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A partire da oggi, lunedì 23 ottobre, la Commissione europea comunica che ospiterà un evento di due giorni a sostegno della preparazione delle elezioni europee del 2024.

L’evento, che verrà aperto dalla Presidente von der Leyen con un videomessaggio, riunisce le istituzioni dell’UE, autorità degli Stati membri competenti per i processi elettorali, ONG e il mondo accademico per discutere delle sfide e delle occasioni derivanti dai processi elettorali. L’iniziativa fa seguito al piano d’azione per la democrazia europea del dicembre 2020 e alla comunicazione “Proteggere l’integrità delle elezioni e promuovere la partecipazione democratica”.

L’evento ad alto livello sarà occasione di discussione e scambio di migliori pratiche e di informazioni, con l’obiettivo di sostenere l’affluenza alle urne e consentire ai cittadini di partecipare alle elezioni in modo inclusivo. Contribuirà a rafforzare la resilienza dei sistemi elettorali e la regolarità e la trasparenza delle elezioni in tutta l’Unione. Nel concreto, le discussioni che avranno luogo durante l’evento confluiranno in una serie di raccomandazioni che la Commissione pubblicherà prossimamente, in un compendio sul voto elettronico e in una guida sulle buone prassi elettorali per le persone con disabilità.

L’iniziativa stimolerà la collaborazione tra gli Stati membri nel quadro della rete europea di cooperazione in materia elettorale e del meccanismo congiunto per la resilienza elettorale. La Vicepresidente per i Valori e la trasparenza, Věra Jourová, aprirà la sessione intitolata “Vota per il futuro dell’Europa”, alla quale parteciperanno oratori di alto livello come Nadia Calviño, Prima Vicepresidente spagnola, e Federica Mogherini, Rettrice del Collegio d’Europa.

Nel programma trovano spazio le occasioni e le sfide emergenti nel contesto della trasformazione digitale, quali la disinformazione e la pubblicità politica. La seconda giornata dell’evento sarà inaugurata dalla Commissaria per l’Uguaglianza, Helena Dalli, e sarà chiusa dal Commissario per la Giustizia, Didier Reynders. Parteciperà con un videomessaggio anche Roberta Metsola, Presidente del Parlamento europeo.

Il programma completo è qui

Alcune sessioni saranno trasmesse online; gli interessati possono registrarsi qui.

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Il Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa terrà la sua 45° sessione dal 24 al 26 ottobre 2023. Si terrà l’elezione del nuovo Presidente del Congresso, dei Presidenti delle Camere del Congresso e dei loro Vicepresidenti.

All’ordine del giorno, il ruolo delle autorità locali e regionali nel garantire la responsabilità nella guerra della Federazione russa contro l’Ucraina, con un dibattito sul Registro internazionale dei danni. Si discuterà anche della situazione degli attivisti politici sotto pressione in Russia.

Altri punti salienti sono i rapporti di monitoraggio sull’applicazione della Carta europea dell’autonomia locale in Estonia, Irlanda e Repubblica slovacca, i rapporti sull’osservazione delle elezioni locali in Albania, che si sono svolte il 14 maggio 2023, nonché le elezioni del Consiglio degli anziani della città di Yerevan, Armenia, del 17 settembre 2023. Inoltre, verranno discusse e votate le risoluzioni sui temi “Realizzare il Vertice di Reykjavik: revisione delle priorità, delle procedure di lavoro e delle strutture del Congresso” e “Carta urbana europea III (2023): Vivere in città nell’era delle trasformazioni”.

Tra i temi dei rapporti che saranno discussi durante la sessione ci sono “La violenza contro i rappresentanti eletti a livello locale e regionale”, “Il ruolo delle regioni nella transizione energetica”, “Raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile: esperienze regionali e lezioni apprese”, “I media locali e regionali: cani da guardia della democrazia, guardiani della coesione comunitaria”.

Come ogni sessione, i delegati giovani di oltre 40 Stati membri parteciperanno ai dibattiti e presenteranno i loro progetti locali nell’ambito dell’iniziativa del Congresso “Ringiovanire la politica”. Il Congresso discuterà il coinvolgimento dei giovani come forza trainante del cambiamento.
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La Festa del Cinema di Roma quest’anno vede la presenza dell’Ufficio del Parlamento europeo in Italia e della Rappresentanza in Italia della Commissione europea in qualità di partner istituzionali. L’obiettivo è mettere in luce il sostegno dell’Unione europea (Ue) alle industrie culturali e creative. Lo sottolinea un comunicato stampa apparso sul sito della Rappresentanza italiana della Commissione europea.

Il programma Europa Creativa è il principale strumento messo in campo dalla Commissione con una dotazione complessiva di 2,44 miliardi di euro per il periodo 2021-2027.

La sezione MEDIA del programma Europa Creativa supporta le industrie cinematografiche e audiovisive a sviluppare, distribuire e promuovere le opere europee, al fine di rafforzare la competitività europea a livello mondiale tenendo conto dell’attuale contesto digitale.

Parlamento e Commissione europea saranno presenti durante tutta la durata del festival con uno stand all’interno del Villaggio per informare sulle principali tematiche di attualità europea e sensibilizzare i cittadini sull’importanza del voto in vista delle elezioni europee del 9 giugno 2024.

