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Belinda Gottardi, Sindaco di Castel Maggiore, portavoce CEMR su clima ed energia, delegata AICCRE e nuova componente del Political Board of the Covenant of Mayors in Europe (Patto dei Sindaci), è tra le firmatarie della lettera aperta pubblicata recentemente dal Poltical board nella quale si esprime la volontà di trasformare l’attuale crisi in un’opportunità per accelerare la transizione energetica.

Le comunità locali, le città e le regioni rimangono in prima linea nella risposta alla crisi del covid-19. “Hanno adottato misure straordinarie e senza precedenti con conseguenze sociali ed economiche significative, riorganizzando al contempo la vita quotidiana dei loro cittadini. In questo modo stanno dando un importante contributo per far fronte all’attuale pandemia Covid-19 senza perdere di vista l’emergenza climatica”.



Con il progredire della pandemia, continua la lettera, “stiamo imparando quali meccanismi sono utili per superare queste sfide globali”. Ci sono lezioni preziose ricavate dagli approcci sperimentati sul campo in tempi di grande crisi: per esempio, “cooperazione e risposte coordinate tra gli Stati e tra i diversi livelli di governance si sono rivelati elementi importanti per una risposta efficace a tale crisi”.

Anche se al momento l’attenzione si concentra sulle misure di contenimento e protezione, i governi nazionali e l’UE stanno già preparando pacchetti di aiuti per rimettere l’economia in carreggiata. Per sostenere al meglio le città e le regioni nei loro sforzi di ripresa, accelerando nel contempo la transizione energetica e climatica, “questi investimenti dovrebbero essere incanalati verso la trasformazione in una società neutrale dal punto di vista climatico. Altrimenti le conseguenze del cambiamento climatico porteranno a crisi molto più profonde e a lungo termine. Una strategia di ripresa verde dovrebbe quindi essere strategicamente orientata verso le sfide future della trasformazione della società”.

Ogni euro speso per il superamento della crisi, auspica la lettera, dovrebbe essere utilizzato per aumentare la resistenza alle crisi future. Mettere fine ai sussidi per i combustibili fossili dovrebbe essere un ulteriore passo avanti dell’UE e dei governi nazionali per riorientare i flussi finanziari verso l’azione per il clima delle città”.



Ecco i messaggi chiave del Patto dei Sindaci:

– Questa crisi sanitaria non dovrebbe essere usata come un pretesto per ritardare un’azione urgente per il clima, ma dovrebbe invece essere usata come un’opportunità per plasmare il cambiamento sistemico.

– Il Green Deal europeo dovrebbe essere al centro degli sforzi di ripresa dell’UE e dovrebbe rendere le città meglio attrezzate per affrontare l’emergenza climatica in corso.

– Una forte cooperazione a più livelli tra UE, governi nazionali e locali è essenziale per coordinare al meglio le nostre risposte alla crisi e muoversi insieme verso i nostri obiettivi comuni per un’Europa neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050.

– La solidarietà europea è cruciale in questo momento, non solo per raggiungere gli obiettivi climatici, ma anche per mantenere la stabilità politica in un momento di profondo sconvolgimento sociale ed economico. Solo la solidarietà può garantire che non lasciamo indietro nessuno, soprattutto i più vulnerabili.

– I governi locali e le loro amministrazioni – che sono in prima linea nella gestione della crisi sul campo – dovrebbero vedere i loro sforzi di ripresa ben sostenuti quando pianificano le loro prossime azioni e il loro budget. I pacchetti di investimenti attualmente progettati dagli Stati membri e dall’UE dovrebbero contribuire alla transizione energetica e climatica già in corso a livello locale.

– Tutti i salvataggi governativi dell’industria dovrebbero essere subordinati alla condizione di essere utilizzati per avviare immediatamente la transizione per decarbonizzare le loro operazioni e includere una traiettoria per raggiungere la neutralità climatica al più tardi entro il 2050.

