E-News, In Evidenza, Ultime Notizie, Notizie
La Commissione europea rende noto in un comunicato stampa di aver approvato il 20 luglio, ai sensi delle norme sugli aiuti di Stato dell’UE, una misura italiana di 89,5 milioni di euro messa a disposizione attraverso la Recovery and Resilience Facility (“RRF”) per sostenere l’espansione dell’impianto di pannelli solari di 3Sun a Catania. La misura contribuirà agli obiettivi strategici dell’UE relativi al Green Deal europeo e rafforzerà l’ autonomia strategica dell’UE .

La misura notificata dall’Italia sarà finanziata dal RRF, a seguito della valutazione positiva da parte della Commissione del piano italiano per la ripresa e la resilienza e della sua adozione da parte del Consiglio. L’aiuto assumerà la forma di una sovvenzione diretta di 89,5 milioni di euro.

0

E-News, diritti umani ed uguaglianza, climate change, In Evidenza, Ultime Notizie, Notizie
Attualmente esiste un’ampia gamma di iniziative dell’UE che offrono opportunità alle città e alle regioni per accelerare la transizione verde e facilitare l’attuazione del Green Deal europeo. Un nuovo parere adottato nella sessione plenaria del Comitato europeo delle regioni del 6 luglio suggerisce che il loro impatto sul campo potrebbe essere accresciuto migliorando le sinergie e il coordinamento tra le iniziative, integrandole nei quadri nazionali e fornendo al tempo stesso un sostegno più mirato alle iniziative locali e autorità regionali.

Promuovere sinergie più forti, mettere in comune gli sforzi e prevenire sovrapposizioni tra le diverse iniziative del Green Deal, seguendo un approccio più incentrato sull’utente, flessibile e orientato alle esigenze, limitando gli obblighi di comunicazione e tenendo conto delle diverse esigenze delle autorità locali e regionali e dei contesti nazionali sono tra le principali raccomandazioni del Comitato europeo delle regioni (CdR).

I leader locali e regionali invitano la Commissione europea a potenziare il Patto dei sindaci per il clima e l’energia sfruttando maggiori sinergie con altre iniziative, sostenendo ulteriormente la missione dell’UE sulle città a impatto climatico zero e intelligenti e rafforzando la governance multilivello, basandosi sul Green Deal del CdR Iniziativa locale. Il nuovo Patto dei sindaci potrebbe diventare un’iniziativa ombrello che concede agli enti locali e regionali la libertà di scegliere in modo flessibile le aree tematiche (mitigazione, adattamento, povertà energetica, mobilità sostenibile, qualità dell’aria, gestione dell’acqua, biodiversità, ecc.) che intendono avviare concentrandosi su, in base ai loro diversi punti di partenza e bisogni.

Infine, il parere del CdR sottolinea che la comunicazione trasparente e open source dei risultati e del loro impatto è necessaria per promuovere l’impegno pubblico. Iniziative come il patto climatico dell’UE offrono ai cittadini, in particolare ai giovani, l’opportunità di lavorare su progetti locali e regionali e di sviluppare competenze verdi. A tal fine, il Comitato invita la Commissione europea a creare sinergie con i programmi Erasmus+ , Corpo europeo di solidarietà e Fondo sociale europeo e a presentare proposte nel contesto dell’Anno europeo delle competenze 2023.

SCARICA IL PARERE DEL CdR IN ITALIANO
0

E-News, In Evidenza, Ultime Notizie, Notizie
La Commissione europea informa di aver deciso di deferire l’Italia alla Corte di giustizia dell’Unione europea per non aver dato piena esecuzione a una sentenza della Corte del 10 aprile 2014 sul trattamento delle acque reflue urbane. All’epoca, la Corte ha ritenuto che l’Italia avesse violato i propri obblighi ai sensi della direttiva sul trattamento delle acque reflue urbane (direttiva 91/271/CEE del Consiglio) in quanto 41 agglomerati non erano riusciti a garantire che le acque reflue urbane fossero adeguatamente raccolte e trattate.

Nonostante i notevoli progressi compiuti, scrive la Commissione, le acque reflue urbane non sono ancora adeguatamente trattate in cinque agglomerati, uno in Valle d’Aosta e quattro in Sicilia. La mancanza di adeguati sistemi di trattamento delle acque reflue per questi cinque agglomerati comporta rischi significativi per la salute umana, le acque interne e l’ambiente marino nelle aree sensibili dal punto di vista ambientale in cui vengono scaricate le acque reflue non trattate.

