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Neva Tölle, una cittadina croata che ha trascorso quasi tutta la sua vita adulta lavorando per proteggere le donne dalla violenza domestica, ha ricevuto il Premio Raoul Wallenberg 2024 del Consiglio d’Europa in riconoscimento del suo ruolo pionieristico, del suo coraggio e della sua determinazione nel fornire assistenza alle vittime e nel promuovere un cambiamento nella percezione pubblica, nella legislazione e nelle politiche per prevenire e combattere la violenza domestica. Alla cerimonia di premiazione a Strasburgo, la Segretaria generale del Consiglio d’Europa Marija Pejčinović Burić ha dichiarato: “Combattere una battaglia come questa significa superare molti ostacoli. So che ha subito minacce, intimidazioni e impedimenti di vario genere nel corso degli anni. Ma lei ha perseverato. Il suo coraggio e la sua determinazione hanno aiutato chi ne aveva bisogno e hanno contribuito a cambiare l’opinione pubblica e a garantire leggi migliori e giuste. Ha letteralmente salvato delle vite”.
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La Segretaria generale del Consiglio d’Europa Marija Pejčinović Burić ha celebrato il 23 ottbre a Bruxelles la Giornata europea della giustizia, un’iniziativa congiunta tra il Consiglio d’Europa e l’Unione europea, prendendo la parola durante la conferenza sul tema “Il ruolo delle istituzioni europee nel difendere i valori fondamentali delle professioni giuridiche nell’amministrazione della giustizia”, organizzata dal Consiglio degli Ordini Forensi Europei (CCBE) presso il Parlamento Europeo.

Marija Pejčinović Burić ha posto in evidenza le sfide che affrontano i professionisti legali nel continente, con particolare attenzione allo sviluppo dell’intelligenza artificiale (IA).

L’IA sta trasformando il nostro modo di vivere e lavorare e i servizi pubblici su cui facciamo affidamento. Questa trasformazione porta con sé molti vantaggi potenziali, ad esempio velocità, accuratezza ed efficienza superiori. Solleva però una serie di questioni etiche che devono essere affrontate. L’impatto sulle professioni giuridiche non fa eccezione”, ha dichiarato.

Altri temi in evidenza sono stati la Commissione europea per l’efficienza della giustizia (CEPEJ) del Consiglio d’Europa, la Convenzione di Budapest sulla criminalità informatica e la Convenzione sulla protezione delle persone rispetto al trattamento automatizzato di dati a carattere personale (STCE n. 108).

Alla fine della giornata, la Segretaria generale ha incontrato la Vice Presidente della Commissione europea per i valori e la trasparenza, Vera Jourova. Lo scambio di opinioni si è incentrato sull’ adesione dell’Unione Europea alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo, sui negoziati in corso per il progetto di convenzione del Consiglio d’Europa sull’intelligenza artificiale e sul Registro dei danni causati dall’aggressione della Federazione russa nei confronti dell’Ucraina.
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La ripresa dell’Ucraina, nel suo significato più profondo, richiede una buona governance, dei valori europei che la sostengono e una sicurezza democratica come base di una pace duratura, affinché la stabilità, la prosperità e il progresso possano radicarsi”, ha affermato la Segretaria generale del Consiglio d’Europa Marija Pejčinović Burić alla Ukraine Recovery Conference a Lugano (Svizzera).

Lo comunica il sito del Consiglio d’Europa.

Ha inoltre ribadito che il Consiglio d’Europa resta al fianco del governo e del popolo del suo Stato membro, l’Ucraina, di fronte all’aggressione della Russia. “Il Consiglio d’Europa sta aiutando l’Ucraina, anche mediante il sostegno alle aspirazioni del Paese di entrare a far parte dell’Unione europea”, ha sottolineato Marija Pejčinović Burić.

Tra le attività condotte dall’Organizzazione per sostenere il paese figurano la consulenza fornita al Procuratore generale ucraino in merito alle indagini sulle gravi violazioni dei diritti umani durante la guerra in corso, l’adeguamento del Piano d’azione congiunto per l’Ucraina e un pacchetto di misure di un valore di 50 milioni di euro per la resilienza, la ripresa e la ricostruzione del paese, da attuare quanto prima, oltre al significativo sostegno fornito dalla Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa (CEB). “La ripresa dell’Ucraina sarà una ripresa europea e il Consiglio d’Europa sarò orgoglioso di farne parte,” ha concluso la Segretaria generale.
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