europea per gli investimenti (BEI) e il Centro comune di ricerca (JRC). Se l’esito dell’esame è positivo, le città ricevono un marchio delle missioni dell’UE, inteso a facilitare l’accesso a fondi dell’UE, nazionali e regionali e a fonti di finanziamento quali, in particolare, investimenti privati.

Queste dieci città preparano il terreno per consentire alle altre di accelerare la transizione verde e digitale equa e sono un esempio di co-creazione inclusiva di politiche a livello locale. In totale, 100 città dell’UE partecipano alla missione dell’UE per le città, insieme con 12 città di paesi associati a Orizzonte Europa.

Maggiori informazioni sono disponibili nel comunicato stampa.
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Il 12 ottobre, nel corso di una votazione congiunta delle commissioni per gli affari esteri(AFET) e sviluppo (DEVE) del Parlamento europeo, sono stati selezionati i finalisti per il Premio Sacharov per la libertà di pensiero.

I finalisti al Premio Sacharov 2023

Jina Mahsa Amini e il movimento Donna, Vita, Libertà in Iran.

Vilma Núñez de Escorcia e il vescovo Rolando José Álvarez Lagos del Nicaragua

Le donne che lottano per un aborto libero, sicuro e legale in Polonia, El Salvador e negli Stati Uniti.

Jina Mahsa Amini e il movimento Donna, Vita e Libertà in Iran. Jina Mahsa Amini, la giovane ventiduenne curda che, nel settembre 2022 mentre stava visitando Teheran, venne arrestata e picchiata dalla cosiddetta polizia morale per aver indossato l’hijab nel modo “sbagliato”.

La sua morte, avvenuta pochi giorni dopo, scatenò massicce proteste in Iran che vide in prima linea le donne. Attraverso lo slogan “Donna, Vita, Libertà” hanno protestato contro la legge sull’hijab e altre leggi discriminatorie.

Vilma Núñez de Escorcia e il Vescovo Rolando José Álvarez Lagos del Nicaragua Da decenni Vilma Nuñez si batte per i diritti umani dei nicaraguensi. Nonostante le persecuzioni, è rimasta nel suo paese. Il Vescovo di Matagalpa Rolando Álvarez, è stato uno dei critici più duri nei confronti del regime del presidente Daniel Ortega. Nel febbraio 2023, dopo essersi rifiutato di lasciare il Paese, è stato condannato a 26 anni di carcere oltre alla sospensione della la cittadinanza.

Le donne che lottano per l’aborto libero, sicuro e legale in Polonia, El Salvador e negli Stati Uniti

Justyna Wydrzyńska è una paladina dei diritti delle donne polacche e componente dell’Abortion Dream Team, condannata a otto mesi di servizi sociali per aver aiutato una donna ad abortire in Polonia. Morena Herrera è una femminista e attivista sociale, che sostiene l’accesso all’aborto sicuro e legale a El Salvador. Colleen McNicholas è un’ostetrica-ginecologa americana con una solida esperienza nella cura dei pazienti di alta qualità e nella difesa della salute riproduttiva.

I finalisti sono stati selezionati dai deputati da un elenco più lungo di candidature avanzate da gruppi politici o gruppi di almeno 40 deputati. Scopri di più sui candidati al Premio Sacharov 2023.

L’annuale Premio Sakharov per la libertà di pensiero viene assegnato a individui e organizzazioni che difendono i diritti umani e le libertà fondamentali dal 1988. Il Premio prende il nome dal fisico e dissidente politico sovietico Andrei Sacharov e comprende un assegno da €50.000.
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Il Comitato Europeo delle Regioni ha pubblicato il Rapporto annuale dell’UE sullo stato delle regioni e delle città 2023

Il 2023 è stato un anno di sfide e crisi per tutte le regioni e città dell’Unione europea, si legge nella prefazione, ma anche un anno di pieno impegno da parte di oltre un milione di rappresentanti eletti nei comuni e nei parlamenti regionali per fornire soluzioni concrete e tangibili ai loro cittadini.
In vista delle prossime elezioni europee, la relazione fornisce ai lettori gli argomenti che conterranno nelle città e nelle regioni, in cui i cittadini voteranno.
Come nel quadro di una lente di ingrandimento, il 2 023 ha dimostrato dove la nostra Unione europea deve trovare risposte comuni, soluzioni migliori e settori in cui la nostra cooperazione deve essere rafforzata.
In Ucraina, la guerra portata dalla Russia sta ancora imperversando, portando distruzione e costringendo milioni di persone lontano dalle loro case. Fin dal primo giorno, le regioni e le città europee hanno aperto le loro porte, offrendo protezione agli ucraini, con servizi essenziali al centro.
Anche le stesse regioni e città si stanno preparando a contribuire agli sforzi di ricostruzione, accompagnando gli enti locali e regionali ucraini sulla strada della pace e dell’adesione all’UE, insieme ad altri paesi candidati. Le conseguenze sociali ed economiche della guerra, unite alle crisi in corso, sono state un peso pesante sulle spalle delle famiglie europee.
La crisi climatica è ovunque, ogni giorno, prendendo vite attraverso disastri naturali e mettendo a dura prova le nostre economie. Garantire la nostra energia e la sicurezza alimentare è stata una missione fondamentale, dal momento che milioni di europei erano e non sono ancora in grado di mantenere la loro casa al caldo o mettere il cibo sul tavolo.
Qualunque sia la portata delle sfide che affrontiamo, ci impegniamo a non lasciare indietro nessuno e a mantenere forte il nostro tessuto sociale. Possiamo solo uscire più forti da queste crisi, con l’impegno a garantire il progresso e il benessere dei nostri cittadini. Per questo motivo le regioni e le città hanno intrapreso pienamente le transizioni verde e digitale, trasformando le nostre società, in quanto attori chiave dell’agenda per lo sviluppo sostenibile.
Fondamentale per questa trasformazione strutturale e a lungo termine è la politica di coesione, la principale politica di investimento nell’UE per aiutare le regioni e le città a garantire un futuro migliore, sbloccando il loro potenziale, indipendentemente dal fatto che siano centri urbani o rurali, centrali o periferici, o anche regioni ultraperiferiche, come la mia regione d’origine delle Azzorre.
Ancora una volta, mentre progettiamo le politiche e gli investimenti per il futuro, non lasciando indietro nessuno e da nessuna parte rimane la nostra bussola.

Rapporto annuale dell’UE sullo stato delle regioni e delle città 2023 completo PDF
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