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La Gazzetta ufficiale dell’Unione europea C 283 dell’11 agosto ha pubblicato Priorità dell’UE in vista della 67a sessione della Commissione delle Nazioni Unite sulla condizione femminile Risoluzione del Parlamento europeo (PE) del 15 febbraio 2023 sulle priorità dell’UE in vista della 67a sessione della Commissione delle Nazioni Unite sulla condizione femminile

. Il Parlamento europeo chiede tra l’altro di confermare il fermo impegno dell’Unione nei confronti della piattaforma d’azione di Pechino e delle successive conferenze di revisione, come pure della serie di azioni a favore dell’uguaglianza di genere ivi contemplate.

Il PE chiede di assicurare il pieno coinvolgimento del Parlamento e della sua commissione per i diritti delle donne e l’uguaglianza di genere nel processo decisionale riguardante la posizione dell’Unione in occasione della 67a sessione della Commissione delle Nazioni Unite sulla condizione femminile e garantire che il Parlamento disponga adeguatamente di informazioni e dell’accesso al documento sulla posizione dell’Unione prima dei negoziati

L’Assemblea di Strasburgo vuole che l’Unione mostri una forte leadership e adotti una posizione unitaria riguardo all’importanza di emancipare le donne e le ragazze in tutta la loro diversità, nonché di conseguire la parità di genere nel contesto della trasformazione digitale; agire con decisione per denunciare in modo univoco l’attuale regressione ai danni della parità di genere, fra cui le politiche e i tentativi volti a compromettere i diritti, l’autonomia e l’emancipazione delle donne in ogni settore; sostenere le richieste di normazione dei diritti delle donne.

IL DOCUMENTO DEL PE INTEGRALE IN ITALIANO (PDF)
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La Commissione ha deciso di trasferire 135 milioni di € dello strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale, inizialmente previsti per i programmi Interreg NEXT con la Russia e la Bielorussia per il periodo 2021-2027, ad altri programmi Interreg con l’Ucraina e la Moldova.

Nel concreto, i finanziamenti possono sostenere una serie di attività, tra cui i corridoi di solidarietà e lo sviluppo di collegamenti di trasporto transfrontalieri, servizi sanitari, progetti di istruzione e ricerca, programmi di inclusione sociale, nonché il rafforzamento della capacità istituzionale delle autorità pubbliche ucraine e moldove. La partecipazione ai programmi Interreg apporta inoltre a entrambi i paesi vantaggi in termini di capacità amministrativa ed esperienza nella gestione e nell’attuazione dei fondi dell’UE.

A seguito dell’aggressione militare russa contro l’Ucraina e in linea con le misure adottate dall’UE, nel marzo 2022 la Commissione aveva inizialmente sospeso la cooperazione con la Russia e l’alleata Bielorussia nell’ambito dei programmi Interreg. Ciò ha portato alla ridistribuzione di 26 milioni di € per sostenere i programmi di cooperazione con l’Ucraina e la Moldova. La decisione odierna ridistribuisce allo stesso modo i restanti finanziamenti del periodo 2021-2027.

La Commissione ha inoltre deciso che le regioni di Finlandia, Estonia, Lettonia e Polonia che avrebbero dovuto partecipare a programmi di cooperazione con la Russia e la Bielorussia possono partecipare ad altri programmi Interreg esistenti.
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La Commissione europea ha pubblicato nei giorni scorsila relazione sulle attività del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per i lavoratori espulsi dal lavoro (FEG) per il 2021-2022.

Nel periodo in esame, l’UE ha stanziato 51,8 milioni di € del FEG per aiutare oltre 13 000 lavoratori espulsi dal lavoro e lavoratori indipendenti a riqualificarsi e trovare un nuovo lavoro. La Commissione ha ricevuto richieste da 9 Stati membri (Belgio, Germania, Estonia, Grecia, Spagna, Francia, Italia, Paesi Bassi e Finlandia) e ha mobilitato i finanziamenti del FEG in tutti e 14 i casi in cui era stato richiesto il sostegno.Il maggior numero di lavoratori interessati era attivo nel settore del trasporto aereo e automobilistico, seguito da quello del magazzinaggio e delle attività di supporto ai trasporti. La quasi totalità dei lavoratori che ha ricevuto sostegno ha perso il lavoro a causa delle conseguenze economiche della pandemia di COVID-19.

Le misure cofinanziate del FEG sono state fondamentali per aiutare questi lavoratori a riqualificarsi, ad esempio nel settore delle competenze digitali, a prepararsi per nuove opportunità di lavoro grazie al tutoraggio, all’orientamento professionale e all’assistenza nella ricerca del lavoro, oppure ad avviare un’attività in proprio. In determinati casi, i lavoratori hanno anche ricevuto indennità per partecipare alle formazioni. Dal 2014, il FEG ha mantenuto un tasso medio di reimpiego del 60% in tutti i casi di attivazione, evidenziando così la sua importanza nel sostenere i lavoratori espulsi dal lavoro.

