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La Commissione europea ha proposto il 27 aprile nuove norme per aiutare le imprese, in particolare le piccole e medie imprese (PMI), a sfruttare al massimo le loro invenzioni, sfruttare le nuove tecnologie e contribuire alla competitività e alla sovranità tecnologica dell’UE.

I regolamenti proposti sui brevetti essenziali standard, la concessione obbligatoria di licenze di brevetti in situazioni di crisi e la revisione della legislazione sui certificati protettivi complementari creeranno un quadro dei diritti di proprietà intellettuale più trasparente, efficace ea prova di futuro.

Beni immateriali come marchi, design, brevetti e dati sono sempre più importanti nell’odierna economia della conoscenza. La proprietà intellettuale (PI) è un motore chiave per la crescita economica in quanto aiuta le aziende a ottenere valore dai loro beni immateriali. Le industrie ad alta intensità di proprietà intellettuale rappresentano quasi la metà di tutto il PIL e oltre il 90% di tutte le esportazioni dell’UE. Nel periodo 2017-2019, quasi il 76% del commercio intra-UE è stato generato da industrie ad alta intensità di brevetti.

Le proposte integreranno il sistema del Brevetto Unitario, che sarà operativo dal 1° giugno. I rispettivi punti di partenza sono disposizioni e principi esistenti del diritto internazionale e dell’UE in materia di proprietà intellettuale, ma ciascuno di essi mira a rendere il sistema dei brevetti più efficace eliminando ulteriormente la frammentazione del mercato unico, riducendo la burocrazia e migliorando l’efficienza. Questo solido quadro di brevetti consentirà agli operatori economici e alle autorità competenti di proteggere meglio l’innovazione, garantendo al tempo stesso un accesso equo, anche durante le situazioni di emergenza.

Proposte di regolamento sui certificati protettivi complementari

Proposta di regolamento sulla licenza obbligatoria dei brevetti

Proposta di regolamento sui brevetti essenziali standard
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La Gazzetta ufficiale dell’Unione europea C 133 del 17 aprile pubblica un Invito a presentare proposte Attività di sensibilizzazione alla proprietà intellettuale.

L’invito a presentare proposte mira a sensibilizzare in merito ai vantaggi derivanti dalla protezione dei diritti di proprietà intellettuale (PI) e ai danni causati dalla violazione di tali diritti, evidenziando l’importanza della PI nel sostenere la creatività, l’innovazione e l’imprenditorialità per i giovani europei. Intende incrementare la conoscenza e coinvolgere il pubblico prioritario a fini di promozione del rispetto per la PI, allo scopo di modificare, in ultima analisi, il comportamento dei consumatori in modo che riducano gli acquisti di prodotti contraffatti o l’accesso a contenuti digitali da fonti illegali.

Possono partecipare: organismi pubblici o privati o soggetti privati senza scopo di lucro, aventi sede in uno dei 27 Stati membri dell’UE da più di 2 anni. I soggetti pubblici che ricevono fondi o sostegno dall’Ufficio attraverso altre misure di finanziamento come i programmi di cooperazione, che mirano a perseguire gli stessi obiettivi del presente invito, non sono ammissibili (ad esempio, uffici nazionali e regionali di PI, organizzazioni internazionali ecc.).

Le attività di sensibilizzazione ammissibili devono essere realizzate attraverso due o più dei seguenti quattro canali:

«eventi»;

«risorse online»;

«social media»;

«mezzi di comunicazione tradizionali».

Il fascicolo di domanda è disponibile al seguente indirizzo internet: https://euipo.europa.eu/ohimportal/en/grants

Le candidature devono essere presentate all’EUIPO mediante l’apposito modulo online (e-Form) entro e non oltre il 31 maggio 2023

Le condizioni dettagliate del presente invito a presentare proposte sono disponibili negli Orientamenti per i proponenti al seguente indirizzo internet: https://euipo.europa.eu/ohimportal/en/grants

Per ulteriori informazioni scrivere al seguente indirizzo di posta elettronica: grants@euipo.europa.eu
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La Commissione europea rende noto il 29 novembre di aver presentato norme riviste che renderanno più economica, rapida e prevedibile la protezione dei disegni industriali in tutta l’UE.

Un design industriale costituisce l’aspetto esteriore di un prodotto caratterizzato dalle sue linee, contorni o forma. Le proposte di un regolamento e di una direttiva riveduti sui disegni e modelli industriali modernizzano l’attuale quadro comunitario in materia di disegni e modelli ei regimi nazionali paralleli in materia di disegni e modelli, creati e armonizzati 20 anni fa.

Le norme riviste contribuiranno a migliorare ulteriormente le condizioni in cui le imprese possono innovare. Allo stesso tempo, le norme introducono anche un approccio più equilibrato alla protezione del design. Ciò garantisce che i disegni possano essere riprodotti per i pezzi di ricambio, consentendo ai consumatori una maggiore scelta nella riparazione di prodotti complessi come le automobili in particolare.

