E-News, In Evidenza, Ultime Notizie, Notizie
La Commissione europea comun ica di aver accolto con favore l’adozione da parte del Consiglio UE del 12esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. L’obiettivo di questo pacchetto è imporre ulteriori divieti di importazione ed esportazione alla Russia, combattere l’elusione delle sanzioni e colmare le lacune.

In particolare, questo pacchetto include elenchi aggiuntivi di individui e società russe e nuovi divieti di importazione ed esportazione – come il divieto di esportazione di diamanti russi in Europa – in stretta collaborazione con i nostri partner del G7.

Inoltre, il pacchetto rende più rigorosa l’attuazione del tetto massimo del prezzo del petrolio monitorando più da vicino il modo in cui le petroliere possono essere utilizzate per aggirare il tetto. Comprende inoltre obblighi più rigorosi in materia di tracciabilità delle risorse e misure severe nei confronti delle società di paesi terzi che eludono le sanzioni.
0

E-News, In Evidenza, Ultime Notizie, Notizie
In un comunicato stampa, la Commissione europea informa di aver recentemente accolto con favore l’adozione da parte del Consiglio di ulteriori misure restrittive mirate derivanti dall’invasione illegale dell’Ucraina da parte della Russia e in risposta al coinvolgimento della Bielorussia nell’aggressione.

In particolare, le nuove misure creano un più stretto allineamento delle sanzioni dell’UE nei confronti della Russia e della Bielorussia e contribuiranno a garantire che le sanzioni russe non possano essere aggirate attraverso la Bielorussia.

Le misure estendono il divieto di esportazione verso la Bielorussia a una serie di beni e tecnologie altamente sensibili che contribuiscono al miglioramento militare e tecnologico della Bielorussia. Il Consiglio impone inoltre un ulteriore divieto di esportazione di armi da fuoco e munizioni e di beni e tecnologie adatti all’uso nell’aviazione e nell’industria spaziale. Le modifiche allineano anche le sanzioni alla Bielorussia con il regime di sanzioni alla Russia.

Queste misure restrittive sono accelerate in considerazione dell’urgenza legata alla lotta contro l’elusione riguardante alcuni beni e tecnologie altamente sensibili. Esse lasciano impregiudicate le restanti proposte presentate dall’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza e dalla Commissione per modificare la decisione 2012/642/PESC e il regolamento (CE) n. 765/2006 il 26 gennaio 2023, che rimangono sul tavolo.
0

E-News, In Evidenza, Ultime Notizie, Notizie
La commissione per le libertà civili del Parlamento europeo ha approvato il 6 luiglo un progetto di mandato negoziale sulla violazione e l’elusione delle sanzioni dell’UE. Introdurrebbe una definizione comune delle violazioni e sanzioni minime per garantire che siano punite come reati in tutta l’UE.

Le sanzioni dell’UE possono consistere, tra le altre cose, nel congelamento di fondi e beni, nei divieti di viaggio, nell’embargo sulle armi e nelle restrizioni sui settori di attività. Secondo la proposta di legge, le violazioni includerebbero il mancato congelamento dei fondi o il mancato rispetto dei divieti di viaggio previsti dalle sanzioni, o il fare affari con enti statali di paesi soggetti a sanzioni.

Anche l’elusione delle sanzioni sarebbe punibile e includerebbe pratiche come l’occultamento o il trasferimento di fondi che dovrebbero essere congelati, l’occultamento della vera proprietà della proprietà e la mancata comunicazione di informazioni sufficienti. Il Parlamnto europeo hanno votato per arricchire l’elenco delle attività che contano come elusione.

Secondo la proposta, la violazione e l’elusione delle sanzioni dovrebbero essere punibili penalmente con la reclusione fino a un massimo di cinque anni e con la multa fino a dieci milioni di euro. Quando le aziende violano o eludono le sanzioni, dovrebbero essere escluse dagli appalti pubblici. Nel testo adottato, i deputati hanno fissato la sanzione massima che le aziende pagherebbero al 15% del fatturato annuo complessivo e hanno aggiunto nuove circostanze aggravanti, ad esempio crimini di guerra e intralcio alle indagini, che comportano sanzioni più elevate. Cercano inoltre di garantire che la legge non si applichi agli aiuti e al sostegno umanitari.

Il PE ha inoltre autorizzato l’apertura di negoziati interistituzionali con i governi dell’UE. Una volta approvato dall’intero Parlamento, diventerà la posizione degli eurodeputati per i colloqui sulla forma finale della legislazione.

L’UE ha adottato più di 40 regimi di sanzioni contro terzi nell’ambito della sua politica estera e di sicurezza comune, da ultimo contro la Russia a seguito della sua invasione dell’Ucraina. Tuttavia, la Commissione ritiene che l’applicazione incoerente delle sanzioni dell’UE ne abbia compromesso l’efficacia. Per gettare le basi per una criminalizzazione uniforme delle violazioni delle sanzioni dell’UE, nel luglio 2022 il Parlamento ha deciso di aggiungere le violazioni delle sanzioni a un elenco di “reati particolarmente gravi con dimensione transfrontaliera“, per i quali l’UE può adottare norme minime. Il Consiglio ha adottato questa decisione nel novembre 2022 e la Commissione ha presentato la proposta di armonizzazione nel dicembre 2022.
0