SCARICA IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA

Gli altri firmatari della lettera, oltre a Belinda Gottardi, sono:
Eckart Würzner, Mayor of Heidelberg
Xesco Gomar Martín, Deputy-President of the Province of Barcelona
Martin Horn, Mayor of Freiburg
Katarina Luhr, Deputy-Mayor of Stockholm
Julije Domac, Director of the North-West Croatia Energy Agency
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Il Patto dei Sindaci è il più grande movimento, su scala mondiale, delle città per le azioni a favore del clima e l’energia. Riunisce ad oggi oltre 7.000 enti locali e regionali in 57 Paesi, attingendo ai punti di forza di un movimento mondiale multi-stakeholder e al supporto tecnico e metodologico offerto da uffici dedicati.
Il Patto Globale dei Sindaci sta traendo profitto dall’esperienza maturata negli ultimi otto anni in Europa e oltre, partendo dai fattori chiave di successo dell’iniziativa: la governance bottom-up, il modello di cooperazione multilivello e di azione guidata dai diversi contesti territoriali.
Dal 2017 sono stati istituiti uffici regionali del Patto in Nord America, America Latina e Caraibi, Cina e Asia sud-orientale, India e Giappone ad integrazione di quelli esistenti.

Il Consiglio politico del Patto dei Sindaci in Europa



COMPONENTI


Belinda Gottardi, Sindaco di Castel Maggiore, portavoce CEMR energia e clima, Delegata AICCRE Eckart Würzner, Sindaco di Heidelberg
Xesco Gomar Martín, Deputy-President della Provincia di Barcelona
Célia Blaue, Deputy-Mayor Parigi
Katarina Luhr, Deputy-Mayor Stoccolma
Julije Domac, Direttore North-West Croatia Energy Agency





ORIENTAMENTI STRATEGICI


– Un movimento politico, guidato dai sindaci, secondo i principi chiave del Patto
Il Patto europeo darà ai leader locali una voce più forte.

– Un’iniziativa che integra e alimenta i quadri nazionali
Il Patto rappresenta un’opportunità unica per costruire un ponte tra il piano d’azione locale e quello nazionale per il clima e per creare nuove opportunità di finanziamento.

– Uno strumento principale della politica climatica ed energetica dell’UE
Il Patto si è dimostrato uno strumento molto efficace nel mobilitare le autorità locali e nel profilare il loro ruolo chiave nella definizione delle politiche dell’UE.

– L’iniziativa faro mondiale per le città – riconosciuta nell’Agenda globale d’azione per il clima come parte della diplomazia climatica dell’UE
Il Patto Europeo è anche strumentale al raggiungimento dell’ambizione fissata da tutte le nazioni nell’Accordo di Parigi. Esso contribuisce – attraverso il Patto Globale – a mostrare il ruolo delle città sulla scena internazionale, in particolare nell’ambito del processo UNFCCC.

– Un quadro solido e flessibile per l’azione delle città
Il quadro metodologico del Patto deve essere abbastanza robusto e flessibile da poter affrontare un’evoluzione regolare e al tempo stesso soddisfare al meglio le esigenze delle città, attraverso un processo di consultazione continua.

– Un’Unione europea allargata in fase di transizione
Il Patto sosterrà ulteriormente i suoi firmatari nel coinvolgere gli attori locali nella transizione energetica, climatica e, per estensione, sociale.

– Un’opportunità per promuovere l’innovazione, lo sviluppo e la cooperazione urbana
Il Patto sostiene i suoi firmatari nell’attuazione della loro visione a lungo termine verso il 2050 in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, gli impegni nazionali/regionali comunicati dalle parti per il processo UNFCCC e gli obiettivi di Energia sostenibile per tutti (SE4ALL).

VAI AL SITO DEL PATTO DEI SINDACI
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Il 24 aprile si è svolta la videoconferenza del CCRE/CEMR sul cambiamento climatico alla quale ha partecipato la delegata dell’AICCRE Belinda Gottardi (Sindaco di Castel Maggiore), che è anche la portavoce per il CCRE/CEMR su clima ed energia.

La nostra rappresentante ha tra l’altro sottolineato che gli enti locali devono essere ambiziosi e concreti. Ambiziosi per quanto riguarda la riduzione di CO2 proposta dalla Commissione europea. .