Le due proposte:

Semplificare e snellire la procedura per la registrazione di un disegno o modello in tutta l’UE: semplificando la presentazione di disegni e modelli in una domanda di registrazione (ad esempio inviando file video) o combinando più di un disegno o modello in un’unica domanda, nonché abbassando le tasse da pagare per i primi dieci anni di protezione, le nuove norme renderanno più accessibile, efficiente e conveniente la tutela dei disegni e modelli comunitari registrati, in particolare per i singoli progettisti e le PMI.

Armonizzare le procedure e garantire la complementarità con i sistemi di design nazionali: il nuovo quadro mira a garantire una maggiore complementarità tra le norme di protezione dei design a livello dell’UE e nazionali, ad esempio sui requisiti per la registrazione dei design o sulla semplificazione delle regole per l’annullamento dei design registrati. Ciò contribuirà a creare condizioni di parità per le imprese in tutta Europa.

Consentire la riproduzione di progetti originali a fini di riparazione di prodotti complessi: introducendo una “clausola di riparazione” a livello di UE nella direttiva sui disegni e modelli, le nuove norme contribuiranno ad aprire e ad aumentare la concorrenza nel mercato dei pezzi di ricambio. Ciò è particolarmente importante nel settore dell’autoriparazione, dove dovrebbe diventare legalmente possibile in tutti i paesi dell’UE riprodurre parti di carrozzeria identiche “devono corrispondere” per la riparazione per ripristinare il loro aspetto originale. La “clausola di riparazione” proposta dovrebbe avere effetti giuridici immediati solo per i disegni futuri, mentre i disegni già tutelati dovrebbero rimanere coperti per un periodo transitorio di dieci anni.

Le proposte del 29 novembre fanno seguito al piano d’azione sulla proprietà intellettuale adottato nel novembre 2020, in cui la Commissione ha annunciato che rivedrà la legislazione dell’UE sulla protezione dei disegni e modelli, a seguito della riuscita riforma della legislazione dell’UE in materia di marchi.
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L’edizione 2022 dell’Intellectual Property and Youth Scoreboard, pubblicata dall’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO), fornisce un aggiornamento sui comportamenti dei giovani nei confronti della violazione della proprietà intellettuale in un contesto post-pandemia. L’indagine esamina i due aspetti della violazione della PI: le tendenze dei giovani che acquistano beni contraffatti e accedono a contenuti piratati, valutando le tendenze dal 2016.

L’analisi quantitativa è stata condotta su un totale di 22.021 giovani di età compresa tra 15 e 24 anni nei 27 Stati membri dell’UE, tra il 7 e il 28 febbraio 2022.

Il 37% dei giovani ha acquistato intenzionalmente uno o più prodotti contraffatti negli ultimi 12 mesi
Il 21% dei giovani tra i 15 e i 24 anni afferma di utilizzare intenzionalmente fonti illegali di contenuti digitali negli ultimi 12 mesi
Il 60% dei giovani europei ha dichiarato di preferire l’accesso ai contenuti digitali da fonti legali, rispetto al 50% del 2019
Prezzo e disponibilità rimangono i fattori principali per l’acquisto di prodotti contraffatti e per la pirateria digitale
Per paese (% ha acquistato intenzionalmente almeno un articolo contraffatto negli ultimi 12 mesi), è stato il più alto in Grecia (62%), seguita da Cipro (53%), Lettonia (46%), Spagna (45%)
Per sesso, l’acquisto intenzionale di merci contraffatte era più alto tra i maschi (40% contro il 34% delle femmine)
Per quanto riguarda l’uso intenzionale di contenuti piratati, Malta (43%), Belgio (29%) e Francia (29%) registrano la percentuale più alta nell’UE
Tutti i dati, riepilogo e studio completo
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La Gazzetta ufficiale C174 del 28 aprile informa della pubblicazione della Relazione speciale n. 6/2022 della Corte di Conti europea dal titolo Diritti di proprietà intellettuale nell’UE – Protezione non completamente infallibile.

La protezione è in genere efficace, scrive l Corte dei Conti, nonostante alcune carenze legislative e l’assenza di una metodologia chiara per stabilire le tasse di registrazione applicate a livello dell’UE.

Si rilevano debolezze nel quadro di rendicontabilità dell’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale, nella sua gestione dei progetti di cooperazione europea nonché nell’attuazione del quadro relativo alle indicazioni geografiche e dei controlli svolti dalle autorità doganali a tutela dei diritti di proprietà intellettuale da parte della Commissione e delle autorità degli Stati membri.

La Corte raccomanda alla Commissione europea di completare ed aggiornare i quadri normativi, valutare i meccanismi di governance e la metodologia per stabilire le tasse, migliorare i sistemi di indicazione geografica e il quadro relativo alla tutela dei diritti di proprietà intellettuale. Inoltre, l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale dovrebbe migliorare la gestione dei propri progetti di cooperazione europea.

La Relazione completa in italiano (pdf)
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