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La Commissione europea in una nota sul sito della Rappresentanza in Italia informa che il 3 ottobre ha pubblicato il quinto invito a presentare proposte Erasmus+ per sostenere l’ulteriore diffusione dell’iniziativa delle università europee. L’obiettivo della strategia europea per le università è raggiungere almeno 60 alleanze delle università europee che riuniscano oltre 500 università entro la metà del 2024.

L’invito, che sarà aperto fino al 6 febbraio 2024, offrirà finanziamenti a sostegno di una più profonda cooperazione istituzionale transnazionale tra gli istituti di istruzione superiore. Nuove alleanze possono candidarsi. Un’importante novità prevista per quest’anno è la possibilità di istituire una “comunità di pratiche delle università europee” a sostegno di una più stretta cooperazione, che dovrebbe favorire la condivisione dei risultati e delle buone pratiche delle alleanze, a livello sia interno sia esterno.

Le alleanze delle università europee sostengono una cooperazione transnazionale tra diversi istituti di istruzione superiore in tutta Europa, e riguardano tutte le loro missioni: istruzione, ricerca, innovazione e servizi alla società. A seguito degli inviti a presentare proposte Erasmus+ del 2019, 2020, 2022 e 2023, le attuali 50 alleanze delle università europee comprendono oggi oltre 430 istituti di istruzione superiore in tutta Europa.

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La Commissione europea informa in un comunicato che offrirà assistenza tecnica a 11 regioni dell’UE per aiutarle a sfruttare il loro potenziale per attrarre, trattenere e sviluppare talenti. Per selezionare le regioni, la Commissione ha pubblicato un invito a manifestare interesse rivolto a tutte le regioni dell’UE che registrano un rapido calo della popolazione in età lavorativa e bassi livelli di istruzione superiore.

Nell’attuale contesto di aumento delle disparità territoriali e di crescente divario tra zone urbane e rurali, scrive Bruxelles, diverse regioni dell’UE sono gravemente colpite dalla diminuzione della popolazione in età lavorativa, con una perdita di 3,5 milioni di persone tra il 2015 e il 2020 nell’UE, e un ulteriore calo di 35 milioni di persone previsto entro il 2050. Alcune di queste regioni registrano inoltre una bassa percentuale di laureati e diplomati dell’istruzione superiore e una mobilità negativa della popolazione di età compresa tra i 15 e i 39 anni, trovandosi così nella cosiddetta “trappola per lo sviluppo dei talenti”.

46 regioni in 11 Stati membri (Bulgaria, Cechia, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Polonia, Portogallo, Romania e Ungheria) possono rispondere all’invito a manifestare interesse. Il termine per la presentazione delle candidature è il 20 ottobre 2023.

L’invito fa seguito alla comunicazione sull’utilizzo dei talenti nelle regioni d’Europa, in cui la Commissione ha presentato le cause e gli effetti delle disparità regionali derivanti dalle sfide demografiche e con cui ha introdotto il meccanismo di incentivazione dei talenti. Il meccanismo aiuta le regioni dell’UE colpite dal rapido calo della popolazione in età lavorativa a formare, trattenere e attrarre le persone, sviluppandone le abilità e competenze necessarie per affrontare la transizione demografica. Si tratta di un’iniziativa importante nel contesto dell’Anno europeo delle competenze.

È possibile candidarsi sulla piattaforma per l’utilizzo dei talenti, dove sono reperibili maggiori informazioni.
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La Commissione europea rende noto di aver selezionato il 3 agosto 159 progetti da finanziare nell’ambito di Erasmus+ Sviluppo di capacità per l’istruzione superiore, che sostiene la modernizzazione e la qualità dell’istruzione superiore nei paesi terzi in tutto il mondo. Tutti questi progetti rispondono all’obiettivo generale di sostenere la cooperazione internazionale dell’istruzione superiore, migliorare i sistemi educativi e rafforzare la crescita e la prosperità su scala globale.