Nonostante la lettera di costituzione in mora ai sensi dell’articolo 260, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell’UE inviata dalla Commissione all’Italia il 17 maggio 2018, la conformità non è ancora stata raggiunta nei cinque agglomerati sopra menzionati. Sulla base delle informazioni trasmesse dalle autorità italiane, il pieno rispetto della sentenza del 10 aprile 2014 non sarà raggiunto prima del 2027. L’Italia avrebbe dovuto garantire il rispetto della direttiva sul trattamento delle acque reflue urbane dal 31 dicembre 1998. Questo secondo rinvio alla Corte potrebbe comporterà l’imposizione di sanzioni pecuniarie all’Italia, tenuto conto della gravità dell’infrazione e della sua durata.

La piena attuazione delle norme stabilite nella legislazione dell’UE è essenziale per la protezione della salute umana e dell’ambiente naturale. Il Green Deal europeo stabilisce l’ ambizione di inquinamento zero per l’UE.

La direttiva sul trattamento delle acque reflue urbane impone agli Stati membri di garantire che gli agglomerati (cittadine, città, insediamenti) raccolgano e trattino adeguatamente le proprie acque reflue urbane. Le acque reflue non trattate possono essere contaminate da batteri nocivi e quindi presentare un rischio per la salute pubblica. Contiene anche sostanze nutritive come azoto e fosforo che possono danneggiare le acque dolci e l’ambiente marino favorendo la crescita eccessiva di alghe che soffocano altre forme di vita, un processo noto come eutrofizzazione.
0

E-News, In Evidenza, Ultime Notizie, Notizie
La Commissione europea ha accolto con favore l’accordo politico sulla proposta ReFuelEU Aviation, raggiunto il 25 aprile tra il Parlamento europeo e il Consiglio. Una volta in vigore, le nuove regole contribuiranno a decarbonizzare il settore dell’aviazione richiedendo ai fornitori di carburante di miscelare combustibili sostenibili per l’aviazione (SAF) con cherosene in quantità crescenti a partire dal 2025.

Si prevede che questa misura da sola ridurrà le emissioni di CO 2 degli aeromobili di circa due terzi entro il 2050 rispetto a uno scenario di “nessuna azione” e fornirà benefici per il clima e la qualità dell’aria riducendo le emissioni non di CO 2.

L’intesa segna l’ultimo accordo sulle proposte di trasporto nell’ambito del pacchetto “Fit for 55”, come accordi su norme aggiornate sullo scambio di quote di emissione nel settore aereo e nel settore marittimo, sulla promozione di carburanti sostenibili per il trasporto marittimo , nonché sull’accelerazione realizzazione di infrastrutture per i combustibili alternativi, erano già state raggiunte.

Proposta per l’aviazione REFuelEU
0

E-News, climate change, In Evidenza, Ultime Notizie, Notizie


La Commissione europea sta ospitando (25 e 26 aprile) la settima edizione della Just Transition Platform Conference organizzata in formato ibrido. La conferenza riunirà i rappresentanti delle regioni dell’UE che beneficiano del Just Transition Fund (JTF) (carbone, torba e scisti bituminosi e regioni ad alta intensità di carbonio) per discutere l’impatto della transizione climatica sulle comunità più colpite e come possono trasformarla in nuove opportunità in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo.

Le parti interessate stanno discutendo del sostegno dell’UE disponibile e si stanno scambiando buone pratiche su come utilizzare al meglio i diversi strumenti nell’ambito del meccanismo per una transizione giusta, come le opportunità di occupazione e trasformazione economica create dal JTF nelle regioni, anche per le industrie di importanza strategica.

Le discussioni si concentrano anche sullo stato di avanzamento dell’attuazione del JTF e sulle ambizioni contenute nei piani territoriali per una transizione giusta.

Sessioni specifiche affrontano vari argomenti come la sicurezza energetica e il nesso della transizione energetica, la dimensione internazionale della transizione giusta, i meccanismi di governance efficaci e l’assistenza tecnica disponibile per sostenere le parti interessate sul campo.

I dibattiti proseguiranno il 27 aprile nell’ambito di un dialogo multilivello sulla transizione giusta organizzato con il Comitato delle regioni.

Maggiori informazioni

La piattaforma per una transizione giusta offre ai paesi e alle regioni dell’UE un supporto tecnico e di consulenza completo come punto di accesso unico e helpdesk poiché la transizione verso un’economia climaticamente neutra non lascerà indietro nessuno. Tutti i dettagli possono essere trovati in un sito web rinnovato e nella newsletter Just Transition Platform.
>Vai qui per partecipare all’evento
0