Grazie ai finanziamenti per la formazione mirata e per le altre misure di supporto ai fini del reinserimento dei lavoratori licenziati, il FEG contribuisce agli sforzi dell’UE volti a incoraggiare lo sviluppo delle competenze, in particolare nel contesto dell’anno europeo delle competenze. Dal 2007, il FEG ha messo a disposizione 688 milioni di € in 177 casi di licenziamenti collettivi, aiutando quasi 168 000 lavoratori espulsi dal lavoro in 20 Stati membri. Per ulteriori informazioni consultare la relazione sulle attività del FEG 2021-2022 e la scheda informativa sul FEG, con alcuni esempi di progetti.

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In occasione della Giornata Internazionale della Gioventù (IYD), 12 agosto 2023, il Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa ha chiesto di educare e formare i giovani fin dalla tenera età, sia per adattare i propri comportamenti sia per orientare meglio le politiche pubbliche locali sulla tutela dell’ambiente e sul cambiamento climatico.

La Vice Portavoce del Congresso per la Gioventù, Veronique Bertholle e la Portavoce del Congresso per l’Ambiente e il Cambiamento Climatico, Cemal Bas hanno accolto congiuntamente il tema dell’IYD di quest’anno “Competenze verdi per i giovani”, sottolineando l’importante ruolo dei giovani nel contribuire alla protezione dell’ambiente in tutti gli ambiti della società e alla profonda trasformazione ecologica delle società moderne. “Le competenze verdi saranno fondamentali per consentire ai giovani di plasmare comunità e società locali più verdi”, hanno sottolineato.

Attraverso la promozione dei propri testi, come il rapporto e la raccomandazione per una lettura verde della Carta europea di autogoverno o il Manuale dei diritti umani sull’ambiente, il Congresso continuerà a trasmettere tali messaggi. Ha anche dato un contributo sostanziale alla sensibilizzazione dei giovani alle questioni ambientali attraverso il volantino SDG per i bambini “Come rendere la tua città un posto migliore” .

L’importanza di raggiungere le generazioni più giovani per raggiungere gli SDG delle Nazioni Unite a livello locale e regionale è stata anche sottolineata l’11 luglio 2023 al Forum politico di alto livello delle Nazioni Unite 2023 a New York , dove il Segretario generale del Congresso, Mathieu Mori , ha sottolineato che “i diritti all’istruzione, all’assistenza sanitaria adeguata, all’ambiente pulito sono alla base dell’Agenda 2030 e non possono essere realizzati senza un adeguato impegno da parte dei governi locali e regionali”.

La Giornata Internazionale della Gioventù (IYD) viene commemorata il 12 agosto di ogni anno per portare le questioni giovanili all’attenzione della comunità internazionale e celebrare il potenziale dei giovani come partner nella società globale di oggi. Il tema dell’IYD 2023 è “Competenze verdi per i giovani” e intende attirare l’attenzione sull’importante contributo dei giovani all’attuazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG).
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La Commissione europea rende noto in un comunicato stampa di aver deciso nei giorni scorsi di registrare un’iniziativa dei cittadini europei (ICE) intitolata “Preservazione e sviluppo della cultura, dell’istruzione, della lingua e delle tradizioni ucraine negli Stati dell’UE”.

Gli organizzatori dell’iniziativa esortano la Commissione a intensificare le sue azioni a sostegno dell’integrazione dei rifugiati ucraini nell’UE. Invitano inoltre la Commissione a proporre una nuova legislazione per preservare la cultura, la lingua, le tradizioni e il patrimonio ucraini, nonché a istituire una struttura paneuropea di centri di integrazione.

La decisione di registrazione è di natura giuridica e non pregiudica le conclusioni giuridiche e politiche finali della Commissione su questa iniziativa e l’eventuale azione che intende intraprendere, qualora l’iniziativa ottenga il necessario sostegno.

Poiché l’iniziativa dei cittadini europei soddisfa le condizioni formali stabilite nella normativa pertinente, la Commissione la ritiene giuridicamente ammissibile. La Commissione non ha ancora analizzato la sostanza della proposta in questa fase.

Dopo la registrazione, gli organizzatori hanno sei mesi di tempo per aprire la raccolta firme. Se un’iniziativa dei cittadini europei riceve un milione di dichiarazioni di sostegno entro un anno da almeno sette diversi Stati membri, la Commissione dovrà reagire. La Commissione dovrà decidere se agire o meno in risposta alla richiesta e sarà tenuta a spiegare le proprie ragioni.

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