Non è più il tempo delle parole. Occorrono impegni precisi e stringenti. Obiettivi e tempi chiari. Le città sono particolarmente colpite dal cambiamento climatico e già prima della diffusione dell’epidemia COVID-19 avevano iniziato a prendere misure nel segno della sostenibilità.

L’epidemia ha arrestato questi processi ed ora è necessaria una rimodulazione degli interventi, soprattutto per quanto concerne raccolta differenziata e la mobilità.

Per quanto concerne quest’ultimo tema, le misure previste dalla lotta al COVID-19 impediranno l’uso massiccio dei trasporti pubblici, per esempio. Bisogna quindi cambiare abitudini e pensare ad una mobilità soft che preveda l’uso da parte dei cittadini di auto elettriche e di biciclette.
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A pochi giorni dalla decisione dell’Unione europea di fissare per legge l’obiettivo zero emissioni al 2050, un nuovo sondaggio Eurobarometro rivela che il 94% dei cittadini di tutti gli Stati membri dell’Unione afferma che per loro è importante proteggere l’ambiente. Il 91% dei cittadini ha dichiarato che i cambiamenti climatici rappresentano un grave problema.
La legislazione europea è necessaria per proteggere l’ambiente, secondo l’83% degli intervistati. L’indagine Eurobarometro rivela inoltre che i cittadini vogliono fare di più per proteggere l’ambiente e che ritengono che la responsabilità dovrebbe essere condivisa dalle grandi aziende e industrie, dai governi nazionali e dall’Unione europea, nonché dai cittadini stessi.
Gli intervistati hanno ritenuto che i modi più efficaci per affrontare i problemi ambientali siano “cambiare il modo in cui consumiamo” e “cambiare il modo in cui produciamo e commerciamo”.
Cambiamenti climatici, l’inquinamento atmosferico e i rifiuti sono i tre problemi ambientali più importanti , secondo i risultati dell’indagine. Oltre i tre quarti (78%) degli intervistati ritiene che le questioni ambientali abbiano un effetto diretto sulla loro vita quotidiana e salute.
Più di otto cittadini su dieci sono preoccupati per l’impatto delle sostanze chimiche presenti nei prodotti di tutti i giorni. Infine, è stato espresso il sostegno per altre misure, quali investimenti in ricerca e sviluppo, maggiori informazioni e istruzione, incoraggiando le imprese a impegnarsi in attività sostenibili e un più stretto controllo legislativo.
Per quanto concerne nello specifico gli italiani, Il clima, seguito da rifiuti e l’inquinamento dell’aria e del mare sono le preoccupazioni più importanti in fatto di ambiente.
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Per la prima volta nella storia dell’Europa, enti locali e regionali hanno marciato insieme ai giovani di tutto il mondo per sensibilizzare sul tema del clima globale. La rete governativa di enti locali ha chiesto all’Unione europea e ai leader nazionali di adottare le misure necessarie per affrontare i cambiamenti climatici in modo giusto e tempestivo. Le sei organizzazioni che formano la rete sono, oltre al CCRE/CEMR: Climate Alliance; Energycities ; Eurocities; FEDARENE; ICLEI .



La richiesta della rete è stata quella di prestare attenzione al Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC) per limitare il riscaldamento globale a 1,5 ° C. Secondo la rete, raggiungere questo obiettivo globale significherà disinvestire nei combustibili fossili, ripensando urgentemente alla strategia climatica dell’UE e responsabilizzando i governi locali e regionali. La Banca europea per gli investimenti (BEI) ha erogato 12 miliardi di euro in progetti di combustibili fossili dal 2013. Per affrontare adeguatamente la crisi climatica, città, città e regioni chiedono alla BEI di disinvestire completamente dai combustibili fossili. Chiedono inoltre all’UE di farlo con il quadro finanziario pluriennale (QFP), al fine di creare un fondo di transizione. Il presidente del CCRE/CEMR Stefano Bonaccini, ha dichiarato: “Il cambiamento climatico sta causando incendi, inondazioni e disagi nelle città e nelle regioni di tutto il mondo. Come sindaci e leader locali e regionali, abbiamo una responsabilità nei confronti delle giovani generazioni e ascoltiamo la loro chiamata: dobbiamo agire ora per limitare il riscaldamento globale a 1,5 ° C. Ecco perché ci siamo uniti ai giovani del Global Climate Strike For the Future! Chiediamo all’UE e ai governi nazionali di abbandonare i combustibili fossili. Li invitiamo a lavorare con la prossima generazione di leader, per creare il modello di sviluppo che garantirà la vita sulla terra per tutti “.