Attraverso i progetti selezionati quest’anno, 2.500 parti interessate dell’istruzione superiore provenienti da quasi 130 paesi dell’UE e da tutto il mondo lavoreranno insieme per modernizzare e internazionalizzare l’istruzione superiore. Il bilancio complessivo per il 2023 di 115,3 milioni di euro, ad esempio, promuoverà la professionalizzazione della matematica in Africa centrale; studi universitari in diritto dell’equità e dell’uguaglianza per i gruppi vulnerabili in America Latina; curricula per un’economia blu sostenibile nel Mediterraneo meridionale; e corsi per il cambiamento trasformativo nell’educazione alla salute nel sud-est asiatico. I progetti in altre regioni si concentrano sulle capacità imprenditoriali per le donne dell’Asia centrale, sulla preparazione all’istruzione digitale nei Balcani occidentali, sullo sviluppo degli uffici per le relazioni internazionali delle università in Medio Oriente e sui programmi di resilienza alimentare e nutrizionale nell’Africa occidentale.

Quest’anno l’UE ha inoltre stanziato 5 milioni di € di sostegno aggiuntivo per l’Ucraina per sostenere un progetto Erasmus+ su larga scala per le università al fine di rafforzare l’ambiente digitale per l’istruzione superiore in Ucraina. Il progetto quadriennale denominato “DigiUni” svilupperà una piattaforma digitale ad alte prestazioni per le università ucraine che beneficerà in particolare quegli studenti che hanno dovuto lasciare il paese o sono sfollati interni. Garantirà la continuità educativa per gli studenti iscritti agli istituti di istruzione superiore ucraini in lingua ucraina e secondo il curriculum ucraino. In particolare, la DigiPlatform offrirà una struttura di apprendimento digitale per sviluppare la formazione nelle tecniche di insegnamento online e adattare i contenuti di apprendimento per la consegna online o virtuale.

Nell’ambito del sostegno del programma alla regione del vicinato orientale, altri 19 progetti di sviluppo delle capacità coinvolgono università e autorità ucraine, alcune delle quali esaminano il ruolo delle università nella ricostruzione, nonché proposte di riforma dei programmi di studio incentrate sulla pace e sul multilateralismo come elementi di taglio negli studi o sviluppo di competenze nell’efficienza energetica.

Gli accordi di sovvenzione saranno firmati entro novembre 2023, in modo che i progetti possano avviare le loro attività prima della fine dell’anno.

Creato 36 anni fa, Erasmus+ è uno dei programmi più emblematici dell’UE e finora vi hanno partecipato quasi 13 milioni di persone. Dispone di un budget totale stimato di 26,2 miliardi di euro e pone una forte attenzione all’inclusione sociale, alle transizioni verde e digitale e alla promozione della partecipazione dei giovani alla vita democratica per il periodo 2021-2027.
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La Commissione europea ha presentato il 23 febbraio una relazione che valuta i progressi compiuti dagli Stati membri nel riconoscimento automatico e reciproco dei titoli dell’istruzione superiore e dell’istruzione e formazione secondaria superiore e dei risultati dei periodi di studio all’estero.

La relazione fa seguito alla raccomandazione del Consiglio sulla promozione del riconoscimento reciproco automatico dei titoli dell’istruzione superiore e dell’istruzione e della formazione secondaria superiore e dei risultati dei periodi di studio all’estero, adottata nel novembre 2018. Dalla relazione emerge la necessità di maggiori sforzi per attuare pienamente la raccomandazione del Consiglio entro il 2025.

La piena attuazione da parte di tutti gli Stati membri dell’UE costituirebbe un elemento essenziale dello spazio europeo dell’istruzione, in quanto faciliterebbe la mobilità dei discenti in tutta l’UE. Ad esempio, uno studente con una laurea di primo livello che dà accesso a un master in uno Stato membro dovrebbe essere ammissibile a un master in tutti gli altri Stati membri.

La relazione va anche al di là delle misure legislative in vigore e verifica l’attuazione sul campo ogniqualvolta siano disponibili dati sulla pratica del riconoscimento. La relazione completa è disponibile qui.
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