E-News, climate change, In Evidenza, Ultime Notizie, Notizie
La Commissione europea ha approvato un regime italiano da 450 milioni di € a sostegno della produzione di idrogeno rinnovabile per promuovere la transizione verso un’economia a zero emissioni nette, in linea con il piano industriale del Green Deal. Il regime è stato approvato nell’ambito del quadro temporaneo di crisi e transizione per gli aiuti di Stato che la Commissione ha adottato il 9 marzo 2023 per sostenere misure in settori che sono fondamentali ai fini dell’accelerazione della transizione verde e la riduzione della dipendenza dai combustibili. Il nuovo quadro modifica e proroga in parte il quadro temporaneo di crisi adottato il 23 marzo 2022 per permettere agli Stati membri di sostenere l’economia sullo sfondo dell’attuale crisi geopolitica e già modificato il 20 luglio 2022 e il 28 ottobre 2022. Nell’ambito del quadro temporaneo di crisi e transizione l’Italia ha notificato alla Commissione un regime da 450 milioni di € a sostegno degli investimenti nella produzione integrata di idrogeno rinnovabile e di energia elettrica rinnovabile in aree industriali dismesse al fine di promuovere la transizione a un’economia a zero emissioni nette. La Commissione ha constatato che il regime italiano rispetta le condizioni stabilite nel quadro temporaneo di crisi e transizione. In particolare: i) l’aiuto sarà concesso in base a un regime comprensivo di stime di volume e dotazione; ii) l’importo dell’aiuto sarà determinato mediante procedura di gara competitiva aperta, chiara, trasparente e non discriminatoria; iii) l’aiuto sarà concesso prima del 31 dicembre 2025. La Commissione ha concluso che il regime italiano è necessario, adeguato e proporzionato al fine di accelerare la transizione verde e agevolare lo sviluppo di talune attività economiche che rivestono importanza per l’attuazione del piano REPowerEU e del piano industriale del Green Deal, in conformità dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), TFUE e delle condizioni stabilite nel quadro temporaneo di crisi e transizione. Su queste basi la Commissione ha approvato la misura di aiuto in quanto conforme alle norme dell’Unione sugli aiuti di Stato.
0

E-News, climate change, In Evidenza, Ultime Notizie, Notizie
La Commissione europea in un comunicato stampa rende noto di aver accolto con favore il 30 marzo l’accordo provvisorio raggiunto il 30 marzo tra il Parlamento europeo e il Consiglio per rafforzare la direttiva dell’UE sulle energie rinnovabili.

Questo accordo avvicina l’UE al completamento della legislazione “Fit for 55” per realizzare il Green Deal europeo e gli obiettivi di REPowerEU.

L’accordo aumenta l’ obiettivo vincolante dell’UE per le rinnovabili per il 2030 a un minimo del 42,5%, rispetto all’attuale obiettivo del 32%, e quasi raddoppia la quota esistente di energia rinnovabile nell’UE. I negoziatori hanno inoltre concordato che l’UE mirerà a raggiungere il 45% di energie rinnovabili entro il 2030.

L’accordo riafferma la determinazione dell’UE a ottenere la propria indipendenza energetica attraverso una diffusione più rapida dell’energia rinnovabile prodotta internamente e a raggiungere l’obiettivo dell’UE di riduzione del 55% delle emissioni di gas a effetto serra per il 2030 . La produzione di energia, l’industria, gli edifici e i trasporti ridurranno i prezzi dell’energia nel tempo e ridurranno la dipendenza dell’UE dai combustibili fossili importati.

L’accordo provvisorio richiede ora l’adozione formale da parte del Parlamento europeo e del Consiglio. Una volta completato questo processo, la nuova normativa sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione ed entrerà in vigore.

Direttiva sulle energie rinnovabili
0

E-News, climate change, In Evidenza, Ultime Notizie, Notizie
La Commissione europea rende noto in un comunicato stampa di aver accolto con favore il 28 marzo l’accordo politico raggiunto tra il Parlamento europeo e il Consiglio per aumentare il numero di stazioni di ricarica elettrica e di rifornimento di idrogeno accessibili al pubblico, in particolare lungo i principali corridoi e hub di trasporto dell’Unione europea.

Si tratta, scrive Bruxelles, di un accordo storico che consentirà la transizione verso il trasporto a emissioni zero e contribuirà al nostro obiettivo di ridurre le emissioni nette di gas serra di almeno il 55% entro il 2030.

Il nuovo regolamento per la realizzazione di infrastrutture per i combustibili alternativi (AFIR) fissa obiettivi obbligatori per la realizzazione di infrastrutture di ricarica elettrica e di rifornimento di idrogeno per il settore stradale, per la fornitura di elettricità da terra nei porti marittimi e per vie navigabili interne e per la fornitura di elettricità agli aeromobili stazionari. Rendendo disponibile un minimo di infrastrutture di ricarica e rifornimento in tutta l’UE, sottolinea la Commissione, il regolamento porrà fine alle preoccupazioni dei consumatori sulla difficoltà di ricaricare o rifornire un veicolo. AFIR apre anche la strada a un’esperienza di ricarica e rifornimento di facile utilizzo, con piena trasparenza dei prezzi, opzioni di pagamento minimo comuni e informazioni coerenti per i clienti in tutta l’UE.

Comunicazione: raggiungere gli obiettivi climatici dell’UE per il 2030
0

PREVIOUS POSTSPage 3 of 7NEXT POSTS