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A seguito della risoluzione adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che dichiara l’accesso a un ambiente pulito, salubre e sostenibile come diritto umano universale, il portavoce del per i diritti umani del Congresso dei Poteri Locali e Regionali delConsiglio d’Europa Harald Bergmann, ha accolto favorevolmente questa storica decisione. “Questo riconoscimento è uno sviluppo fondamentale che dimostra l’urgenza di un’azione collettiva, a tutti i livelli di governance, per preservare il nostro ambiente e combattere il cambiamento climatico”, ha affermato, ricordando che il Congresso ha costantemente sostenuto il ruolo cruciale e guida delle attività locali e regionali autorità.

“Il Congresso è convinto che un ambiente sicuro e salubre sia una condizione preliminare per il godimento dei diritti umani e che questa sia una responsabilità condivisa. Quello a cui miriamo è una ‘lettura verde’ della Carta Europea delle Autonomie Locali, ovvero un’interpretazione delle sue disposizioni dal punto di vista della tutela ambientale, nonché il rafforzamento della posizione degli enti locali e regionali nel processo decisionale in materia ambientale”, ha sottolineato, riferendosi alla relazione adottata dal Comitato di Sorveglianza di Istanbul il 30 giugno, che sarà discusso nella 43a Sessione del Congresso (25-27 ottobre 2022).

Il Congresso propone di elaborare un Protocollo aggiuntivo alla Carta che garantisca la governance locale in materia ambientale e sensibilizzi gli enti locali e regionali. Inoltre, al fine di assistere gli enti locali e regionali e le loro amministrazioni, il Congresso sta preparando un terzo volume del Manuale sui diritti umani per i rappresentanti eletti locali e regionali sull’ambiente e lo sviluppo sostenibile, che sarà pubblicato nell’ottobre 2022.
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Nella Risoluzione del Parlamento europeo su una strategia “Dal produttore al consumatore» per un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente” pubblicata il 5 maggio dalla Gazzetta ufficiale C184, si sottolinea l’importanza dei finanziamenti dell’UE per la ricerca e l’innovazione, in particolare per le PMI e i piccoli agricoltori, in quanto “elementi essenziali per accelerare la transizione verso un sistema alimentare europeo più sostenibile, produttivo, diversificato, locale, sano e inclusivo. Il PE incoraggia il settore agroalimentare a utilizzare attivamente i finanziamenti ad esso destinati nell’ambito di Orizzonte Europa a tale scopo. Sottolinea altresì la necessità di agevolare gli investimenti necessari per incoraggiare le pratiche sostenibili, l’economia circolare e la bioeconomia.

L’Assemblea di Strasburgo sottolinea che l’introduzione di nuove tecnologie e tecniche di agricoltura intelligente, inclusa la digitalizzazione e sistemi protetti di coltivazione, possono rivelarsi vantaggiosi per migliorare l’efficienza, l’uso delle risorse e la sostenibilità ambientale, e possono portare vantaggi economici positivi dalla produzione agricola; riconosce che l’innovazione deve restare compatibile con il ripristino e la promozione delle pratiche e delle conoscenze tradizionali, in particolare di quelle adattate alle caratteristiche agroclimatiche di ciascuna area.

Nella Risoluzione viene rimarcata l’importanza degli istituti d’istruzione superiore “nel favorire la promozione della ricerca e dell’innovazione e nel fornire consulenza sulle migliori pratiche sostenibili”; riconosce il ruolo delle università nello sviluppo e nella transizione dei settori agroalimentari in regioni con caratteristiche specifiche, tra cui le regioni ultraperiferiche; accoglie con favore l’intento della strategia di aiutare le PMI di trasformazione, i piccoli dettaglianti e gli operatori del settore alimentare al fine di consentire loro di sviluppare nuove competenze, facendo attenzione nel contempo a non sottoporle a ulteriori oneri amministrativi; sottolinea l’importanza strategica degli approcci collettivi attraverso le organizzazioni di produttori e le cooperative per riunire gli agricoltori nel conseguimento dei loro obiettivi.

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