Secondo la rete, l’azione locale rimane il modo migliore per affrontare la sfida globale dei cambiamenti climatici, poiché responsabilizza i cittadini e colma il divario tra comunità e responsabili politici.
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Progetti, Ambiente, Marche

Energie rinnovabili

Sviluppo e la diffusione delle energie rinnovabili, nonché l’introduzione di misure di efficienza energetica

PROGETTO SEA-R

Il progetto SEAR ha come obiettivo generale lo sviluppo e la diffusione delle energie rinnovabili, nonché l’introduzione di misure di efficienza energetica tra i Parnters ed è articolato in tre tematiche principali, che prendono spunto dalle tre risorse energetiche a disposizione nell’ Euroregione Adriatica:

  • SUN ENERGY (ENERGIA SOLARE): l’obiettivo di questa tematica è quello di individuare strumenti e tools per l’implementazione della energia solare; l’azione intende implementare misure di risparmio energetico e anche azioni pilota per l’introduzione di energie rinnovabili (ad es. pannelli fotovoltaici);
  • SEA ENERGY (ENERGIA DAL MARE): scopo di questa tematica – che parte dallo stato di fatto di concentrazione di alghe presenti nel Mare Adriatico – è quello di effettuare uno studio di fattibilità, attraverso appositi test di laboratorio, per produrre bio-gas dalle alghe;
  • KNOWLEDGE ENERGY (CONOSCENZA DELL’ENERGIA): l’obiettivo della tematica è quello di sviluppare e divulgare la conoscenza sulle energie rinnovabili e sullo sviluppo di misure di efficienza energetica attraverso la creazione o il potenziamento di Sportelli Energia dedicati;

La partnership del progetto SEA-R è così costituita:

La quota parte spettante al Comune di Pesaro nell’ambito di SEA-R ammonta ad €  400.660,00.

http://programmiue.regione.marche.it/Progetti/CTERegioneMarche.aspx?udt_554_param_detail=481

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Progetti, Ambiente

 
Strategie per l’adattamento al cambiamento climatico a livello comunale e regionale Strategie per l’adattamento al cambiamento climatico a livello comunale e regionale

12 comuni delle Marche

PROGETTO LIFE SEC ADAPT

Il progetto LIFE SEC ADAPT intende studiare le strategie per l’adattamento al cambiamento climatico a livello comunale e regionale, nell’adozione del Mayor adapt, nello scambio di buone prassi. Preso atto che il Mayor Adapt è una iniziativa lanciata il 19 marzo 2014 dalla Commissione Europea per coinvolgere le città in quanto motori chiave dell’attuazione delle misure di adattamento e di mitigazione del cambiamento climatico. 

Il progettoLIFE SEC ADAPT, elaborato da SVIM – Sviluppo Marche SPA in qualità di Lead partner, vede la partecipazione dei seguenti partners:  • 12 comuni delle Marche (Ancona, Pesaro, Ascoli− Piceno, Macerata, Urbino, Santa Maria Nuova, San Paolo di Jesi, Senigallia, Urbino, Jesi, Fabriano, Fermo, Offida);  • 6 comuni croati della regione Istriana (Porec, Rovigno, Labin, Buzet, Pazin, Pola), l’Agenzia di Sviluppo della Regione Istriana (IDA) e la Regione Istriana.




• il Comune di Bullas della regione di Murcia (Spagna)
• l’Agenzia di Sviluppo del comune di Patrasso – ADEP. S.A. della regione Acaia (Grecia); Durata: 2016-2018

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