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CESE: consiglio alimentare europeo sostenibile e partecipativo

Il sistema alimentare dell’Unione europea sta attualmente affrontando crisi su più fronti, poiché affronta le sfide ambientali, climatiche, sanitarie e sociali e anticipa l’adesione dell’Ucraina, che dovrà essere seguita dalla riforma della politica agricola comune (PAC). In risposta a queste sfide, e nel contesto del prossimo quadro per sistemi alimentari sostenibili, il Comitato economico e sociale europeo (CESE) propone, attraverso un parere d’iniziativa adottato nella sessione plenaria del CESE il 14 giugno, la creazione di un “Consiglio europeo per la politica alimentare” (EFPC).

L’urgenza della crisi del sistema alimentare richiede rapidi cambiamenti comportamentali e l’istituzione di efficaci meccanismi di governance. L’EFPC è un’iniziativa opportuna che può contribuire a raggiungere un approccio più integrato e partecipativo all’elaborazione delle politiche alimentari, accelererebbe l’allineamento delle politiche a livello dell’UE, nazionale e locale e, cosa più importante, aumenterebbe la qualità e la legittimità della politica alimentare dell’UE . Sebbene i forum locali, regionali e nazionali abbiano fornito contributi preziosi, si sono dimostrati insufficienti nell’affrontare efficacemente le molteplici sfide del sistema alimentare. L’EFPC fornirebbe una piattaforma scientifica, multi-stakeholder e multi-livello che migliorerebbe l’integrazione e la partecipazione dell’ampia gamma di attori nella definizione delle politiche alimentari.

Il CESE, l’istituzione europea che rappresenta la società civile organizzata, dichiara sul proprio sito che è pronto a fornire uno spazio di convocazione per l’EFPC, simile al suo ruolo di successo nella piattaforma europea delle parti interessate per l’economia circolare. Questa collaborazione rafforzerebbe il sostegno istituzionale, la trasparenza e l’affidabilità dell’EFPC.

L’EFPC mira ad accelerare l’allineamento delle politiche a livello UE, nazionale e locale, migliorando nel contempo la qualità e la legittimità della politica alimentare dell’UE. Contribuirebbe a promuovere uno sviluppo rurale e urbano sostenibile ed equilibrato. La composizione del consiglio includerebbe esperti accademici, scienziati, rappresentanti della filiera alimentare, organizzazioni della società civile, attori del sistema educativo, rappresentanti dei giovani e rappresentanti istituzionali delle istituzioni dell’UE: Parlamento, Consiglio, Commissione, CESE e Comitato delle regioni. Nel tempo, l’EFPC includerà anche rappresentanti a livello locale, regionale e nazionale, garantendo la pari partecipazione dei rappresentanti degli Stati membri a livello dell’UE.

A seguito del parere, l’EFPC fungerebbe da organismo istituzionale e indipendente che fornisce consulenza valida e opzioni politiche basate su dati concreti alle istituzioni dell’UE. Migliorerebbe la coerenza tra i diversi settori politici, come la politica agricola comune (PAC), la politica comune della pesca, la strategia “Dal produttore al consumatore”, la legislazione relativa alle diete sane, gli appalti pubblici e le politiche in materia di istruzione. Stabilendo contenuti prioritari sul cibo nel sistema educativo, l’EFPC promuoverebbe innovazioni sociali per il benessere di tutti gli attori della filiera alimentare, tenendo conto della necessità di ricambio generazionale degli agricoltori.

Costruire una rete di FPC L’EFPC potrebbe infine portare alla creazione di una rete di Food Policy Councils (FPC) a livello dell’UE, creando una piattaforma per lo scambio di migliori pratiche, approfondimenti ed esperienze tra FPC in tutta Europa. Tale collaborazione informerebbe e influenzerebbe la politica dell’UE, portando ad approcci più coordinati ed efficaci alla trasformazione del sistema alimentare.

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