Inoltre, nell’ambito dell’Anno europeo delle competenze, il 26 ottobre, alle ore 14:30, presso la Casa del Cinema si terrà un convegno sulle competenze legate al campo cinematografico e audiovisivo. Parteciperanno rappresentanti istituzionali, giornalisti, funzionari della Commissione europea ed esperti del settore.

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Una nuova pubblicazione di Eurostat, l’ufficio statistiche dell’Unione europea, Key figures on European living conditions offre un’ampia panoramica delle condizioni di vita in Europa nel 2023.

La pubblicazione presenta visualizzazioni intuitive e i dati più recenti, per aiutare i lettori ad approfondire le principali caratteristiche delle famiglie e degli individui dell’UE in termini di reddito, inclusione sociale e condizioni di vita. Comprende anche indicatori per monitorare i progressi verso gli obiettivi del piano d’azione del pilastro europeo dei diritti sociali.

Cifre chiave sulle condizioni di vita in Europa – edizione 2023

Sezione tematica sul reddito e sulle condizioni di vita<br>
Banca dati sul reddito e sulle condizioni di vita

Il piano d’azione del pilastro europeo dei diritti sociali
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La revisione del piano strategico europeo per le tecnologie energetiche (SET), adottata il 20 ottobre dalla Commissione europea, contribuirà ad armonizzare gli obiettivi strategici iniziali del piano SET con il Green Deal europeoù, il piano REPowerEU e il piano industriale del Green Deal, in particolare la normativa sull’industria a zero emissioni nette.

Lo rende noto un comunicato stampa della commissione europea. La revisione garantirà un approccio coordinato al conseguimento degli obiettivi di decarbonizzazione dell’Europa, sostenendo le tecnologie strategiche a zero emissioni nette e contribuendo a un futuro energetico sostenibile e resiliente nonché alla competitività industriale.

Istituito nel 2007, il piano SET si è dimostrato fondamentale per sostenere lo sviluppo di tecnologie energetiche pulite, efficienti e competitive in termini di costi grazie al coordinamento e alla collaborazione in materia di ricerca e innovazione nel settore dell’energia pulita tra l’industria europea, il mondo accademico e i governi nazionali.

Se da un lato il piano SET aggiornato continuerà a essere cruciale per compiere progressi correlati alla quinta dimensione dell’Unione dell’energia (vale a dire ricerca, innovazione e competitività), dall’altro sarà fortemente ancorato all’interno del quadro dello Spazio europeo della ricerca (SER).

Attraverso detta revisione, la Commissione interverrà su diverse aree trasversali, tra cui la sostenibilità, lo sviluppo delle competenze, la ricerca e l’innovazione per rispondere alle esigenze della società, la digitalizzazione e l’accessibilità del mercato. Amplierà l’attuale portata tecnologica per includere tutte le tecnologie strategiche per le energie rinnovabili; svilupperà un filone di lavoro dedicato all’idrogeno; e stabilirà una collaborazione tra le piattaforme europee per la tecnologia e l’innovazione e le alleanze industriali europee, tra cui l’Alleanza europea delle batterie, l’Alleanza europea per l’idrogeno pulito e l’alleanza per l’industria solare fotovoltaica. Fornirà inoltre una tabella di marcia per i progressi che continuerà a essere monitorata mediante il sistema di informazione del piano SET (SETIS).

Il partenariato per la transizione verso l’energia pulita, un accordo multilaterale e strategico di programmi nazionali e regionali di ricerca, sviluppo e innovazione cofinanziati da Orizzonte Europa e dai governi nazionali, continuerà a sostenere l’attuazione delle attività del piano SET e sarà determinante per sostenerne l’estensione dell’ambito di applicazione.

Per ulteriori informazioni consultare il comunicato stampa della Commissione.
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Sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea C/2023/383 del 20 ottobre è pubblicata la Relazione annuale sull’attuazione della strategia dell’Unione europea contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa (2022)

Nel 2022 il regime internazionale di non proliferazione e disarmo è stato sottoposto a una pressione sempre maggiore, scrive la relazione. Nel momento in cui i consessi multilaterali hanno iniziato a riunirsi di nuovo regolarmente dopo due anni di perturbazioni causate dalla pandemia di COVID-19, la guerra di aggressione illegale avviata dalla Russia nei confronti dell’Ucraina, che costituisce una grave violazione del diritto internazionale e dei principi della Carta delle Nazioni Unite, ha ulteriormente ridotto la fiducia tra gli attori e ha avuto un impatto diretto e grave su tutti gli strumenti e i meccanismi. Diffondendo disinformazione, alzando i toni della sua retorica aggressiva, bloccando il consenso o facendo marcia indietro rispetto agli impegni in materia di attuazione degli strumenti esistenti, a seconda dei casi, nel corso del 2022 la Russia ha contribuito notevolmente a erodere il sistema internazionale di non proliferazione e disarmo, che si trova così ad affrontare le sfide più consistenti degli ultimi decenni.

Di fronte a questa situazione complessa e impegnativa, continua Bruxelles, l’UE ha continuato ad applicare i principi guida stabiliti nei documenti strategici esistenti, quali la strategia globale per la politica estera e di sicurezza dell’UE, la strategia dell’UE contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa.

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